Becoming Landscape – Un tentativo di diventare paesaggio
Il Parco Naturale Delta Văcărești è il luogo di Bucarest in cui è rimasto incompiuto uno dei grandi progetti dellepoca comunista.
Ion Puican, 23.10.2021, 08:24
Il Parco Naturale Delta Văcărești è il luogo di Bucarest in cui è rimasto incompiuto uno dei grandi progetti dell’epoca comunista – Il Lago Văcărești”, prima del 1989, ovvero un sistema idrologico di difesa della Capitale dalle alluvioni. Negli anni in cui il luogo è stato trascurato, la zona del Lago Văcărești è stata riconquistata dalla natura, proprio nel cuore di una capitale europea, con uccelli e mammiferi protetti — diventando un ecosistema specifico di un delta. A ottobre, in questo parco naturale urbano si è svolto un progetto speciale, volto a far avvicinare i cittadini alla natura, a farli ritrovare la natura e a integrarsene in mezzo alla città — Becoming Landscape — Un tentativo di diventare paesaggio”.
Abbiamo parlato con uno degli artisti partecipanti, Diana Miron, vocal coach, artista del suono e compositrice, del progetto in sé, di come è nato e di come è arrivata a parteciparvi: Becoming Landscape” è un progetto pluridisciplinare che mette insieme tre tipi d’arte, cioè composizione sonora e musica contemporanea, land art e performance art. E’ un’iniziativa di un gruppo di teoriche e artiste con una ricca esperienza nel campo dell’arte contemporanea e dell’esperimentazione, in cui l’obiettivo è la formazione dell’opinione e la formazione professionale per artisti emergenti, interessati a nuove forme di espressione, interessati alla ricerca di gruppo, all’esperimento audiovisivo e alla re-contestualizzazione corporea, sonora e visiva. La prima tappa del progetto punta sulla danza, il gesto e il movimento. Questo è anche il punto di partenza del progetto, infatti, i progetti precedenti, come Techno Fields”, ai quali io, Diana Miron, artista del suono e compositrice, ho partecipato l’anno scorso, insegnando corsi vocali, di riscoperta vocale timbrale e tecniche estese di improvvisazione sonora”.
Qual è stato il contributo artistico di Diana Miron a Becoming Landscape”, ce lo dice lei stessa: Io, Diana Miron, accanto al compositore e sound designer Laurențiu Coțac, abbiamo creato quest’opera intitolata Harmony of Disaster”, un brano di musica classica contemporanea, che ha incluso il paesaggio sonoro del Delta Văcărești. Gli incontri ripetuti, nel Parco Naturale Văcărești, ci hanno ispirati moltissimo, che si tratti di musica contemporanea, di land art o di performance art, e ci hanno offerto un ambiente fertile, sia dal punto di vista sonoro che visivo, per generare opere completamente nuove per lo spazio artistico romeno e internazionale. Il progetto ha avuto una durata di tre mesi e ha incluso giorni di ricerca, prove e gli eventi con pubblico propriamente detti. Tenuto conto delle attuali restrizioni nello svolgimento delle attività all’aperto, abbiamo ritenuto opportuno spostare le prove all’esterno, nella natura, dove è stato possibile il distanziamento fisico e il pubblico è stato contento di partecipare e affiancarsi a noi. Siamo stati sorpresi di notare una risposta così ampia e positiva da parte della gente dopo l’evento. Parlo dalla mia prospettiva, adesso, perché ho partecipato al concerto Harmony of Disaster” — tenuto sull’orlo della diga di calcestruzzo, che ha funto da anfiteatro, con queste lastre di cemento ai margini della diga diventate tribune per il pubblico. Allo spettacolo, la gente ci ha detto di aver sentito un’atmosfera del tutto speciale, di essere stata trasportata attraverso un portale. Ovviamente, pochi hanno sentito una simile musica suonata all’aperto e in uno spazio unico, come è il Parco Naturale Văcărești.”
Alla fine, Diana Miron ci ha confessato: Intendiamo portare avanti questa collaborazione, farla diventare un progetto di ampia portata — io e Laurențiu Coțac abbiamo quest’idea di gettare le basi della prima orchestra di musica contemporanea in Romania, come ci sono in molti altri Paesi. Sentiamo che anche noi abbiamo bisogno di una cosa del genere, abbiamo bisogno di cultura, di cultura alternativa e di creatività appoggiata anche dalle autorità, e da programmi culturali, in modo da contribuire allo sviluppo della qualità della vita in una città metropoli come è Bucarest, ma anche per aprire menti e prospettive.”