Eventi teatrali nel 2019
Un anno ricco di festival nel mondo del teatro romeno, con legami sempre più stretti con il teatro contemporaneo europeo e con una maggiore attenzione al pubblico.
Carmen Săndulescu, 30.12.2019, 19:27
Il 2019 è stato un anno in cui i festival di teatro organizzati in Romania hanno confermato, mentre altri, più piccoli, hanno riaffermato la loro apertura verso gli scambi culturali con certe zone, verso la sperimentazione e verso la comunità locale. Altri hanno avuto la prima edizione nel 2019. In breve, un’atmosfera sempre più variegata nel mondo del teatro, con legami sempre più stretti con l’evoluzione del teatro contemporaneo in Europa e con una maggiore attenzione nei confronti del pubblico.
Oana Cristea Grigorescu, critico di teatro e membro dell’UNITER, ha partecipato a gran parte di questi festival, spesso come membro di una giuria specializzata. Ecco alcune delle sue opinioni: “In fondo, è una tradizione fare bilanci, guardare retrospettivamente l’anno che si sta per concludere e trarre conclusioni, parziali. Soprattutto perché i festival sono un tipo di eventi che non manca nel mondo del teatro romeno. Ci sono sempre più festival in quasi tutte le città con teatri importanti. Io penso che, al di là del desiderio di mostrare quello che è migliore, notiamo uno sguardo sempre più attento al pubblico ed era, da molti anni, necessario nella gestione delle istituzioni dello spettacolo. I teatri si rivolgono soprattutto al pubblico locale, portando un “campione” di quello che è più rappresentativo nella loro attività, ma anche di quello che è importante nel mondo dello spettacolo in Romania. E illustrano la direzione in cui va il teatro contemporaneo: quella sperimentale, performativa.”
Esistono, come si sa, alcuni festival prestigiosi, di grande portata, nel mondo del teatro europeo e oltre. Come direbbero gli appassionati di cinema, “con più incassi”. Il Festival Internazionale di Teatro di Sibiu (FITS), il Festival Nazionale di Teatro di Bucarest (FNT), il Festival Internazionale Interferenze di Cluj. Non dimentichiamo che un grande successo al FITS è stato lo spettacolo “The Scarlet Princess” che l’anno prossimo sarà presentato in un’ampia tournee nel Giappone. Il 17, 18 e 19 dicembre 2019, lo spettacolo è stato messo in scena a Bruxelles, al Festival Internazionale d’Arte EUROPALIA, alla presenza di oltre 60 rappresentanti delle autorità e invitati di spicco. Ovviamente, spettacoli di successo del genere sono, di solito, firmati da registi famosi, che riempiono le sale. Nel nostro caso, parliamo di Silviu Purcărete.
È interessante anche sottolineare che, oltre a questi spettacoli di altissimo livello, in Romania si notano anche altre tendenze. Oana Cristea Grigorescu spiega: “Menzionerei anche un altro festival di teatro molto importante — TEST, organizzato a Timişoara, dal Teatro Ungherese e dal Teatro Tedesco della città. Si tratta di nuovo di un’apertura, stavolta verso la zona dei Balcani, infatti, verso i Paesi dell’ex blocco socialista. Sono legami culturali che sono, in un certo modo, in fase di recupero. In questo caso è importante l’esplorazione, nell’ambito del festival soprattutto, della zona performativa sperimentale e della relazione del teatro con la società, un rapporto che porti allo sviluppo dello spirito critico dello spettatore. Quello che trovo caratteristico e fondamentale per quest’anno è proprio lo sforzo e il desiderio di alcuni festival di consolidare un certo profilo e di seguire costantemente un certo tipo di programmi volti a contribuire allo sviluppo della società. Penso al Festival di Teatro di Piatra Neamţ, che include anche alcuni spettacoli internazionali. La direttrice del Festival e del teatro della città, la regista Geanina Carbunariu, sceglie ogni anno un determinato tema, di solito, orientato verso il pubblico. Lo slogan del 2019 è stato SUCCESO e ci ha proposto di meditare sul significato di oggi di questa parola, così utilizzata.”
La conclusione, parziale, come direbbe la nostra interlocutrice, è incoraggiante: i festival di teatro organizzati in Romania nel 2019 hanno indicato lo sviluppo del teatro in più direzioni. Se il numero delle produzioni non è stato necessariamente spettacolare, se le produzioni non sono state tutte di altissimo livello, invece il teatro indipendente si è affermato e continua ad affermarsi sempre di più, soprattutto negli ultimi dieci anni. Una prova è il fatto che è riuscito ad accedere anche alle selezioni ufficiali di festival organizzati da istituzioni prestigiose. Gli indipendenti hanno puntato su un tipo di teatro documentario, di teatro politico e sociale, che mette in risalto e stimola la nuova drammaturgia. Si mettono in scena molti testi scritti appositamente per gli indipendenti. Il che vuol dire che è arrivato, probabilmente, il momento che lo status dei teatri e degli artisti indipendenti sia preso seriamente in considerazione, non solo tramite progetti isolati, ma tramite strategie e strutture che possano offrire loro un appoggio costante.