Dana Păpăruz ha iniziato la sua carriera come costumista all'inizio degli anni 2000, subito dopo essersi laureata alla Facoltà di Arti Decorative...
L'audiolibro (libro e CD) di grande successo "Dans / Danza", con poesie lette da Nina Cassian, è stato ripubblicato dall’editrice Casa Radio, in un'edizione ampliata, con nuove poesie lette dall'autrice e un'intervista sull'opera e l'emigrazione, realizzata dal giornalista Emil Buruiană.
L'evento teatrale più lungo del mondo si è svolto a Bucarest, dal 15 al 22 febbraio, presso la Galleria d'Arte Galateca nel centro della capitale - 7 giorni, 24 ore su 24, 505 attori (3 attori all'ora), 505 testi sul vuoto e l'abbandono - il progetto "Horror Vacui" (tradotto come fobia del vuoto), una prima teatrale a livello mondiale realizzata con il sostegno del Museo dell'Abbandono e di Papercuts - un'iniziativa per il cambiamento civico.
Dall’estate scorsa fino alla fine di febbraio di quest’anno, al Museo del Municipio di Bucarest, nella sede al Palazzo Suțu, è ospitata la mostra “Archeologia digitale. Il passato medioevale di Bucarest da una prospettiva ceramica”.
Vincitore del premio-menzione all’Astra Film Festival di Sibiu e proiettato in apertura al Festival One World Romania, "La morte di Iosif Zagor", il documentario di debutto del regista Adi Dohotaru, è uno dei più commoventi film romeni dell’anno scorso.
La seconda edizione del Festival Internazionale FILMIKON ha proposto una selezione di film premiati lungo gli anni da giurie ecumeniche e interreligiose in più di 30 festival cinematografici nel mondo, ma anche un dialogo sui valori cristiani e umani.
Il Museo del Municipio di Bucarest (MMB) propone al pubblico una nuova mostra documentaria presso la sede del Palazzo Suțu nel centro della Capitale.
Il 2025 inizia con l’avvio del progetto culturale “Book.art.est” – una mostra internazionale e multidisciplinare dedicata al libro come oggetto d’arte.
Diretto da Ruxandra Gubernat, " Vis. Viață / Sogno. Vita", è il primo documentario di osservazione romeno che mira a presentare le realtà, le aspirazioni e le sfide dei giovani della Generazione Z.
“Moromeții 3”, con la regia di Stere Gulea, è stato uno dei più attesi film romeni dell’anno scorso e ha concluso una trilogia unica nel cinema romeno, basata sui romanzi e sulla vita dello scrittore Marin Preda.
Il Museo Nazionale di Storia della Romania (MNIR) ospita dalla fine del mese di novembre 2024 la mostra “EIKON. Conservazione-restauro pittura su legno”, che porta davanti al pubblico icone su legno e la problematica generale della conservazione e del restauro dei dipinti su legno appartenenti al patrimonio del Museo.
Bianca Boeroiu, una delle più conosciute make-up artist romene, ha vinto il Premio Emmy 2023 al miglior trucco contemporaneo.
La mostra “Gusto, raffinatezza e sociabilità nella Bucarest della prima metà del Novecento” ospitata presso la Casa Filipescu-Cesianu della Capitale, una delle sedi del Museo del Municipio di Bucarest (MMB) si è proposta di ricostituire un frammento di quotidianità, quello legato al rituale dei pasti dell’élite bucarestina.
"The Breakup" (La separazione) è una performance affettiva costruita sulla base di una comprensione moderna delle rotture romantiche, spettacolo che ha avuto la prima nazionale alla Galleria Mobius di Bucarest, dopo la sua presentazione nella Rep. Ceca e in Slovacchia.
Un nuovo film romeno di grande impatto, che tratta di un argomento importante e necessario, è stato di recente distribuito nelle sale di cinema del Paese. “Clara”, il lungometraggio romeno di Sabin Dorohoi, narra la storia dei milioni di romeni costretti ad andare a lavorare all’estero per garantire alle proprie famiglie una vita migliore.