I costi abitativi rappresentano la spesa maggiore delle famiglie nell’Unione Europea, e l’aumento dei prezzi delle case e degli affitti, i costi elevati di costruzione e l’aumento dei tassi di interesse ipotecari sono solo alcuni degli effetti.
Il rischio di povertà o di esclusione sociale rappresenta la situazione di una famiglia che affronta almeno uno dei tre rischi associati: reddito inferiore alla soglia di povertà (che, nel 2023, era di 1619 lei al mese – circa 325 euro a persona), deprivazione materiale e sociale e bassi livelli di lavoro (quando gli adulti lavorano meno del 20% del loro potenziale annuo).
Uno studio recentemente pubblicato da Eurostat ha mostrato che solo il 13% dei cittadini dell’Unione Europea continua a rimanere attivo nel campo del lavoro dopo l’età pensionabile.
Nel mese di novembre si è svolta a Bruxelles la nona edizione del Forum europeo sulla migrazione, dove si è discusso del ruolo della società civile nell’attuazione del Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo.
La società romena ha un passato turbolento in termini di salute riproduttiva, passato iniziato nel 1966 con il decreto volto ad accelerare la crescita della popolazione.
Uno studio realizzato da « Salvate i Bambini » all'inizio dell'anno ha rilevato che in Romania uno studente su due è stato vittima di minacce, umiliazioni o violenza fisica e l'82% di loro è stato testimone di tali situazioni.
La famiglia Rațiu (Rațiu de Noșlac di Turda) è una delle famiglie nobili più antiche e rispettate della Transilvania, con una storia che abbraccia diversi secoli e con radici che risalgono al XIV secolo.
In condizioni di crescita naturale negativa, con un invecchiamento sempre più accentuato della popolazione e un massiccio flusso di emigrazione, il mercato del lavoro in Romania si trova ad affrontare una carenza di lavoratori.