Eventi culturali a Venezia, Milano, Bucarest
Mostra di scultura Nikolaus Otto–Kruch a Venezia/ Dialogo Norman Manea - Andrea Bajani a Milano/ Le Giornate di Bucarest
Gabriela Petre, 20.09.2017, 12:21
A Venezia è stata inaugurata il 18 settembre la mostra di scultura di Nikolaus Otto–Kruch, intitolata Materie fluidi”. Per l’occasione è stata scoperta l’effigie in bronzo dedicata al fondatore dell’istituzione, Nicolae Iorga, donata dall’artista. Nato il 21 dicembre 1954 a Cluj-Napoca, in Romania, Nikolaus Otto–Kruch si è laureato presso l’Accademia di Belle Arti “Ion Andreescu” di Cluj-Napoca nel 1978. Ha creato numerose medaglie commemorative ed omaggiali, molte con volti di personalità di spicco della storia romena. Ha realizzato il busto del poeta Octavian Goga a Marghita (in provincia di Bihor), rilievi commemorativi con i ritratti di Ady Endre e Aurel Lazăr a Oradea, del Dr. M. Pop a Marghita e di Gheorghe Bratianu a Cluj-Napoca. Dal 1996 vive, assieme a tutta la famiglia, in Germania, dove continua la sua attività didattica ed artistica. Le sue opere sono presenti in collezioni private e in musei di Romania, Ungheria, Italia e Germania. Ad Aleșd, in Romania si trova una delle sue opere monumentali, il monumento dedicato alla sommossa contadina del 1904. Nel 2006, in occasione dei mondiali di calcio in Germania, ha realizzato l’installazione in bronzo “Global Feet” per il Daimler Stadion di Stoccarda. La mostra potrà essere visitata nella Piccola Galleria dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia fino il 12 ottobre.
La tournée in Italia dello scrittore romeno Norman Manea continua a Milano. Il 17 settembre la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli ha ospitato un dialogo tra Norman Manea e Andrea Bajani, in occasione di un evento dedicato alla memoria di Antonio Tabucchi intitolato Viva Tabucchi! E sempre a Milano, presso la Libreria Feltrinelli Duomo, il 19 settembre, è stato presentato il libro di Norman Manea, Corriere dell’Est, pubblicato da Il Saggiatore e che consiste in una serie di dialoghi tra Norman Manea, Ginevra Bompiani e Edward Kanterian, docente di filosofia presso l’Università di Kent, su temi come l’antisemitismo, la Germania nazista, i Gulag e l’Olocausto, la condizione dell’intellettuale est-europeo dopo la caduta dei regimi totalitari, l’11 settembre, le violenze in Iraq e Afghanistan, la cultura pop in America, la cultura umanistica confrontata con lo sviluppo delle tecnologie. I due eventi sono stati organizzati da Il Saggiatore, dalla Fondazione Feltrinelli e dall’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con la Libreria Feltrinelli Duomo e il Centro Culturale Italo–Romeno di Milano.
Norman Manea è nato in Bucovina nel 1936. Durante la sua vita ha subito prima la persecuzione nazista in un campo di concentramento e dopo l’oppressione del regime comunista di Ceauşescu. Ha lasciato la Romania nel 1986 e si è stabilito negli Stati Uniti, a New York, dove insegna, ancora oggi, letteratura europea presso Bard College. I suoi romanzi sono influenzati dalla sua biografia segnata dai regimi totalitari, soprattutto «Clown. Il dittatore e l’artista» (2004), «La quinta impossibilità. Scrittura d’esilio» (2006), «Il ritorno dell’huligano» (2004, vincitore del Prix Médicis 2006). Per i suoi libri e per la sua attività, Norman Manea è stato insignito di numerosi premi, tra cui: in Romania il Premio nazionale romeno per la letteratura e in Italia il Premio Nonino. È membro dell’Accademia di Belle Arti di Berlino e della Royal Society of Literature di Gran Bretagna.
Il 21 settembre, nella Sala Marian Papahagi dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, la professoressa Ruxandra Cesereanu e il critico e storico letterario Domiţian Cesereanu parleranno, in una doppia conferenza, delle persecuzioni che ha subito in Romania il prete greco-cattolico Vasile Cesereanu nel periodo comunista, in occasione della pubblicazione del nuovo volume: “Persecuţie şi rezistenţă. Vasile Cesereanu un preot greco-catolic în Dosarele de urmărire de către Securitate” (“Persecuzione e resistenza. Vasile Cesereanu un prete greco-cattolico nei Dossier della Securitate”), pubblicato presso l’editrice Şcoala Ardeleană, a Cluj-Napoca, nel 2016.
Nata nel 1963, Ruxandra Cesereanu è poetessa, scrittrice, saggista, giornalista, critico e storico letterario e cinematografico. È figlia di Domiţian Cesereanu, critico e storico letterario, e nipote del prete greco-cattolico Vasile Cesereanu. Vasile Cesereanu si è laureato presso l’Accademia di Teologia di Gherla nel 1925. Nel 1937 è andato in pellegrinaggio a Roma. È stato prete greco-cattolico nella parrocchia di Copru per 21 anni, fino al 1947, quando si è ritirato per motivi di salute. Dopo che il regime comunista ha sciolto la Chiesa Greco-Cattolica, nel 1948, è stato personalmente coinvolto in azioni volte a far diventare di nuovo legale il culto greco-cattolico. Vasile Cesereanu ha subito sei condanne ed è stato imprigionato più volte nelle carceri di Gherla, Cluj, Aiud e Jilava, nel periodo 1952 – 1964. La sua prigionia è durata complessivamente quasi sei anni. Nell’estate del 1978 si è trasferito definitivamente a Roma.
E concludiamo con un’ampia manifestazione che si è svolta nella capitale romena dal 15 al 17 settembre — Le Giornate di Bucarest. Decine di eventi sono stati organizzati lo scorso weekend nella Pizza della Costituzione e nel Parco Cismigiu per festeggiare il 558 anniversario della prima attestazione documentaria di Bucarest. Uno dei più importanti eventi è stato, il 15 settembre, il concerto del famoso soprano Angela Gheorghiu nella Piazza della Costituzione, accanto all’orchestra della Filarmonica George Enescu e al tenore Teodor Ilincăi. Nello stesso spazio, sono seguiti il 16 settembre un concerto Pink Martini e la quarta edizione del concorso internazionale di 3D video mapping — iMapp Bucharest, organizzato dal Comune. Domenica sera, invece, le Giornate di Bucarest si sono concluse con un concerto maratona di Irina Rimes, The Motans, Vunk, Voltaj, Holograf e Delia & Band. Le Giornate di Bucarest sono state celebrate anche al Palazzo Mogosoaia, dove il pubblico ha potuto assistere a spettacoli di teatro, concerti e ad uno spettacolo di danza per bambini.