Esplorazioni. Arte e natura alla tenuta Ghica
Nel mese di giugno, la tenuta Ion Ghica ha ospitato la mostra Exploring between art and nature
Ion Puican, 08.07.2021, 15:27
Nel mese di giugno, la tenuta Ion Ghica” di Ghergani, nel distretto di Dâmbovița, a 40 chilometri da Bucarest, ha ospitato un incontro tra arte e natura che ha offerto esperienze speciali ai visitatori. Ion Ghica è stato una personalità di spicco della seconda metà del XIX secolo — politico liberale, accademico, economista, matematico, scrittore, pedagogo e diplomatico. È stato 5 volte primo ministro e quattro volte presidente dell’Accademia Romena, ma anche ambasciatore a Londra per quasi 10 anni. La tenuta di Ghergani, che reca il suo nome, è un’oasi di verde e natura e conserva le vestigia della villa e della cappella della famiglia dei boiardi Ghica. La cappella è opera di uno dei più importanti architetti romeni del XIX/mo secolo, Grigore Cerchez. Il parco, un altro elemento affascinante della tenuta di Ghergani, è stato allestito poco prima dell’ultimazione dei lavori alla villa, su una superficie di 27 ettari. Attualmente, la tenuta e la villa si trovano in un ampio processo di restauro.
La mostra Exploring between art and nature”, organizzata in occasione delle giornate Rendez-vous aux jardins”, un progetto francese che invita comunità e persone a scoprire in maniera estetica i parchi e i giardini pubblici o privati di vari Paesi europei, ha portato la creazione artistica in mezzo alla natura. Abbiamo parlato di questo progetto con Ilina Schileru, artista e uno dei curatori della mostra: E’ un evento nell’ambito di un circuito europeo avviato dal Ministero della Cultura dello stato francese 18 anni fa, e da 3 anni a livello europeo. Noi, cioè l’Associazione D3M e il Gruppo di E T A J artist-run spac”e di Bucarest, siamo stati invitati dalla signora Ghica Bossy Boulin, proprietaria dell’associazione che possiede questa tenuta sita a 40 chilometri da Bucarest, a organizzare un evento nell’ambito di queste giornate intitolate Rendez-vous aux jardins”. Tutto si è svolto con il sostegno del sig. Șerban Sturdza, ex direttore dell’Ordine degli Architetti, impegnato anche nel restauro di questo spazio. E in un mese siamo riusciti a raccogliere adesioni da parte di 50 artisti. Non ci siamo prefissi sin dall’inizio di arrivare a questo punto, di estenderci tanto, ma alla fine siamo qui. Abbiamo installazioni, scultura, intervento nello spazio della foresta, e abbiamo occupato anche lo spazio interno della villa sottoposto da qualche anno a lavori di ristrutturazione. A quanto abbia capito dalla signora Irina Bossy, l’idea a lungo termine e che vi sia creato uno spazio culturale e che vengano completamente restaurati la villa e la tenuta”.
Ilina Schileru ci ha parlato dell’organizzazione di questo evento di ampia portata: Dato che il tempo a disposizione è stato assai breve, praticamente abbiamo saputo un mese prima, siamo partiti dall’idea di fare una mostra con 15-20 artisti membri del Gruppo E T A J, però successivamente abbiamo esteso la partecipazione perché tramite amicizie, ex rapporti di collaborazione, abbiamo invitato altre persone e alla fine si è arrivati a una rete capillare. Quindi siamo arrivati a 50 partecipanti, cioè alcuni artisti sono entrati nel circuito qualche giorno prima dell’annuncio ufficiale.
I temi toccati e gli artisti partecipanti sono stati un altro argomento dei nostri colloqui con Ilina Schileru: Potrei parlare di urban art, di graffiti, IRLO, Mihai Zgondoiu, che detiene Atelier 0302, Raluca Ilaria Demetrescu, che ha esposto di recente al MNȚR+C — il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea romena al Museo Nazionale del Contadino Romeno — tutti sono importanti. È un insieme di artisti più o meno conosciuti — la cosa importante sono i rapporti che si creano tra di loro e l’atmosfera costruita negli ultimi giorni, perché sono venuti da soli e hanno allestito, si sono aiutati a vicenda. Vorrei sottolineare quest’aspetto di comunità artistica. Io sostengo sempre l’idea di solidarietà, mi sembra di particolare importanza. Soprattutto perché il nostro è uno spazio molto ristretto, un settore piccolo. È venuto fuori un ottimo evento presentato a un pubblico che non è abituato, quindi il progetto è stato ancora più inedito da questo punto di vista”.
Abbiamo parlato della mostra, del concetto che sta alla sua base e di come guarderebbe questo evento contemporaneo il grande Ion Ghica, anche con l’artista Mircea Modreanu, uno dei curatori: Abbiamo cercato di utilizzare lo spazio senza essere invasivi. Credo che a Ion Ghica sarebbe piaciuto partecipare a un evento del genere”.
Cosa succederà in futuro, ci sono prospettive per questa comunità di artisti creata in occasione della mostra di arte contemporanea in situ Exploring between art and nature” alla tenuta Ion Ghica” di Ghergani? Ci sarà un futuro itinerario della mostra? Alla fine dei nostri colloqui, Mircea Modreanu ha dichiarato: Certo, noi pensavamo da molto tempo di fare questo. Abbiamo una galleria di tipo artist-run space, gestita da me assieme a Dumitru Gurjii e Ilina Schileru, nel mio appartamento, intitolata E T A J artist-run space. Io sono di Petroșani — nella zona di estrazione mineraria di Valea Jiului, nel sud-ovest della Romania — e mi piacerebbe portare il progetto nella regione delle miniere di carbone fossili”.