“Familiar”, un nuovo film di Călin Peter Netzer
Il più recente lungometraggio del regista Călin Peter Netzer, Familiar, selezionato alla 27/a edizione del Festival Internazionale del Cinema Tallinn Black Nights, è arrivato nelle sale cinematografiche alla fine di gennaio.
Corina Sabău, 16.02.2024, 18:37
Il più recente lungometraggio del regista Călin Peter Netzer, “Familiar”, selezionato alla 27/a edizione del Festival Internazionale del Cinema Tallinn Black Nights, è arrivato nelle sale cinematografiche alla fine di gennaio. “Familiar” racconta la storia di un regista che indaga sulla propria famiglia, forzando l’accesso al più fragile momento della sua esistenza: l’immigrazione in Germania, negli anni 80. Un’immigrazione realizzata in condizioni sospette e che porta alla luce segreti di famiglia, legami con la polizia politica del regime comunista, la Securitate e ferite di vecchia data. “Il film è costruito con la minuziosità di un’indagine poliziesca, in cui lo spettatore è invitato a essere lui stesso l’investigatore”, ha dichiarato il regista Călin Peter Netzer in riferimento alla pellicola “Familiar”.
La sceneggiatura è stata scritta da Călin Peter Netzer e da Iulia Lumânare. La fotografia è firmata da Barbu Bălăşoiu e Andrei Butică. Del cast fanno parte Emanuel Pârvu, Iulia Lumânare, Ana Ciontea, Adrian Titieni, Victoria Moraru e Vlad Ivanov. Iulia Lumânare, vincitrice del Premio Gopo nel 2019 per la migliore interpretazione, si è impegnata molto nella realizzazione del film “Familiar”, riprendendo la collaborazione con Călin Peter Netzer. E’ co-sceneggiatrice, attrice, direttrice del casting ed acting coach.
Iulia Lumânare, sulla sua partecipazione alla realizzazione del film e sui motivi che l’hanno spinta a collaborare nuovamente con il regista Călin Peter Netzer: “Il film è ispirato al processo che io e Călin Peter Netzer abbiamo percorso, vissuto e sperimentato quando abbiamo cominciato a scrivere la sceneggiatura. Perché inizialmente il film parlava dell’immigrazione della sua famiglia nella Germania del periodo comunista, all’inizio degli anni 80. Dopo tre mesi in cui abbiamo studiato attentamente la storia, abbiamo capito più chiaramente quello che ci aspettavamo. Allora abbiamo deciso che la storia doveva partire proprio dal momento che stavamo vivendo allora, nel 2019, quando pensavamo al film. Quello che avevamo da dire partiva da quel presente. Quanto al motivo per cui ho scelto di collaborare nuovamente con Călin Peter Netzer direi che il suo precedente film, “Ana, mon amour”, resta un’esperienza essenziale nella mia carriera. Da quel momento non sono più stata solo attrice e insegnante, ma anche sceneggiatrice. Sapevo, intuivo di poter anche scrivere, però è stato Călin Peter Netzer a darmi tutta la fiducia e gli sarò sempre grata per questo. Ed eccoci alla seconda collaborazione, perché la prima è stata davvero molto speciale, priva degli orgogli o dei conflitti che possono verificarsi nelle collaborazioni tra artisti. Siamo due persone appassionate della verità fino al punto di far del male a noi stessi. Ed è proprio di questo che parla il film “Familiar”, della verità, delle cose che non sopportiamo di vedere in noi, di quelle cose che, infatti, vorremmo che nessuno vedesse mai. Per questo anche l’argomento è arrivato ad essere legato anche a noi, sebbene ci sia molta finzione.”
“Il caso Kerenes” (2013), il terzo lungometraggio di Călin Peter Netzer dopo i pluripremiati “Maria” e “Medaglia d’onore”, ha vinto l’Orso d’Oro al migliore lungometraggio al Festival del Cinema di Berlino, diventando il primo film romeno mai insignito di questo premio. Nel 2017 Călin Peter Netzer è tornato nella Selezione Ufficiale della Berlinale con “Ana, mon amour” ed ha vinto l’Orso d’Argento per il Notevole Contributo Artistico. I suoi film sono stati molto bene accolti dal pubblico, stabilendo record nel box office in Romania. Co-sceneggiatrice dei film “Ana, mon amour” e “Familiar”, Iulia Lumânare ci ha parlato del legame tra gli ultimi tre film di Călin Peter Netzer: “”Familiar” può essere visto accanto ad “Ana, mon amour” e a “Il Caso Kerenes”, può formare una specie di trilogia assieme a questi due film. In tutti questi film esiste un universo molto familiare a Călin Peter Netzer, che lui ha rispecchiato in maniera molto realistica. Tutti sono film che parlano di identità, di quello che in un modo o in un altro preoccupa gli esseri umani. La ricerca dell’identità è una ricerca che ritroviamo in tutti i personaggi di questi film, a prescindere dalla storia. E tramite queste indagini dei personaggi, alcuni della durata di una vita, le rispettive storie acquisiscono universalità per quanto fossero specifiche. Nel caso del film “Familiar”, un regista che vuole fare un film esplora il passato della propria famiglia e cerca di ricostruire i legami tra i membri della famiglia, però si trova nell’impossibilità di farlo. E’ molto difficile perché, come sappiamo, nessuno può scegliere la propria famiglia, la deve prendere così com’è. Mentre il protagonista del film “Familiar” lotta contro la sua famiglia, contro i genitori, cercando di farli diventare consapevoli di cose che loro non possono capire e accettare.”
I produttori del film “Familiar” sono Călin Peter Netzer e Oana Iancu, tramite la casa di produzione Parada Film. Il film è coprodotto da Cinema Defacto (Francia), Gaïjin (Francia) e Volos Films (Taiwan).