Lezioni di calligrafia al Museo Nazionale Cotroceni di Bucarest
Con l'inizio dell'anno scolastico, il Museo Nazionale Cotroceni di Bucarest ha ripreso le Lezioni di calligrafia.
Ștefan Baciu, 09.10.2019, 12:41
Con l’inizio dell’anno scolastico, il Museo Nazionale Cotroceni di Bucarest ha ripreso le Lezioni di calligrafia. Avviato tre anni fa, il progetto attira numerosi bambini che, insieme a personalità di vari campi, discutono dell’importanza della calligrafia, scrivendo a mano brevi testi.
Quest’anno, i bambini sono stati affiancati dal filosofo Mihai Șora, grande personalità culturale, dal giocatore di pallamano Cristian Gațu, membro della squadra nazionale di Romania che ha vinto l’argento alle Olimpiadi di Montreal nel 1976 e il bronzo a Monaco di Baviera nel 1972, nonchè dall’allenatore della squadra olimpica di ginnastica, Octavian Bellu, dalla ginnasta Larisa Iordache, vincitrice del bronzo nella gara a squadre alle Olimpiadi del 2012, di quattro medaglie mondiali e 12 europee, nonchè dalla scrittrice Ana Barton.
Questa volta, la Lezione di calligrafia è stata dedicata allo sport che gli alunni dovrebbero praticare senza trascurare, però, l’istruzione. Il messaggio inviato agli studenti è che lo sport e la scuola devono andare di pari passo molto bene.
L’allenatore Octavian Bellu ha spiegato di aver organizzato al Centro di preparazione olimpica della città di Deva un sistema di istruzione speciale, grazie al quale le ginnaste non trascuravano i corsi. Come sapete molto bene, la ginnastica richiede allenamenti intensi, che durano parecchio. Non voglio fare esempi adesso, ma mi viene in mente Lavinia Milosovici, che è venuta a Deva in prima classe e se ne è andata a 20 anni. I due aspetti si sono intrecciati. Praticamente, a Deva, abbiamo concepito un programma in cui la scuola si piegava sulle esigenze dei due allenamenti quotidiani. Abbiamo tenuto in considerazione gli studi condotti da certi psicologi, i quali indicano che uno studente non può rimanere concentrato sulla lezione più di 30 minuti. Per cui, nel giro di tre ore, percorrevano cinque o sei materie di studio. Non hanno mai avuto dei problemi con l’esame di maturità. Quindi, erano preparate intellettualmente e riuscivano a raggiungere performance del tutto eccezionali, ha detto Octavian Bellu.
Alla lezione di calligrafia era presente anche la ginnasta Larisa Iordache. Lungo il tempo, ho partecipato alle grandi competizioni e penso ai Giochi Olimpici. I grandi campioni hanno sempre saputo trasmettere le proprie emozioni. Nello sport di alta performance, è la forma mentis a fare la differenza, ha detto Larisa Iordache, ricordando con nostalgia la lezione di calligrafia che amava tanto.
In età di quasi 103 anni, il filosofo Mihai Şora ha raccontato lo sport della sua infanzia. Era più confortante. In ogni caso, dopo tanto tempo passato fermi in panchina, potevamo muoverci ed essere contemporanei con la nostra stessa età. La cosa che amavo di più era quella di arrampicarmi. Stavo salendo molto velocemente, mi ero formato persino il proprio metodo e spesso arrivavo il primo. È una questione di intelligenza, non solo di forza, ha detto Mihai Şora, spiegando agli studenti che la scrittura dovrebbe mostrare rispetto per coloro che la leggono.
Da parte sua, il giocatore di pallamano Cristian Gațu ha raccontato ha convinto i suoi genitori a lasciarlo praticare lo sport. Mia madre era contraria allo sport, invece papà ne era favorevole. Alla fine, ho negoziato con loro e ho detto che sarei andato a scuola, a condizione che mi permettessero di praticare lo sport. Fin dalla prima classe ho iniziato a praticarlo e, naturalmente, dovevo studiare come si deve, poichè, altrimenti, venivo escluso dallo sport, il che mi ha dato uno stimolo. E sono riuscito ad abbinare scuola e sport, ha detto Cristian Gațu.
Questo progetto promuove la scrittura a mano e l’istruzione, nel contesto in cui, in Romania, la calligrafia è stata rimossa dal programma scolastico.