Mettiamo insieme libri, persone e buone azioni sono le parole d'ordine della fiera del libro Raccolto, che ha debuttato il 30 settembre presso la libreria Seneca Anticafe di Bucarest.
Luogo ben noto nella storia culturale della Romania, la località di Ghergani ha catturato di recente lattenzione del pubblico, dopo la restituzione allerede della famiglia Ghica del podere che era stato nazionalizzato ai tempi del regime comunista.
Laureato al King's College di Londra, dove ha studiato Scienze Politiche, e studente del master di Politiche Pubbliche presso l'University College, Răzvan Petri è interessato all'implicazione civica e politica dei giovani nel suo Paese natale.
Sette romeni su dieci vanno al centro commerciale almeno una volta alla settimana, di cui tre sono donne e quattro uomini.
Dal 2014, l'Associazione 11even organizza annualmente il campeggio Creatori del futuro nell'ambito di un programma rivolto a studenti con buoni risultati scolastici che vogliono impegnarsi anche a livello civico.
Da oltre 20 anni, da quando in Romania è decollato il fenomeno dell'emigrazione per lavoro, si è manifestato anche uno dei suoi effetti più drammatici: gli orfani bianchi.
In uno dei vecchi quartieri centrali eleganti di Bucarest, vicino a Calea Victoriei, si trova la casa del medico George Severeanu, diventata museo e una delle filiali del Museo del Municipio di Bucarest.
Paragonato ancora oggi alloro bianco, il sale è stato sin da tempi remoti una merce molto ambita, e le regioni ricche in giacimenti di sale hanno acquisito unimportanza direttamente proporzionale al suo valore.
All'inizio di aprile il Governo romeno ha adottato, con ordinanza d'urgenza, lo statuto dell'operatore culturale professionista.
Larchitetta Irina Nemţeanu ha pubblicato di recente il libro Ipostasi dellabitare della comunità ebraica in Moldavia (1775 – 1930)
In caso di violenza domestica o di genere, le discussioni sono generalmente incentrate sui segni fisici o corporali lasciati dai colpi del partner. Ma ogni volta questi colpi sono accompagnati da effetti psicologici.
Gli scritti non-conformisti di Urmuz hanno anticipato il dadaismo, il surrealismo e il teatro dellassurdo.
Il 62% dei romeni non è mai entrato in un museo e solo il 33% vi entra una o più volte all'anno, secondo il Barometro sui Consumi Culturali 2019.
Dall'inizio della guerra in Ucraina nella confinante Romania sono entrati quasi 3,5 milioni di ucraini, di cui circa 100.000 si sono stabiliti temporaneamente nel nostro Paese.
Nella letteratura romena interbellica, Hortensia Papadat-Bengescu si affermò come una delle prime e più importanti voci del rinnovamento del romanzo romeno.