Dana Păpăruz, un’artista pluripremiata
Dana Păpăruz ha iniziato la sua carriera come costumista all’inizio degli anni 2000, subito dopo essersi laureata alla Facoltà di Arti Decorative e Design dell’Università Nazionale di Belle Arti, e ha collaborato a numerosi film e centinaia di spot pubblicitari. “Oltre le colline” (di Cristian Mungiu), “La Gomera” (di Corneliu Porumboiu), RUXX (di Iulia Rugină e Octav Gheorghe), “Boss” (di Bogdan Mirică), “Ombre” (di Igor Cobileanski e Bogdan Mirică), “Warboy” (Marian Crișan) e “Lemonade” / “Luna de miere” (di Ioana Uricaru) sono alcuni di essi. Per i suoi successi, Dana Păpăruz è stata insignita di tre premi Gopo: nel 2016 e nel 2017 per i film diretti da Radu Jude, “Aferim!” e “Inimi Cicatrizate / Cuori cicatrizzati”, e nel 2019 per “Moromeții 2”, la seconda parte della trilogia “Moromeții / I Moromete”, diretta da Stere Gulea.

Corina Sabău, 13.03.2025, 17:41
Dana Păpăruz ha iniziato la sua carriera come costumista all’inizio degli anni 2000, subito dopo essersi laureata alla Facoltà di Arti Decorative e Design dell’Università Nazionale di Belle Arti, e ha collaborato a numerosi film e centinaia di spot pubblicitari. “Oltre le colline” (di Cristian Mungiu), “La Gomera” (di Corneliu Porumboiu), RUXX (di Iulia Rugină e Octav Gheorghe), “Boss” (di Bogdan Mirică), “Ombre” (di Igor Cobileanski e Bogdan Mirică), “Warboy” (Marian Crișan) e “Lemonade” / “Luna de miere” (di Ioana Uricaru) sono alcuni di essi. Per i suoi successi, Dana Păpăruz è stata insignita di tre premi Gopo: nel 2016 e nel 2017 per i film diretti da Radu Jude, “Aferim!” e “Inimi Cicatrizate / Cuori cicatrizzati”, e nel 2019 per “Moromeții 2”, la seconda parte della trilogia “Moromeții / I Moromete”, diretta da Stere Gulea.
I due film di Radu Jude, “Aferim!” e “Cuori cicatrizzati”, hanno rappresentato due grandi sfide per l’artista. Se la trama di ” Aferim!” (film insignito dell’Orso d’Argento per la regia al Festival di Berlino) è ambientata in Valacchia all’inizio del XIX secolo, “Cuori cicatrizzati” racconta la storia di un giovane affetto da tubercolosi ed è un libero adattamento dell’opera letteraria di Max Blecher. Dana Păpăruz: “Aferim!” è stato davvero difficile, penso che sia stato il progetto che mi ha aumentato in qualche modo il valore. In “Cuori cicatrizzati”, il budget era inferiore rispetto a “Aferim!” ed è stata una nuova sfida perché l’azione si svolge in un periodo totalmente diverso. È stata necessaria una stretta collaborazione tra i reparti trucco e scultura per creare i calchi indossati dai personaggi del film, che soffrivano di tubercolosi ossea e dovevano essere adagiati su letti mobili. E le loro vite erano piuttosto noiose, trascorse per lo più in sanatori e con movimenti limitati. La sfida più grande è stata che dovevo creare i costumi basandomi su questi calchi, quindi ho preso le misure e la maggior parte dei costumi di questo progetto sono stati creati dal mio team, pochissimi sono stati noleggiati. Almeno per il personaggio di Ivana Mladenovic, Solange, è stato investito molto, circa la metà del budget che avevamo, e sono stati creati dei cappelli molto speciali, compreso quello con l’uccello. Il periodo in cui si svolge la trama di “Cuori cicatrizzati” è il periodo tra le due guerre, molto attraente dal punto di vista della moda, quando c’era anche una sincronizzazione e il desiderio di adottare la moda europea. Tutti questi aspetti mi hanno aiutato a sfruttare al massimo la mia immaginazione. Inoltre, “Cuori cicatrizzati” è, in realtà, uno dei progetti in cui ho potuto giocare e ho apprezzato il fatto che Radu Jude volesse che io portassi delle idee audaci. E visto che parlavamo del cappello ad uccello indossato da Ivana Mladenovic, un esempio è proprio quel cappello. Ciò che mi ha ispirato a creare questo cappello è una copertina della rivista Vogue del 1939, copertina che ho mostrato al regista Radu Jude, il quale ha accettato la mia idea, quindi abbiamo cercato le opzioni per riuscire a realizzarlo. Ho documentato i costumi utilizzando tutto quello che ho trovato di quel periodo, riviste di moda, foto scattate da artisti romeni, ovviamente libri.”
Un’altra collaborazione importante per la carriera di Dana Păpăruz è stata quella con il regista Cristian Mungiu, che l’ha assunta come costumista per il film “Oltre le colline”, uscito nel 2012. Scritto, diretto e prodotto da Cristian Mungiu, il film è ispirato ai romanzi di non-finzione della scrittrice Tatiana Niculescu e tratta il caso dell’esorcismo di una suora del monastero di Tanacu nella provincia di Vaslui. Dana Păpăruz: “In linea di principio, “Oltre le colline” non era stato annunciato come un film molto complicato in termini di costumi. Inoltre Cristian Mungiu solitamente ti dà tutta la libertà e aspetta che tu abbia delle proposte. Ma la parte complicata, che non ci aspettavamo, era data dal fatto che i personaggi indossavano costumi specifici ed è molto difficile documentare una cosa del genere sul posto, in un monastero, parliamo di un ambiente molto chiuso. Ma ho avuto la fortuna che le attrici nei ruoli protagonisti abbiano potuto trascorrere un po’ di tempo in un monastero, e questo ci ha aiutato molto a capire cosa significa la vita monastica. Così Dana Tapalăgă, che interpreta il ruolo della badessa del monastero nel film, ha cercato di scoprire dettagli che ci sono stati di grande aiuto, ad esempio come realizzare quel ricamo o come coprire la testa con il velo che le monache devono indossare permanentemente.”
La più recente collaborazione di Dana Păpăruz è stata con il regista Stere Gulea, che ha lanciato alla fine dello scorso anno “Moromeții 3”, un film che conclude una trilogia, unica nel cinema romeno, basata sui romanzi e sulla vita dello scrittore Marin Preda.
Dana Păpăruz: “È un film che spiega in modo profondo i cambiamenti che gli anni Cinquanta hanno portato in Romania. È anche un film in cui ci si mette molto cuore e molto lavoro. È stato un progetto molto impegnativo per me, non ho avuto un solo giorno libero durante le riprese, lavoravo anche a casa o rileggevo una nuova versione della sceneggiatura. È, allo stesso tempo, un film fresco dal punto di vista dei costumi, e penso che, soprattutto per gli spettatori più giovani, possa essere una storia sorprendente”.
Vincitore del Premio del Pubblico al TIFF/Transilvania International Film Festival 2024, “Moromeții 3” è stato presentato in diversi festival cinematografici nazionali (TIFF, TIFF Chișinău, Romanian Film Nights – Iași, Film in Sat – Peștișani, TIFF Timișoara).