A dicembre 1989 i romeni hanno conquistato il loro diritto di fare politica, accanto agli altri diritti e libertà. Nei primi mesi del 1990 rinasceva il pluripartitismo in Romania.
Nel XIX secolo, la società romena affrontava un nemico che era emerso periodicamente per secoli: la peste. Ma anche altri nemici invisibili e precedentemente sconosciuti, come il colera, si manifestarono con una forza distruttiva.
Il 25 marzo, in piena emergenza coronavirus, arrivava un'altra triste notizia: lo scrittore romeno Paul Goma, grande oppositore del regime comunista, si spegneva all'Ospedale Pitié-Salpêtrière di Parigi, in seguito al contagio dal Covid-19.
Il 20 marzo del 1820, nella città di Bârlad, nell'est dell'odierna Romania, nasceva il colonnello Alexandru Ioan Cuza, il primo principe della Moldavia e Valacchia unite, che incarnava la futura struttura statale formata dalle due entità politiche.
Una delle cose di cui il regime comunista in Romania si è sempre vantato è stata l'eliminazione dell'analfabetismo.
A prescindere dal nome, KGB nell'URSS, AVH in Ungheria, SB in Polonia, StB in Ceccoslovachia, STASI nella Germania Est oppure Securitate in Romania, i servizi di polizia politica comunisti ebbero quasi la stessa struttura e la stessa missione.
L'antichità romana glorificava i suoi vincitori con titoli, celebrazioni e monumenti pubblici. Uno di questi monumenti è il Trofeo di Traiano o Tropaeum Traiani in latino, eretto ad Adamclisi, nella regione della Dobrugia, nel sud-est della Romania.
Tra i politici più importanti del 19esimo secolo si annovera anche Lascăr Catargiu. Spirito conciliante, con un grande potere di lavoro, Catargiu si impose come leader dei conservatori che videro in lui il fattore di equilibrio per l'unità del partito.
Gheorghe Marinescu, Victor Babeş, Jean Cantacuzino, George Emil Palade, i fratelli Minovici, sono solo alcuni dei grandi nomi della medicina romena. Una delle sue eccellenze è il rinomato fisiologo Nicolae Constantin Paulescu.
in Romania, circa 8000 persone sono state vittime dell'esecuzione sommaria da parte della Securitate, la polizia politica del regime comunista. Solo 37 sono state identificate finora.
Fino alla fine del 1918, i territori abitati dai romeni degli Imperi russo e Austroungarico si erano uniti al Regno di Romania e i trattati di pace avrebbero confermato i nuovi confini.
Il 1 dicembre del 1918, la Transilvania si univa alla Romania e venivano gettate le basi della Grande Romania.
Nel XVI secolo, una delle caratteristiche della riforma religiosa del mondo cristiano fu la traduzione della Bibbia nelle lingue vernacolari.
Il politico Ion Rațiu fu uno dei modelli ai quali la società romena si rapportò allorquando iniziò la ricostruzione della democrazia nel 1990, dopo 45 anni di comunismo.
Lo storico Nicolae Iorga è uno dei romeni che godono di una buona immagine negli occhi dei connazionali. Al concorso « Grandi romeni » organizzato nel 2006 dalla tv pubblica, Iorga si è piazzato 17esimo nel top delle 100 più apprezzate personalità.