Per limpegno con il quale ha cercato di modernizzarsi, la capitale romena ha ricevuto sin dal XIX secolo il soprannome di Piccola Parigi, un soprannome gratificante che si è mantenuto per molto tempo.
Le relazioni romeno-americane subirono un rapido deterioramento durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dalla Prima Guerra Mondiale la Romania uscì vittoriosa raddoppiando il suo territorio e la sua popolazione. Ma il suo trionfo fu pagato caro, sia durante, che dopo la guerra.
La Biblioteca dellAccademia Romena ha organizzato una mostra che presenta la collezione di fotografie del celebre etnologo, intitolata “LOltenia di un secolo fa nelle fotografie di Alexandru Tzigara-Sarmucaș
L'attuale area nel centro di Bucarest, dove si trovano il Palazzo del Parlamento, la vasta Piazza della Costituzione e i grandi edifici che ospitano le istituzioni dello stato romeno, apparve all'inizio degli anni '80.
Uno dei francesi che hanno lasciato le più attraenti pagine sulla Bucarest dellOttocento è stato il professore e giornalista Ulysse de Marsillac
Molto è stato scritto e continuerà a essere scritto sulla Prima Guerra Mondiale, ossia la Grande Guerra, come fu essa chiamata allora, perché era qualcosa che il mondo non aveva mai visto prima.
La stampa quotidiana in Romania ha una storia di quasi 200 anni, con i primi giornali apparsi alla fine del 1820.
Una delle più antiche strade di Bucarest, Calea Văcărești, ha attraversato periodi di trasformazione che hanno coinciso con le fasi di modernizzazione delle altre strade e quartieri.
La storia degli ultimi cento anni può essere conosciuta anche attraverso la storia orale. Essa si basa sui ricordi e sulle memorie dei testimoni intervistati e registrati su nastro o su supporti digitali.
Di recente, il filosofo e saggista Mihai Șora si è spento nella sua casa di Bucarest. È stato uno degli intellettuali romeni che hanno attraversato diversi regimi politici e hanno assistito ai grandi cambiamenti della storia del XX secolo.
La più antica frontiera nello spazio romeno è chiamata dagli archeologi limes dacicus e si trova nella metà occidentale della Romania, su una distanza di oltre 1000 chilometri.
Negli anni 1929-1933 il mondo stava attraversando una profonda crisi economica. Conosciuta anche come la Grande Depressione, essa fu violenta e provocò un calo del tenore di vita, scioperi e proteste. Neanche la Romania fu risparmiata.
Al nome di Alexandru Obregia, che aveva studiato a Berlino e Parigi e aveva collaborato, tra l'altro, con il famoso medico, psicologo e filosofo Wilhelm Wundt, è legata la fondazione del primo ospedale di malattie mentali in Romania.
Lopera più conosciuta del grande scultore romeno Constantin Brâncuși è La colonna senza fine, parte del complesso che si trova nella città di Târgu Jiu.