Partner strategici della Romania e analisti economici non nascondono la preoccupazione per la traiettoria del paese dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali.
L’utilizzo delle proprie risorse, la riduzione delle importazioni e massicci investimenti nelle capacità produttive sono elementi che definisono la nuova Strategia Energetica Nazionale.
La Banca Centrale di Romania ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento al 6,5% annuo e ha approvato il più recente rapporto sull'inflazione.
La Romania attira sempre più lavoratori stranieri, che vengono per stipendi più alti di quelli incassati nel loro paese, ma anche per migliori condizioni di lavoro.
Sette investitori su dieci anticipano un aumento dell'attrattività della Romania come destinazione di investimenti nei prossimi tre anni. Lo rileva uno studio Ernst & Young.
Il Governo romeno ha deciso l’aumento dello stipendio minimo, un passo avanti verso l'adozione del salario minimo europeo, prevista per novembre.
Il premier Marcel Ciolacu ha partecipato ad Ankara alla prima riunione congiunta dei governi di Romania e Turchia.