Scarpe anticoronavirus made in Romania
Un artigiano romeno ha escogitato le calzature allungate, che favoriscono il distanziamento tanto richiesto nei tempi che stiamo vivendo.
Ana-Maria Cononovici, 18.06.2020, 07:42
Ultimamente, la gente ha trovato varie risposte alla crisi provocata dalla pandemia di COVID-19. Ma un artigiano romeno ha escogitato le calzature allungate, che favoriscono il distanziamento tanto richiesto nei tempi che stiamo vivendo. Dalla sua bottega della città di Cluj-Napoca, nella Romania nord-occidentale, Grigore Lup ci ha raccontato come gli è venuta in mente quest’idea originale.
L’idea è nata dopo la comunicazione che annunciava la proclamazione dello stato di emergenza. Nella mia bottega lavora una decina di dipendenti e abbiamo visto come tutto si è bloccato all’improvviso. Ho mandato tutti in cassa integrazione, però ogni volta passavo a vedere la bottega. Una volta, mentre ero da solo, mi sono ricordato come qualche anno fa avevo fatto delle calzature in cuoio un po’ allungate per i teatri. E siccome ho visto in tv che il distanziamento sociale non veniva sempre rispettato, ho pensato di mettere quelle scarpe allungate sulla mia pagina facebook per fare uno scherzo e vedere cosa succede. E così ho messo le foto delle calzature che ho chiamato scarpe per il distanziamento sociale, racconta Grigore Lup, il quale ci ha spiegato anche come vengono confezionate.
E’ abbastanza difficile, poichè servono stampi speciali e i tagli si fanno a mano. Lo stampo è la mia invenzione, praticamente da due devi farne uno che va poi levigato e allungato. Vi faccio l’esempio del grande giocatore di pallacanestro, Ghiţă Mureşan, il più alto nella storia di NBA, con i suoi 2,31 metri, oriundo da Cluj, che richiede la misura 53. Queste scarpe anticoronavirus sono invece del numero 75. Lunghissime e tutto lavorato a mano, da materiali molto leggeri, per poter essere anche indossati, aggiunge l’artigiano.
Il 55enne Grigore Lup lavora scarpe da 39 anni. All’età di 16 anni, arrivato nell’impossibilità di continuare gli studi, in quanto proveniva da una famiglia con 8 figli, è andato a imparare un mestiere. Nel giro di tre mesi, al posto dei sei necessari per i corsi di calzolaio, Grigore Lup ha creato il primo paio. E da allora non ha rifiutato mai nessun ordine, come ci ha raccontato, spiegando anche quanto tempo ci vuole per creare un paio di scarpe per il distanziamento sociale.
Una scarpa si fa in due giorni. Una volta messa sullo stampo, deve starci un po’ per l’essicazione. Ora che la gente è tornata al lavoro, potrei farne di più. Ho tante idee, dice ancora Grigore Lup, orgoglioso di aver confezionato delle scarpe per interpreti celebri di musica folcloristica romena, per ensamble di danze popolari, ma anche delle ciocce per gli stranieri che arrivano a Cluj per imparare le danze romene.
Ma una volta arrivata sui social, l’idea di queste scarpe che tengono le persone a distanza, per evitare i contagi da coronavirus, ha portato a Grigore Lup la fama mondiale. Sono arrivato laddove non avrei mai pensato di arrivarci! Vi racconto una breve storia: cent’anni fa, mio nonno era partito per l’America, insieme ad altri contadini della Transilvania. Andava per fare soldi e tornava per acquistare terreni nella nostra località. Ecco che dopo tanto tempo anche la storia delle mie scarpe è arrivata su New York Times, negli Stati Uniti. Tramite parecchie agenzie che mi hanno promosso nell’intero mondo, mi chiamano dal Canada, dall’Australia, dall’America, dove ho anche dei nipoti, come anche da Russia, Germania, Italia. Sono arrivato anche sulle pagine del grande giornale spagnolo El Mundo, su quelle di The Telegraph. Ultimamente sono stato contattato dalla più grande agenzia del Sudamerica, che mi sta promuovendo in Argentina e Brasile. E fantastico!, conclude Grigore Lup.
Ovviamente, questa pubblicità gli ha procurato numerosi ordini dalla Romania e da tanti altri Paesi del mondo. Se la mascherina va tanto di moda, perchè non anche le scarpe per il distanziamento sociale?