La colonia antica di Tomi sulla riva romena del Mar Nero iniziò la sua esistenza sei secoli prima dell’inizio dell’epoca cristiana. È conosciuta, tra l’altro, anche come luogo di esilio del poeta latino Pubblio Ovidio Nasone.
Nello spazio romeno, le città moderne cominciano a svilupparsi secondo il modello europeo dopo il 1830. La città che ha dato il tono ai cambiamenti è stata la capitale Bucarest.
Poche sono le personalità che riescono a eccellere in campi diversi, a volte addirittura opposti.
Considerato uno "sport della mente" per l’alto grado di complessità, di anticipazione della strategia dell'avversario, di velocità nel processo decisionale, di uso intensivo della memoria, il gioco degli scacchi ha attratto e attirerà molti.
La comparsa, dopo il 1945, di due stati tedeschi sulla mappa dell'Europa era stata l'effetto delle profonde divergenze tra gli USA, la Gran Bretagna e l'URSS in merito al futuro del paese che aveva dato inizio alla terribile guerra. Le due Germanie, quella occidentale e quella orientale, si guardavano con profonda ostilità.
La storia della scuola romena di matematica inizia verso la fine degli anni 1810, con la fondazione nel 1818 del Politecnico di Bucarest, chiamato all’epoca Scuola tecnica superiore.
La storia della musica dell’epoca d’oro di Bucarest parla anche di Zavaidoc, musicista ambulante di etnia rom di grande successo negli anni 1920-1930.
Si parla spesso di grandi reset quando un tipo di leader vince le elezioni in un grande paese del mondo come gli Usa, come è avvenuto nel novembre 2024 con la vittoria di Donald Trump. Ma i grandi reset sono quelli che si verificano quando si verificano cambiamenti radicali in spazi geopolitici ampi e importanti, come è avvenuto nel 1989 nell’Europa centrale e orientale.
Nei suoi quasi 250 anni di storia, la stampa romena ha registrato anche la più lunga pubblicazione ininterrotta. Si tratta della "Rivista di Matematica", apparsa nel 1895 a Bucarest su iniziativa di un gruppo di matematici e ingegneri.
Il ricordo dell'unione della Transilvania con la Romania avvenuta il 1° dicembre 1918, festa nazionale della Romania, è stato immortalato in diversi tipi di documenti e fonti.
Nel 2024, la cultura romena rende omaggio a uno dei suoi rappresentanti più importanti, lo storico e critico letterario Eugen Lovinescu.
La fine della Prima Guerra Mondiale, lungi dal calmare gli spiriti accesi che l'avevano iniziata, alimentò nuove rabbie e ossessioni e le soluzioni estreme furono considerate le più adeguate.
Una delle armi più potenti della propaganda del regime comunista era la stampa. Nei regimi dei partiti comunisti dei paesi dell’Europa centrale e orientale, tutta la stampa ruotava attorno all’ideologia. Ma i partiti avevano anche i propri giornali, le proprie voci ufficiali, attraverso le quali si esprimeva l’essenza del regime.
La società letteraria "Junimea", fondata a Iași nel 1863, fu uno dei più importanti movimenti letterari, filosofici e politici della Romania.
Struttura dal duplice ruolo, informativo e repressivo, la Securitate è stata fino alla fine degli anni '50 sotto il controllo totale del KBG, come tutta la Romania. Ma dall'inizio degli anni '60, la cosiddetta "politica di indipendenza della Romania dall'URSS" significò il divorzio della Polizia politica romena dal KGB, la sua emancipazione.