Giovani e fumetti
Mihai Ionuț Grăjdeanu è uno dei più gettonati fumettisti della giovane generazione romena. Pari a tutti gli altri produttori del campo culturale, anche lui è stato costretto a ripensare l'attività in contesto pandemico.
Monica Chiorpec, 22.09.2020, 18:26
Mihai Ionuț Grăjdeanu è uno dei più gettonati fumettisti della giovane generazione romena. Pari a tutti gli altri produttori del campo culturale, anche lui è stato costretto a ripensare l’attività in contesto pandemico. E’ molto importante che l’ideatore di fumetti sia presente in ugual misura fisicamente agli eventi pubblici – mostre, vernissage, presentazioni o workshop – e virtualmente su Internet. Anch’io ho dovuto adattarmi a certe situazioni richieste tramite le ordinanze durante la pandemia. Da sette anni mi occupo anche della preparazione delle mostre di fumetti, sia personali che per altri autori, nonchè di vernissage, e soprattutto insegno lezioni di fumetti in scuole statali e private. Durante l’isolamento mi sono adattato, organizzando atelier online con i ragazzi, spiega il nostro interlocutore.
Il progetto ideato durante la pandemia da Mihai Ionuț Grăjdeanu è stato ottimamente accolto dal pubblico. Come raffigura la vita durante l’isolamento? Il fumetto ideato e disegnato da me è come un catasto urbano presentato su una pagina, in cui le pareti diventano quadri. Un po’ si vede anche la strada fuori. E’ stata la mia scelta per la composizione della pagina. Attraverso il testo, ho inserito messaggi e informazioni. Ad esempio, nel primo quadro ho raffigurato me stesso sul balcone, guardando fuori mentre dico: Ma saranno venuti a fare la deratizzazione per la gente?! In un altro quadro sto a meditare in cucina: Zuppa cinese istantanea, senza COVID. Quindi, tanti esempi di dialoghi o battute umoristiche, aggiunge Mihai.
I fumetti non sono solo volti a far sorridere, ma anche a evocare realtà sociali o ad offrire informazioni importanti. Tramite i progetti che sta promuovendo, il nostro interlocutore si propone di valorizzare le valenze educative di questo genere. Coordino due pubblicazioni. La prima – BD Revista Comics Didactic – racconta in fumetti opere classiche della letteratura romena quali Una lettera smarrita o Bubico di Ion Luca Caragiale o L’enigma di Otilia di George Călinescu, nella variante di romanzo grafico. Un altro progetto è la rivista BD Historia – Benzi Desenate Istorice – che presenta momenti di storia recente, come il periodo comunista in Romania, sempre come romanzo grafico. Questi esempi indicano che i fumetti diventeranno nel futuro un supporto per i maestri di scuola elementare e per gli insegnanti. In partenariato con il Comitato Olimpico Romeno e Internazionale, ho lanciato anche le Olimpiadi di Fumetti. Così, nel futuro, vedremo ancora piu chiaramente i benefici dei fumetti per l’istruzione, ha detto ancora il nostro ospite.
Nel 2016, Mihai Ionuț Grăjdeanu ha rappresentato la Romania al Festival Internazionale del Fumetto, in Belgio, e un anno più tardi al Salone del Fumetto svoltosi in Macedonia, dove gli è stato conferito il premio degli organizzatori. Attualmente, Mihai tiene workshop di fumetti in festival, scuole, musei, biblioteche e teatri di Romania. E’ l’organizzatore delle mostre Artă la pachet (Arte da portare via) a Bucarest (2010-2011), e il fondatore del Club dei fumetti di Mangalia, Râșnov, del Collegio Nazionale Spiru Haret della capitale e dell’Opera Comica per i bambini, nella stessa Bucarest.