Galà dei Premi dell’Unione Artisti Figurativi di Romania
Il Galà di assegnazione dei Premi dellUnione Artisti Figurativi di Romania e del Premio Nazionale Brâncuşi per lanno 2018 ha concluso le manifestazioni dedicate all81mo anniversario dellinaugurazione del Complesso scultoreo di Brâncuși di Târgu Jiu.
Eugen Cojocariu, 16.11.2019, 07:00
Il Galà di assegnazione dei Premi dell’Unione Artisti Figurativi di Romania e del Premio Nazionale Brâncuşi per l’anno 2018 ha concluso le manifestazioni dedicate all’81mo anniversario dell’inaugurazione del Complesso scultoreo di Brâncuși di Târgu Jiu. L’evento si è svolto sul palcoscenico del Teatro Drammatico Elvira Godeanu” di Târgu Jiu. L’Unione Artisti Figurativi di Romania ha concesso nove premi per settori di specialità, un premio alla gioventù, un premio di eccellenza, tre premi della giuria e due premi agli amici delle arti.
Gheorghe Dican, vicepresidente dell’UAP, parla dell’importanza di questi premi: “E’ molto importante, per noi, come organizzazione, assegnare questi premi, ma è altrettanto importante per coloro che si fanno notare nell’Unione per la loro attività, che i loro meriti siano riconosciuti da quest’organizzazione, di grande importanza per le arti figurative e visive in Romania. Da qualche anno, l’Unione Artisti Figurativi ha ripreso questa tradizione, interrotta per alcuni anni, di assegnare alla fine dell’anno i premi dell’Unione. Lo facciamo anche col sostegno del Ministero della Cultura però, purtroppo, l’anno scorso il Ministero non ha mantenuto la promessa, spero sia stato un incidente. Questa è la terza edizione nell’attuale formato. Siamo del parere che l’attività degli artisti romeni debba essere conosciuta tramite i mezzi di comunicazione e un Galà dei Premi in un formato di questo tipo, è benvenuto per dare un nuovo slancio all’Unione Artisti Figurativi che era entrata in un cono d’ombra. E non perché gli artisti non avessero avuto attività, ma perché negli ultimi anni non ci siamo potuti permettere di occuparci di cose del genere.”
Del Gran Premio dell’Unione Artisti Figurativi è stato insignito Mircia Dumitrescu, pittore, grafico, scultore, membro corrispondente dell’Accademia Romena. Nel 2006, Mircia Dumitrescu è diventato membro dell’Unione degli Incisori e dei Litografi Ungheresi. Dal 1975 al 1990 è stato segretario della sezione di grafica dell’Unione Artisti Figurativi. Tra il 1979 e il 1989 — disegnatore artistico presso l’Editrice Sport — Turism di Bucarest. Dal 1990 — docente all’Accademia di Belle Arti di Bucarest, alla cattedra di grafica. Dal 2011 — docente universitario titolare di cattedra. Nel 2005 si è addottorato nelle arti visive. Nel periodo 1990 — 2008 è stato capo della cattedra di grafica. Nel 2005 collabora con l’Accademia Romena al progetto promosso dall’accademico Eugen Simion per la salvaguardia dei manoscritti di Eminescu, un progetto avviato da Iorga, Perpessicius, Călinescu e Noica. Propone per la loro riedizione una formula innovativa di stampa, realizzata anche con l’aiuto di tecniche digitali, tramite cui la riproduzione dei manoscritti di Mihai Eminescu diventa, finalmente possibile, costituendo un punto di riferimento per i futuri ricercatori e collezionisti. Mircia Dumitrescu ha anche illustrato gran parte dell’opera di Nichita Stănescu. Sono stati anche amici e ammiratori l’uno dell’altro. Nichita Stănescu gli ha dedicato 33 poemi, Mircia gli ha regalato le sue opere.
Mircia Dumitrescu, a propostito del Gran Premio di cui è stato insignito dall’Unione: “Secondo me, meritavo questo premio da molto tempo, quindi non posso dire di sentirmi in un certo modo. Il premio è arrivato proprio adesso, quando non ho più bisogno di premi. Sono contento però che la cerimonia di assegnazione si sia svolta a Târgu-Jiu, uno spazio amato da tutti grazie a Constantin Brâncuşi. Sono stato contento anche di aver avuto l’occasione di presentare qui, a Târgu-Jiu, dopo una serie di presentazioni a Bucarest, all’Accademia Romena e alla Biblioteca Centrale Universitaria “Carlo I”, ma anche a Bacău, il volume sul calvario dei prigionieri romeni in Alsazia e Lorena, nell’anno del centenario. Nessuno si è occupato di questi prigionieri, però ho avuto la fortuna che un colonello francese, Jean Nouzille, mi segnalasse che uno di questi prigionieri di cui nessuno ha mai parlato è stato proprio mio nonno, morto in un ospedale di Cherbourg dopo la guerra. Cosicché questo volume mi ha aiutato a incontrare nuovamente mio nonno. Per quanto riguarda i miei lavori, ho sempre qualcosa in cantiere. Di recente, ho finito le sculture bronzee dei fratelli Minovici, che saranno collocate nel parco di Villa Minovici, ed ho in piano anche una mostra di pittura.”
Il volume da collezione “La grande guerra 1914-1918. Il calvario dei prigionieri romeni in Alsazia e Lorena è apparso nel 2019, con una tiratura di 33 copie. La grafica e le dieci illustrazioni originali firmate olograficamente da Mircia Dumitrescu sono stampate su carta manuale realizzata dalla Vincze Laszlo & Suns di Szentendre, Ungheria. Il tragico e poco noto sacrificio degli oltre 2000 soldati romeni morti come prigionieri dei tedeschi di Alsazia e Lorena un secolo fa è un capitolo della storia nazionale che non dobbiamo ignorare. «La storia del Paese attraverso i piccoli» — si ritrova qui. Infatti, questi bravi eroi morti lontano da casa sono «i grandi», che hanno creato la Grande Romania, ma non hanno fatto in tempo a vederla. Davanti alle tombe chiuse 100 anni fa dobbiamo chinare la testa con umiltà”, scrive all’inizio del volume lo storico e accademico Răzvan Theodorescu.
Laurenţiu Mogoşanu è stato insignito di due premi al Galà dei Premi dell’Unione Artisti Figurativi di Romania. È vincitore del Premio Nazionale Brâncuşi e del Premio della Giuria al Galà dei Premi dell’Unione. Lo scultore Laurențiu Mogoșanu si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti di Bucarest. Nel 1993 ha beneficiato della borsa Frederic Storck”, nel 1994 della borsa dell’Unione Artisti Figurativi di Romania e nel 1996 della borsa Ludvig Forum” Aachen, Germania. Nel 1994 è stato insignito del premio alla gioventù dell’Unione Artisti Figurativi di Romania e nel 1998 del premio all’ambiente della stessa Unione in occasione del convegno a Călărași. Ha partecipato a numerose mostre di gruppo e a saloni d’arte in Romania e all’estero.
Laurenţiu Mogoşanu: “Il mio scopo non è stato di vincere un premio, questo è il risultato del mio lavoro degli ultimi anni. Nel 2018 ho avuto due mostre, una alla Galleria Simeza sul viale Magheru, dal tema “Il sacrificio e l’allegria della Resurrezione”, mentre la seconda è stata ospitata al Palazzo Mogoşoaia, nella galleria Cuhnia, in cui con i mezzi dell’artista figurativo, ho cercato di rendere il dramma dei Santi Brâncoveanu. Posso dire che mi sento stimolato da questi premi, sono un riconoscimento che ricevo dai colleghi e che mi da motivi per continuare i miei progetti e cominciare altri nuovi.”
Il premio di eccellenza è stato assegnato a Mihail Trifan, quello per la grafica, a Florin Stoiciu, il premio per la scultura è stato vinto da Victoria Zidaru, mentre quello agli Amici delle Arti è andato a Doru Strîmbulescu e Mircea Neacşa.