Costruiamo insieme la Vita nel dopo COVID-19
La pandemia del COVID-19 ha cambiato notevolmente l'organizzazione delle compagnie e delle istituzioni.
Ana-Maria Cononovici, 08.05.2020, 14:36
La pandemia del COVID-19 ha cambiato notevolmente l’organizzazione delle compagnie e delle istituzioni. Da cessazione o riconversione della produzione fino a telelavoro o chiusura temporanea, le compagnie sono state costrette non solo a trovare delle soluzioni, ma anche a ripensare il modello di business. Dal 31 marzo al 18 aprile, la piattaforma Ingenius HUB, attraverso la rete Ingenius NET, ha lanciato una ricerca sull’impatto del nuovo coronavirus. I dati raccolti faranno da fondamento ad un memorandum contenente misure necessarie al sostegno delle organizzazioni romene, che sarà inoltrato alla Presidenza, al Governo e alle autorità locali.
Rodica Lupu, fondatrice della piattaforma Ingenius Hub, ha presentato il progetto a Radio Romania Internazionale. Sin dall’inizio dello scorso anno, tramite Ingenius Hub, abbiamo fondato una rete di stakeholder in materia di innovazione e trasferimento tecnologico, poichè siamo particolamente interessati all’innovazione. Alla rete hanno aderito le grandi università, compagnie, patronati e, generalmente, l’ambiente associativo, associazioni di piccole e medie imprese, ma anche autorità pubbliche locali. Si tratta dei quattro punti della spirale quadrupla dell’innovazione che noi abbiamo rispettato e, quindi, crediamo che, grazie a questa rete, possiamo andare ad un livello superiore. (…) Credo che siamo riusciti a capire abbastanza le difficoltà affrontate dalle varie organizzazioni, in generale, ma oltrettutto in un periodo di crisi, spiega Rodica Lupu.
Ingenius Hub è uno spazio di co-working e sviluppo per i giovani imprenditori, creato nel 2014-2015 insieme all’Accademia di Studi Economici di Bucarest. Finora, Ingenius Hub ha finanziato oltre 200 business. Ma anche questa organizzazione si è dovuta adattare, dice Rodica Lupu. In questo momento di crisi senza precedenti, riteniamo assolutamente necessario consultare le organizzazioni attive in questi settori, in quanto non possiamo rischiare di basare le nostre decisioni sulle precedenti esperienze. Gli effetti sulle organizzazioni sono abbastanza eterogenei, la problematica è diversa e non credo che l’esperienza precedente sia sufficiente. Senza una ricerca e una consultazione pubblica di portata, non possiamo prendere le misure efficienti di cui abbiamo bisogno per una ripresa quanto più rapida, spiega ancora Rodica Lupu, precisando che Ingenius Hub si rivolge a tutte le industrie, servizi, tecnologia o IT.
Ci rivolgiamo a tutti i tipi di organizzazioni, che possono proporre delle soluzioni con impatto consistente. Ciò non presuppone investimenti sproporzionati o che lo Stato non è in grado di sostenere. Il nostro obiettivo è quello di capire con questa ricerca lanciata il 31 marzo la diversità dei problemi e l’impatto preciso di questa crisi, così come lo capiamo adesso. Sicuramente, è difficile calcolare l’impatto, poichè non sappiamo cosa seguirà e tutto è imprevedibile non solo per noi, ma per tutti i Paesi. Perciò, abbiamo incluso nel questionario anche domande riguardanti le stime relative ai prossimi tre mesi. Sicuramente queste stime ci offriranno piuttosto una radiografia dello stato d’animo degli imprenditori che dell’impatto propriamente detto. L’impatto potrà essere calcolato fra sei mesi, quando forse riprenderemo questa iniziativa. In terzo luogo, abbiamo fatto riferimento anche ad un pacchetto di misure orientative. Si tratta di esempi di misure che possiamo proporre, con particolare riguardo alle industrie colpite in primo luogo e chiuse, anche tramite una normativa. Ma non ci rivolgiamo solo a queste industrie. Le misure sono concepite in generale per tutti i tipi di compagnie e organizzazioni, aggiunge Rodica Lupu.
Questa iniziativa di Ingenius Hub ha preso lo spunto dalla preoccupazione crescente in tutti i settori rilevanti dell’economia romena: compagnie, organizzazioni non-profit, istituzioni pubbliche o di ricerca. Abbiamo chiesto a Rodica Lupu come vede la ripresa. E’ difficile dirlo. Noi consideriamo che vadano prese delle misure sotto più profili in contemporanea. Servono misure immediate e dirette per i settori più colpiti: Horeca, turismo, formazione, eventi, educazione privata, particolarmente importanti nel tessuto sociale. D’altra parte, servono misure generali, facilitazioni fiscali. Riteniamo essenziale che le compagnie non chiudano i battenti o almeno di vedere un numero quanto più basso in questa situazione. Ugualmente, servono misure sociali per le vittime collaterali. Già vediamo tantissime persone disoccupate, ha concluso Rodica Lupu.
La campagna Construiamo insieme la Vita nel dopo COVID-19 si è prefissa di ottenere un apporto reale, attraverso proposte fattibili. I partecipanti allo studio hanno avuto accesso ai risultati e potranno fare a loro volta delle proposte da includere nel memorandum che verrà elaborato.