Dal 19 al 27 gennaio, la Galleria dell'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia ospita la mostra foto-documentaria Bucarest sefardita, curata da Felicia Waldman e Anca Tudorancea.
Il 2024 sarà un anno importante per l'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, che celebra 100 anni dalla sua fondazione come istituzione privata, sorta grazie all'impegno di alcuni importanti intellettuali italiani e romeni.
Il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, l'Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, in collaborazione con l'editrice Salomone Belforte, invita il pubblico ad un dialogo Lungo il cammino della memoria.
Il ricordo non solo risveglia il nostro dolore, ma, in ugual misura, ha il ruolo di insegnarci come guardarci dalle trappole...
La cultura come strumento per sconfiggere il male e trovare la forza di andare avanti: così è nata la musica nell'esperienza concentrazionaria della Shoah.
Compositori ebrei italiani del Novecento e il loro tesoro musicale poco noto o del tutto sconosciuto sono presentati il 29 gennaio dal Duo Elimo all'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest.
Un libro ben documentato e scritto con intelligenza: così il rinomato professore e studioso Moshe Idel definisce nella prefazione all'edizione americana L'immagine dell'ebreo nella cultura romena del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu.
Sarà la presentazione del volume L'immagine dell'ebreo: Stereotipi antisemiti nella cultura romena e dell'Europa centro-orientale del ricercatore e scrittore romeno Andrei Oişteanu, a rendere omaggio al Giorno della Memoria all'IRCRU Venezia.
La cultura come strumento per sconfiggere il male e trovare la forza di andare avanti: così è nata la musica nell'esperienza concentrazionaria della Shoah.
In occasione del Giorno della Memoria, lUniversità di Bucarest ha ospitato la conferenza “La deportazione delle ebree italiane nei lager nazisti, tenuta dalla prof.ssa Roxana Utale, vicepreside della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.