Il documentario „Timișoara – Capitale Europea della convivenza multietnica”
Il documentario di Florin Iepan parla della gente, della storia e della multiculturalità di Timișoara
Ion Puican, 25.03.2023, 12:15
Quest’anno, la città di Timișoara è “Capitale Europea della Cultura”, per cui tutta una serie di progetti culturali si svolgeranno proprio in questa importante città della regione del Banato oppure in stretto legame con la città, le persone e con la sua storia. Un progetto del genere, che parla della gente, della storia e della multiculturalità del luogo è anche il documentario “Timișoara – Capitale Europea della convivenza multietnica”, per la regia di Florin Iepan, un regista che è proprio di Timișoara e ha nel palmares oltre 40 film documentari e produzioni televisive. Il documentario presenta Timișoara vista attraverso gli occhi del norvegese Christo Balthazar, nipote del giornalista e scrittore Jahn Otto Johansen, autore del libro “Romania: Una collezione di articoli”, che è stato decorato dal presidente di Romania per il suo contributo all’immagine del nostro Paese in Norvegia. Abbiamo parlato del progetto, del contesto e del concetto con la responsabile delle pubbliche relazioni Anca Spiridon: “Non è la prima iniziativa dell’Associazione Culturale Metropolis volta a promuovere la multiculturalità attraverso l’arte, perché già dal 2011 sostiene e organizza manifestazioni culturali e artistiche, tra cui il Festival Internazionale del Cinema per il Pubblico Giovane, “BalKaniK Arts & Culture Festival”, il primo festival di musica e cultura balcanica in Romania, e dal 2015, proprio a Timișoara, un festival del cinema delle minoranze, “Nomad International Film Festival”. Perciò, non sorprende il fatto che, in quest’anno così importante per Timișoara, avrà luogo l’anteprima del documentario “Timișoara Capitale Europea della convivenza multietnica”, che è una nuova iniziativa di promozione della multiculturalità attraverso l’arte e le tradizioni. Il film ha come punto di partenza la storia di Christo, nipote del celebre giornalista norvegese, decorato dal presidente di Romania nel 2014. Si tratta di Jahn Otto Johansen, autore del libro “Romania: Una collezione di articoli”. Come dicevo, è stato decorato per aver promosso l’immagine della Romania in Norvegia. In questo documentario, Christo rifarà il viaggio del nonno e il film presenterà le nuove realtà attraverso il suo sguardo, ma anche attraverso lo sguardo del regista di documentari di Timișoara Florin Iepan. Nel contesto di “Timișoara, Capitale Europea della Cultura 2023”, il documentario “Timișoara, Capitale Culturale della convivenza multietnica” si propone di mettere in risalto la ricchezza e la diversità delle culture, sia dell’Europa, sia della Romania e di Timișoara, di portare in primo piano i tratti culturali comuni degli europei, di rendere i cittadini consapevoli dalla loro appartenenza a una zona culturale comune e di facilitare lo sviluppo delle città tramite la cultura. Il film si propone di documentare l’interazione e il contributo alla vita sociale, politica, economica e culturale attuale delle principali etnie di Timișoara. In tal modo, il film vuole ribadire questa tradizione multiculturale di Timișoara e rafforzare l’immagine di un centro plurietnico e plurireligioso funzionale. La pellicola parlerà di tradizioni e costumi, ma anche dei nuovi affari avviati dalle persone che si sono stabilite a Timișoara negli ultimi 20-30 anni. Metterà in luce la gastronomia serba, le arti e la musica rom, la letteratura e il teatro ungherese, ma anche i nuovi affari delle comunità italiane e turche. Perché promuovendo la multiculturalità, sia nell’arte, che nelle tradizioni, agevolando questo dialogo interculturale che ci proponiamo di avere con le principali comunità etniche di Timișoara, ma anche con il pubblico largo, che arriverà a vedere questo film, il documentario mira ad aumentare la comprensione e l’accettazione della diversità e a sviluppare l’accoglienza di questa diversità culturale in un grande esercizio di empatia, come ci piace dire.”
Quali sono le tappe nella realizzazione del progetto? E quando può il pubblico vedere il documentario sul grande o sul piccolo schermo? Anca Spiridon: “A marzo, il film entrerà nella fase di produzione. Dopo la documentazione sul campo, cominceranno le riprese, dopo di che ci sarà la fase post-produzione. Secondo i nostri piani, l’anteprima del film in Romania avrà luogo tra il 28 e il 30 luglio, a Timișoara, ovviamente. Però il contesto più ampio in cui avverrà questo lancio sarà nell’ambito di un festival di tre giorni, all’aperto, che includerà proiezioni di film, seguite da sessioni Q&A, dibattiti sulle minoranze e lo scambio culturale che includono il tema della migrazione e dell’immigrazione e una fiera di prodotti tradizionali. Ci auguriamo che il documentario passi presto nella rete di distribuzione cinematografica di Romania, quella classica, ma anche nell’ambito di festival ed eventi speciali. Saremmo molto contenti se un pubblico quanto più numeroso potesse visionare “Timișoara – Capitale Europea della convivenza multietnica” quest’anno, e dopo il lancio nei cinema, il film potrà essere seguito anche su piattaforme online, sia in Romania, che in Norvegia.”