Il 1 novembre 1928, il primo segnale lanciato dagli studi di Bucarest annunciava una voce radiofonica romena nel mondo. Era la voce che presentava la Romania, la sua società, con i suoi sentimenti e aspirazioni.
Il prezzo che i romeni pagarono per la libertà durante la Rivoluzione anticomunista del 1989 fu uno altissimo: migliaia di morti, feriti e invalidi. Ma a questo prezzo si può aggiungere quello del patrimonio culturale distrutto.
Il pittore e rivoluzionario Constantin Daniel Rosenthal è l'artista simbolo della Rivoluzione romena del 1848 in Valacchia.
Le epidemie sono state una presenza costante nella storia dell'umanità e gli uomini hanno cercato di combatterle con tutti i mezzi.
Carlo II, il più controverso re romeno, ebbe qualità di sovrano e durante il suo regno in Romania furono attuate riforme importanti.
A fine agosto 1940, in seguito al Trattato di Vienna, l'Ungheria occupava la Transilvania del Nord, mentre il 7 settembre del 1940, a Craiova, veniva firmato il trattato con cui Romania cedeva il Quadrilatero alla Bulgaria.
Il 6 settembre del 1940 in Romania veniva insediato il regime fascista chiamato legionario-antonesciano, cappeggiato dal generale Ion Antonescu, che trasformava la Romania in stato nazional-legionario, in cui le libertà democratiche erano soppresse.
Il 30 agosto del 1940, a Vienna, Germania e Italia imponevano alla Romania di cedere la Transilvania del Nord all'Ungheria.
Le ferrovie hanno rappresentato la prima forma moderna di trasporto, che ha agevolato lo scambio di merci, la mobilità delle persone e ha centralizzato gli stati.
Combattente nella seconda guerra mondiale, il pilota Tudor Greceanu fu uno delle centinaia di migliaia di eroi romeni le cui vite presero un'altra svolta dopo la fine del conflitto.
Al Museo Nazionale di Storia della Romania un fondo speciale di oggetti è formato dai regali ricevuti da Nicolae Ceaușescu, ex presidente della Romania comunista tra gli anni 1965-1989, e da sua moglie, Elena Ceaușescu.
I monumenti del passato attirano, tanto più se risalgono a epoche remote. È anche il caso del santuario di Parța, sito nel distretto di Timiș, nellovest della Romania, che le autorità locali hanno allestito di recente come struttura museale.
Le violente vicende avvenute dal 13 al 15 giugno a Bucarest, che hanno culminato con l'arrivo dei minatori e le aggressioni contro la popolazione civile della Capitale, hanno rappresentato un passo indietro della società romena
Il 4 giugno del 1920, al Grand Trianon di Versailles veniva firmato il Trattato di pace tra l'Intesa vincitrice nella prima Guerra Mondiale e l'Ungheria.
Dumitru Mociorniță fu uno dei più lungimiranti imprenditori che ebbe la Romania all'inizio del Novecento.