Nato nel 1861, il generale Henri Mathias Berthelot viene considerato un militare di Francia e Romania ugualmente.
Pochi esponenti del giornalismo romeno del periodo 1945-1989 hanno goduto di un simile prestigio come Noel Bernard, direttore di Radio Europa Libera ed esempio di costanza nella promozione e la difesa dei diritti umani e dell'onestà professionale.
Negli studi di storia e di relazioni internazionali si è affermato che lEuropa Centro-Orientale dopo il 1918 fosse una creazione della Francia.
Figlio del grande politico e statista Ionel Bratianu, uno dei creatori della Grande Romania, Gheorghe Bratianu fu un brillante storico e rappresentante romeno nella Scuola delle Annales, politico e martire delle prigioni comuniste.
La divisione della Germania alla fine della seconda Guerra Mondiale ha creato due stati distinti: la Repubblica Federale di Germania e la Repubblica Democratica Tedesca.
Il regime comunista insediato dall'Armata Rossa in tutti di Paesi dell'Europa centro-orientale dopo la II/a Guerra Mondiale, ha tentato di rifare le società occupate con la violenza attraverso la repressione degli oppositori.
Il 4 maggio 2018, Doina Cornea, grande oppositrice del regime comunista romeno, si è spenta a Cluj, all'età di 88 anni.
Nella storia della Romania, il Settecento è noto come il secolo fanariota, che trae nome dal quartiere greco Fanar di Costantinopoli, da dove provenivano i principi della Valacchia e della Moldavia.
A partire dalla seconda metà del Settecento, la luce fu il motivo conduttore della modernizzazione, invocata dai riformatori sociali come metodo per uscire dall'ignoranza.
Con la fine della prima Guerra Mondiale, il mondo cambiava profondamente.
Il samizdat Ellenpontok, Aktionsgruppe Banat e il Movimento Goma costituirono le più importanti forme di protesta della società romena contro il regime comunista.
Nato il 3 marzo 1882 a Topoloveni, nel sud della Romania, il futuro politico Ion Mihalache proveniva da una famiglia di contadini poveri.
Il Centenario della Grande Unità del 1918 ricorda anche il contributo delle minoranze, tra cui anche quella ebrea, alla costruzione della Grande Romania.
A partire dalla seconda metà dell'Ottocento, lo sviluppo urbanistico di Bucarest conobbe diverse tappe.
Grazie all'esempio del sacrificio personale, Ecaterina Teodoroiu fu l'eroina-simbolo della prima Guerra Mondiale.