BBC Best European Drama a “Gli Anni ’60”
La produzione del Teatro Radiofonico Nazionale Gli Anni 60 di Ema Stere, con la regia di Mihnea Chelaru, ha vinto di recente il trofeo BBC Best European Drama.
Corina Sabău, 23.04.2023, 17:30
La produzione del Teatro Radiofonico Nazionale Gli Anni ’60” di Ema Stere, con la regia di Mihnea Chelaru, ha vinto di recente il trofeo BBC Best European Drama. A cominciare dal 2012, i Premi BBC Audio Drama premiano ogni anno l’originalità e la notevole qualità dello spettacolo radiofonico britannico, trasmesso on air e online, e gli artisti impegnati nella produzione di questo genere. Categoria fondata nel 2019, Best European Drama mette in risalto il ruolo delle emittenti radio pubbliche europee nel coltivare e sviluppare l’audio dramma e raggruppa la comunità internazionale degli artisti produttori di teatro radiofonico. Gli Anni ’60”, spettacolo selezionato anche ad altri festival internazionali del genere (Grand Prix Nova, Prix Europa), parla del fallimento di una generazione, della prima generazione di giovani sconnessi dal mondo libero, negli anni del consolidamento del regime comunista in Romania. Ema Stere, che si è affermata con il romanzo I figli di Marcel” (insignito dei premi dell’Unione degli Scrittori di Romania e Sofia Nădejde” per la Letteratura Scritta da Donne), è anche una talentuosa autrice di prosa breve. Abbiamo parlato con la scrittrice e giornalista Ema Stere della rilevanza del premio concesso dalla BBC e del racconto che è stato alla base dello spettacolo radiofonico Gli Anni ’60”, con l’adattamento e la regia di Mihnea Chelaru: È un premio che arriva con il prestigio della BBC e in più è l’unico premio assegnato a una produzione che non sia realizzata dalla BBC. Fondata dopo la Brexit, la categoria Best European Drama viene assegnata a un unico spettacolo europeo. La cerimonia di premiazione, alla quale ho partecipato, ha incluso tutta una serie di sezioni, sono stati premiati più generi: programmi, teatro radiofonico, podcast. Il racconto “Gli Anni ’60” è apparso nel primo numero della rivista di prosa breve “Iocan”, dove l’ha scoperto Mihnea Chelaru, il quale ha voluto trasformarlo in teatro radiofonico. Per me è stato un testo molto personale, l’ho scritto pensando con una specie di frustrazione alla sorte della generazione di mia madre. L’ho scritto molto in fretta, in sole tre ore. Ma lo spettacolo, nella forma di adesso, è in gran parte il merito del regista Mihnea Chelaru, che è riuscito a creare un gioiello tecnico. La cosa più importante, in questo tipo di collaborazioni, è che ti piacciano le persone con cui lavori, essere sulla stessa lunghezza d’onda con loro. In più, nel caso di questa storia, è successo che entrambi abbiamo attraversato esperienze simili e sicuramente ha contato anche questo.”
Non è la prima collaborazione tra Ema Stere e Mihnea Chelaru, loro hanno realizzato insieme anche altre produzioni radiofoniche che hanno riscosso successo internazionale, prodotte dalla Redazione Teatro Radiofonico Nazionale di Radio Romania. Mihnea Chelaru è conosciuto come un innovatore nel campo dell’arte dei suoni e i suoi spettacoli e le sue creazioni sono stati insigniti di numerosi premi a importanti festival internazionali dedicati al teatro radiofonico. Mihnea Chelaru: Da quando ho letto questo testo di prosa scritto da Ema Stere apparso sulla rivista “Iocan”, mi sono reso conto che volevo farne uno spettacolo, ma sentivo che l’argomento mi fosse estraneo. L’universo descritto da Ema mi sembrava fantastico, felliniano, molto adatto ad essere trasformato in teatro radiofonico, però non mi rendevo conto dell’approccio che dovevo avere. Un anno e mezzo fa ho attraversato un’esperienza che mi ha avvicinato ancora di più a quella prosa, solo allora ho capito tutte le sfumature del testo, l’ho adattato e ne è venuto fuori questo piccolo gioiello. Ema Stere è una scrittrice che mi piace moltissimo, perché ha questa qualità di notare particolari che per la maggior parte delle persone potrebbero essere insignificanti. L’anno scorso abbiamo avuto un’altra collaborazione, abbiamo realizzato uno spettacolo tratto sempre da un breve testo di prosa scritto da Ema, “Come comportarci con i clienti”, insignito del premio Grand Prix Nova, alla sezione Pièce Brevi. Se l’argomento mi attira e mi piace lo stile dell’autore, poi riesco a immaginarmi la storia anche dal punto di vista del suono. Se non me la posso immaginare col suono, non sono in grado di fare l’adattamento. Quanto alla colonna sonora dello spettacolo “Gli Anni ’60”, vorrei precisare che, sebbene io sia ingegnere del suono di mestiere, non mi sono occupato anche di questa parte. L’ingegnere del suono dello spettacolo “Gli Anni ’60” è il mio collega, Mădălin Cristescu, che ha trovato delle soluzioni assolutamente fantastiche.”
Del cast dello spettacolo “Gli Anni ’60” fanno parte Daniel Badale, Constantin Cojocaru, Gavril Pătru, Ioan Grosu, Coca Bloos, Rodica Mandache, Virginia Rogin, Petru Lupu, Gheorghe Arcudean, Violeta Berbiuc, Julieana Drăghici. Andrei Miricescu ne è il regista musicale, mentre il redattore è Oana Cristea Grigorescu. Lo spettacolo, la cui prima ha avuto luogo nel 2022, può essere trovato sul sito eTeatru.ro, che presenta un’ampia selezione di pièce radiofoniche prodotte da Radio Romania.