Egregora, il tesoro perduto, un Trono di Spade alla romena
Dopo 20 anni negli Stati Uniti, il regista Andrei Chiriac è tornato in Romania. Durante una visita a Sarmizegetusa Regia, capitale della Dacia, ha deciso di girare una serie televisiva già paragonata a Il Trono di Spade.
Ana-Maria Cononovici, 23.10.2020, 16:20
Dopo 20 anni negli Stati Uniti, il regista Andrei Chiriac è tornato in Romania. Durante una visita a Sarmizegetusa Regia, capitale della Dacia, ha deciso di girare una serie televisiva nel Paese. Il viaggio di nove bambini appassionati di storia e archeologia che trovano parte degli archivi segreti dell’Ordine del Drago, che forniscono informazioni in codice sul tesoro nascosto dei Daci, i nostri antenati: così è nata l’idea della serie televisiva Egregora, di cui sono appena iniziate le riprese. Un mix di mistero, storia e fede nella ricchezza spirituale di queste regioni di cui ci racconta il regista Andrei Chiriac.
L’idea risale a qualche tempo fa, mi è venuta 13 anni addietro, quando ho visitato con un amico le vestigia di Sarmizegetusa, la capitale dei Daci. In questa occasione ho sentito la gente del posto raccontare tante storie sui tesori dei Daci e sulla spiritualità antica. Così è nata l’idea di un film, pensato all’inizio come un documentario, ma diventato alla fine una serie televisiva. Siamo ancora all’inizio, due anni fa abbiamo firmato un contratto di partenariato con un’agenzia di pubblicità che si è impegnata a finanziarci. Abbiamo ricevuto fondi – modesti rispetto al solito budget di un film, ma ci ha permesso di girare la parte storica della prima stagione, che si svolge durante il regno del principe Vlad Ţepeş (Vlad l’Impalatore), presentando gli intrighi alla corte di suo padre, Vlad Dracul (Vlad il Diavolo), le relazioni il fratello Radu cel Frumos (Radu il Bello), e altri riferimenti storici. Questo ci aiuta a capire meglio l’avventura dei nove bambini che, nel 2020, troveranno questo straordinario diario di Vlad l’Impalatore e parte degli archivi segreti dell’Ordine del Drago, che lo proteggeva. In questo diario parliamo allegoricamente di un favoloso tesoro dei Daci, di segreti che avrebbero ereditato dagli abitanti dell’Atlantide. E così che inizia questa avventura, prendendo come punto di partenza questi tesori, spiega il regista.
Un tesoro non necessariamente materiale, ma piuttosto spirituale, fatto di segreti nascosti. Per le riprese, andremo nei posti più belli della Romania. In effetti tutta la Romania è molto bella, avremo solo l’imbarazzo della scelta. Per ora, abbiamo filmato le Caldaie del Danubio, le grotte di Ponicova e Veterani, nonchè una vetta delle montagne della zona – i monti del Lotru), il massiccio di Bucegi, la valle di Obârşia, la via di Transfăgărăşan, che attraversa i Carpazi, i dintorni di Sarmizegetusa, alcune grotte (Pestera Bolii e Şura Mare) e siti meno noti al pubblico. Inoltre, molte persone, quando hanno visto i video, mi hanno chiesto se fossero stati girati in Romania. Per le foto scattate intorno alla grotta Bolii, ad esempio, mi è stato chiesto se fossi stato in Giordania. Questi sono posti favolosi che poche persone conoscono e che mostreremo in questo film. Infatti, faremo riprese ovunque: nelle città più importanti della Romania, nelle chiese fortificate, poi in Moldavia, nel massiccio del Ceahlău (nei Carpazi orientali), nel massiccio del Retezat (nei Carpazi meridionali), sui monti Măcin, in Dobrugia. Andremo anche a sud del Paese, alla grotta di Sant’Andrea, poi a nord, nella città di Satu Mare, insomma da Constanza, sul Mar Nero, fino alla città medievale di Sighişoara, in Transilvania. Tutto sarà incluso in questo film, aggiunge Andrei Chiriac.
Un film già paragonato, come tendenza, alla serie Il Trono di Spade o al film Il codice da Vinci. Il suo regista non esclude che Egregora diventi un marchio romeno. Quale messaggio manderebbe Andrei Chiriac agli ascoltatori e al pubblico all’estero? Penso che questo film sarà una bella sorpresa per loro e che visiteranno la Romania con molto interesse. Verranno per vedere qualcosa di strano, senza precedenti in questa terra di Vlad l’Impalatore e torneranno con il cuore pieno di gioia. Molti di loro potrebbero decidere di restare lì. Non sarebbe neanche niente di nuovo. Molti stranieri si sono già innamorati della Romania e hanno scelto di trasferirsi qui. Hanno scoperto che è un angolo di paradiso in cui vogliamo vivere, dice ancora il regista.
Dopo 20 anni negli Stati Uniti, Andrei Chiriac crede che la Romania abbia un’atmosfera diversa, che gli stranieri percepiscono. Il film Egregora è concepito come un omaggio alla cultura romena. Alla fine del film troviamo il tesoro dei Daci: la straordinaria ricchezza spirituale di questi luoghi. Vi ringrazio per stare vicini a Egregora e non vedo l’ora di presentarvi un prodotto di eccezionale bellezza, che vi ispirerà a trovare il tesoro materiale, ma anche il tesoro spirituale che probabilmente si trova dentro ognuno di noi, conclude il regista. Un film commovente, che dovremmo vedere tra un anno e mezzo, se riuscirà a trovare i fondi necessari.