140 anni dalla nascita di Dimitrie Gusti
LAccademia Romena ha dedicato una conferenza omaggiale alla personalità di Dimitrie Gusti, in occasione del 140/mo anniversario della sua nascita.
Monica Chiorpec, 28.02.2020, 15:09
L’Accademia Romena ha dedicato una conferenza omaggiale alla personalità di Dimitrie Gusti, in occasione del 140/mo anniversario della sua nascita. Fondatore della Scuola Sociologica di Bucarest, Dimitrie Gusti ha raggruppato intorno a sé alcune personalità quali Mircea Vulcănescu, il quale ha elaborato le basi teoriche del sistema sociologico, Henri H. Stahl, un altro grande sociologo, ma anche Anton Golopenţia, Constantin Brăiloiu, Mihai Pop o Pompiliu Caraion. Dimitrie Gusti è stato un esponente scientifico e culturale complesso, il creatore di un sistema sociologico originale, riconosciuto a livello internazionale, ma anche un eccellente organizzatore e direttore di istituzioni culturali.
Secondo me, un altro tipo di progetto di Dimitrie Gusti è stato portato a buon fine. Si tratta del progetto culturale, che Dimitrie Gusti ha realizzato tramite maestri, personalità di riferimento della cultura romena. Uno di loro è Mircea Vulcănescu. Questo tema, dei rapporti tra maestro e discepoli, tra Gusti e Vulcănescu, è stato trattato in modo esemplare, secondo me, dal professore Zoltan Rostas e, in particolar modo, da Ionuţ Butoi, in un libro di riferimento”, ha affermato Nicu Gavriluţă, docente presso la Facoltà di Filosofia e Scienze Sociali e Politiche dell’Università Alexandru Ioan Cuza” di Iaşi.
Una microstoria del periodo interbellico romeno”, un’opera di riferimento che riflette diversi aspetti della personalità di colui che è ritenuto il creatore della sociologia romena. Tuttavia, è meno noto il fatto che Dimitrie Gusti ha studiato filosofia in Germania e nel 1904 si è addottorato in filosofia, dopo aver compiuto anche studi di giurisprudenza. È tornato nel Paese e dal 1910 è stato assunto presso l’Università Alexandru Ioan Cuza” di Iaşi, alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Membro dell’Accademia Romena dal 1919, Gusti è stato ulteriormente presidente di questa istituzione culturale dal 1944 al 1946, ministro della Pubblica Istruzione, dei Culti e delle Arti dal 1932 al 1933, ma anche docente presso le Università di Iaşi e di Bucarest. Una personalità sempre connessa alle realtà del suo tempo.
Dimitrie Gusti ha assorbito i temi classici dell’epoca. Da allievo di Wilhelm Wundt (n.a. psicologo, fisiologo e filosofo tedesco) non poteva non essere sensibile alla famosa polemica tra natura e spirito. Le scienze della natura versus le scienze dello spirito. Wundt ha dato una risposta conosciuta da noi tutti, che punta sulla psiche individuale o sociale e Dimitrie Gusti ha affermato che la società è la realtà sui generis che può spiegare e mediare tra le due. Stando a Gusti, la società va analizzata in modo complesso e sottile. Appunto per questo ha portato in primo piano i famosi quadri della ricerca. Sappiamo tutti che una parte di questi quadri sono sociali per eccellenza, il quadro psicologico e quello storico. Ma altri due quadri, quello cosmologico o cosmico e quello biologico sono quadri extrasociali. Se sono quadri extrasociali, il primo invito è quello di andare sul terreno e vedere la realtà così com’è. Ed è andato nei villaggi”, ha aggiunto ancora Nicu Gavriluţă.
Dimitrie Gusti ha avviato e coordinato l’iniziativa di ricerca monografica sui villaggi romeni, tra il 1925 e il 1948. Ha ottenuto la legiferazione del servizio sociale nel 1939, tramite cui veniva istituzionalizzata, per la prima volta a livello mondiale, la ricerca sociologica abbinata all’azione sociale pratica e alla pedagogia sociale. Gusti rimane famoso per le campagne di interviste realizzate nelle zone rurali, in cui ha raccolto informazioni su aspetti inediti della vita delle persone di quei tempi.
La realtà indagata con precisione e rigorosità rappresenta una tappa obbligatoria della ricerca sociologica che ha, ancor’oggi, nel 2020, un’importanza incontestabile. Invece, se vogliamo capire i dati più profondi del sociale, dovremmo ricorrere alla dimensione invisibile della realtà sociale, a quelli residui che si trasmettono tra le generazioni e che continuano a influire in modo fondamentale sul nostro pensiero e sui nostri atteggiamenti. Dimitrie Gusti ha puntato sull’atto sociale, essendo d’altronde anche un allievo di Durkheim (n.a. filosofo e sociologo francese), inteso non solo come cosa, ma come insieme di atti umani significativi, come scrive Mircea Vulcănescu. Se abbiamo a che fare con le realtà sociali come insieme di atti umani significativi, allora si tratta della loro interpretazione e dell’individuazione di alcuni sensi. Il senso primario, originale, si attenua nel tempo, appaiono altri sensi creati a livello sociale che hanno la loro importanza.”
Zoltan Rostas, sociologo, ricercatore presso la Cooperativa Gusti”, si prefigge, accanto alla squadra che coordina, di restituire in maniera più accurata possibile la personalità così complessa di Dimitrie Gusti. Il caso Gusti rimane aperto e c’è bisogno di un approccio diverso. A nostro avviso, il miglior modo per rendere omaggio alla personalità del professor Gusti e alla sua scuola è di studiarla e riscoprirla. È più facile dirlo che farlo. E questo perché, sebbene faccia parte della storia recente della Romania, sebbene abbiamo accesso a dati e opere, tuttavia il nostro accesso a Gusti rischia di restare parziale, soggettivo e limitato. Possiamo scoprire Gusti solo se scopriamo il suo mondo. Di conseguenza, il nostro percorso vuol dire il ritorno alle radici del fenomeno e della sua biografia, dei contesti concreti che ci danno la chance di capire gli attori che hanno contribuito, consapevolmente o spontaneamente, alla nascita e alla crescita della sociologia di Gusti.”
La Cooperativa Gusti” è una piattaforma internet il cui obiettivo principale è di mettere a disposizione, nell’ambiente virtuale, ai ricercatori di storia sociale e di storia orale, informazioni sulla Scuola Sociologica di Bucarest e sulle scienze sociali in Romania. Il promotore di questo progetto è il sociologo Zoltan Rostas.