Cristian Bota, protagonista nella commedia “Țăndări”
Cristian Bota, uno dei più attivi e apprezzati attori della nuova generazione, torna sul grande schermo nella commedia “Țăndări (A pezzi)”.

Corina Sabău, 12.04.2025, 14:22
Cristian Bota, uno dei più attivi e apprezzati attori della nuova generazione, torna sul grande schermo nella commedia “Țăndări (A pezzi)”, entrata di recente nelle sale di cinema del Paese. Il lungometraggio con il quale esordisce Bogdan Naumovici, noto direttore creativo romeno, è ispirato a una storia reale: i partecipanti alla partita di calcio organizzata in una località rurale si interrompevano ogni volta che passava un corteo funebre, perché il campo era attaccato al cimitero. Nella pellicola, Cristian Bota interpreta il ruolo di Enrique, un giovane arrogante tornato recentemente dalla Spagna. È la prima volta che l’attore interpreta un ruolo in una commedia ed è anche la sua prima collaborazione con il regista Bogdan Naumovici. Cristian Bota ha parlato a RRI di quest’esperienza: “Prima di tutto è stata un’esperienza nuova, perché non avevo fatto parte del cast di una commedia. Avevo un ruolo nella serie, “Bani negri / Denaro in nero”, che poteva sembrare una commedia, ma io ho scelto di evidenziare altro, cercando di mettere l’accento sull’innocenza del personaggio e sulla gravità della situazione in cui si trovava. Per questo, considero che sia stata una grande sfida interpretare in una commedia e assumermi che faccio solo questo, cercando in tutti i modi di essere divertente. Credo che si tratti anche di un mio timore di non espormi in questo tipo di commedia commerciale, perché sono un appassionato di film d’arte. Tuttavia, visto che ho 32 anni, ho deciso di dover superare tutte le barriere, indifferentemente dal loro tipo. E d’ora in poi desidero continuare a interpretare anche ruoli di commedia perché ho scoperto questa gioia di interpretare questo tipo di personaggio. Una commedia presuppone un altro tipo di ripresa, di costruzione dei personaggi. I film d’arte mettono l’accento sull’atmosfera, puntano molto sull’immagine e sul suono, sul modo in cui questi elementi vengono messi insieme, mentre nelle commedie commerciali si tratta in primo luogo delle situazioni in cui si trovano i personaggi, le commedie sono molto parlate e hanno un grande dinamismo, un’altra velocità. Tuttavia ci sono alcune regole nella commedia, quelle secondo le quali si scrivono le battute, un ritmo, un dinamismo costruito in modo tale da non lasciare che il pubblico si annoi.”
Cristian Bota si è laureato presso l’UNATC – l’Università Nazionale di Arte Teatrale e Cinematografica I.L. Caragiale di Bucarest e finora è stato impegnato in più di 20 progetti. Ha interpretato nelle serie “Clanul / Il Clan” (regia Anghel Damian), “Bani negri / Denaro in nero” (regia Daniel Sandu), ma anche in tanti lungometraggi, tra cui: “Tata mută munții / Il padre che smuove le montagne” (2021, regia Daniel Sandu), “Heidi” (2019, regia Cătălin Mitulescu), “Un pas în urma serafimilor / Un passo dietro ai serafini” (2017, regia Daniel Sandu), “Perfect sănătos / In Perfect Health” (2017, regia Anca Damian), “Octav” (2017, regia Serge Ioan Celibidachi). Ha avuto il primo ruolo protagonista nel film “Poarta Albă” (2014), un film drammatico di Nicolae Mărgineanu, che parla della vita di alcuni detenuti dei campi di lavoro del Canale Danubio-Mar Nero, creati dal regime comunista. Cristian Bota: “Poarta Albă è il mio film di debutto nel lungometraggio e l’incontro con il regista Nicolae Mărgineanu, che si annovera, accanto a Stere Gulea, tra i più esperimentati registi romeni. E sì, mi piace offrire tutto, così come ho fatto anche in questo film. Faccio lo stesso anche nella vita reale, sia con i miei bambini, che sul campo da tennis. Non so fare le cose diversamente, non posso lavorare senza un coinvolgimento emozionale. Non posso fare cose se non le apprezzo veramente o cose in cui non credo. E collaborazioni come questa mi costringono a fare le cose in questo modo e credo che le farò così anche d’ora in poi.”
Cristian Bota ha avuto un ruolo importante anche in uno dei cortometraggi romeni più apprezzati degli ultimi anni, “O noapte în Tokoriki / Una notte in Tokoriki” (2016), di Roxana Stroe. Il film è stato realizzato nell’ambito di un master all’UNATC, ha vinto il premio speciale al miglior cortometraggio da parte della giuria internazionale della sezione Generation 14plus alla Berlinale e il Premio alla migliore fotografia al Festival del Film Studentesco di Tel Aviv: “Potrei dire che Roxana Stroe è la mia regista preferita e mi dispiace che non abbia esordito nel lungometraggio finora. È una regista che sa mettermi in risalto molto bene, credo che sia la migliore a fare questo tra tutti i registi con i quali ho lavorato. Oltre al Festival del Cinema di Berlino, dove è stato premiato, il film “Una notte in Tokoriki” è stato presentato a molti festival e credo sia stato il film con il maggiore successo in cui ho interpretato, anche se si tratta di un corto. Ho interpretato anche in altri due cortometraggi di Roxana Stroe, di cui uno si intitola “Appalachia”, in cui faccio la parte di un motociclista mite. Lei ha girato un film anche a Londra, e ho collaborato con lei anche in quel progetto. È una grande gioia lavorare con lei e veramente “Una notte in Tokoriki” è uno dei miei progetti più cari.”
Cristian Bota ha scritto e diretto i cortometraggi “Karmasutra”, con una nomination ai Premi Gopo, e “Lame Duck” (2016) e al momento sta lavorando a un nuovo film.