Il Museo d’Arte Popolare di Costanza
Un soggiorno sul litorale romeno del Mar Nero può diventare anche un affascinante viaggio alla scoperta delle tradizioni e delle usanze del Paese, con una visita al Museo d'Arte Popolare di Costanza.
Daniel Onea, 15.07.2019, 14:59
Un soggiorno sul litorale romeno del Mar Nero può diventare anche un affascinante viaggio alla scoperta delle tradizioni e delle usanze del Paese, con una visita al Museo d’Arte Popolare di Costanza. La mostra permanente a carattere nazionale presenta tutte le zone etnografiche della Romania: Transilvania, Moldavia, Valacchia, Oltenia, Dobrugea, nonchè i principali mestieri che definiscono la civiltà romena, spiega la museografa Ioana Tompe.
Il Museo venne aperto nel 1971 con una prima mostra dedicata all’arte della Dobrugea. Siamo riusciti a raccogliere una collezione di reperti tipici di questa regione, della sua popolazione vissuta in riva al Danubio, a partire dai paesi vicini a Ostrov fino a Harsova, rispecchiando la multiculturalità della zona. Dopo la Dobrugea, l’attenzione è puntata anche sulle altre zone etnografiche del Paese, per cui abbiamo una collezione di vestiti popolari tipici per tutte le regioni. Vi si aggiungono arredi e tessuti provenienti da tutte queste aree, con le specificità di ciascuna presentate nella mostra permanente: tessuti di cotone, filo di seta, diversi panni, tovaglie o lenzuola. Il visitatore scopre ugualmente anche i gioielli e gli ornamenti che i romeni si mettevano una volta. Il pianoterra è dedicato alla mostra di icone contadine dipinte su vetro. Una collezione pregevolissima, proveniente dai grandi centri artigianali attivi dai tempi più remoti in Transilvania. Nel nostro museo, questo mestiere viene presentato attraverso la sua evoluzione cronologica e stilistica. Una sala è dedicata agli oggetti di culto, alle icone dipinte su legno dagli abitanti della Dobrugea, con le influenze arrivate dalla prossimità dal gruppo etnico dei lipovani, nel nord della regione, ma anche dalle icone greche, spiega Ioana Tompe.
Anche l’edificio che custodisce il Museo d’Arte Popolare di Costanza vanta un notevole passato. Fu la prima sede del Comune di Costanza, eretta nel 1826 secondo i piani dell’architetto Ioan Socolescu, che ha progettato parecchi palazzi storici in stile neoromeno nell’intero Paese. Successivamente, diventò la sede del Palazzo delle Poste. Attualmente, il Museo d’Arte Popolare di Costanza organizza diversi eventi ogni anno, ad esempio la Fiera del Martisor, che segna l’inizio della primavera, o la Giornata della camicia tradizionale romena (la ie).
Ioana Tompe ci svela i prossimi appuntamenti. Un fiera dedicata all’arte del vasaio a luglio, mentre ad agosto invitiamo il pubblico a scoprire la lavorazione artistica del legno e delle icone. Infine, a settembre avremo una fiera dedicata ai tessuti. Oltre ad acquistare tutti questi oggetti, i visitatori scoprono dal vivo come vengono prodotti. Tutti i dettagli sul nostro museo sono disponibili anche in un catalogo in romeno, inglese e francese. Abbiamo anche un negozio di oggetti tradizionali romeni, da noi ritenuti come particolarmente pregevoli. I turisti stranieri gradiscono le visite al nostro museo in quanto offre un’immagine complessiva sull’intera civiltà tradizionale romena. La Romania conserva ancora le testimonianze di una civiltà tradizionale in numerosi musei di alta tenuta. E i turisti che ci vengono a trovare sono contenti di scoprire oggetti ottimamente conservati, ampiamente presentati, conclude la rappresentante del Museo d’Arte Popolare di Costanza.
Purtroppo, i centri artigianali sono scomparsi dalla Dobrugea, per cui, negli ultimi due anni, il Museo ha tentato di creare un piccolo gruppo di artigiani della regione – greci, turchi, tartari – impegnati nella conservazione dell’arte dei tessuti, spiega sempre Ioana Tompe.
Rubrica realizzata con il sostegno del Dipartimento per le Relazioni Interetniche del Governo di Romania, attraverso il programma Diversità e patrimonio culturale rispecchiati nei media.