28.09.2023
Economia: Governo, via libera ad aumento stipendio minimo/Sicurezza: Bucarest ospita Forum Euro-Atlantico per la Resilienza
România Internațional, 28.09.2023, 16:43
Salario minimo – Secondo una decisione varata oggi dal Governo, il salario minimo in Romania aumenterà, a partire dal 1° ottobre, da 3.000 (600 euro) a 3.300 lei (660 euro). Il nuovo provvedimento interessa oltre 1,8 milioni di dipendenti. L’aumento dello stipendio minimo ha come obiettivo lo stimolo dell’occupazione, la crescita del potere d’acquisto dei dipendenti e la riduzione del lavoro in nero. Della misura beneficeranno anche altre categorie sociali i cui redditi sono calcolati in base al valore del salario minimo, come le persone con disabilità o coloro che guadagnano da attività indipendenti e diritti di proprietà intellettuale. Il primo ministro socialdemocratico Marcel Ciolacu ha precisato che l’aumento del salario minimo nell’agricoltura, nell’edilizia e nell’industria alimentare sarà rinviato, perché in base agli ultimi calcoli, nel caso del pagamento dei contributi alla sanità, i dipendenti guadagnerebbero meno.
Forum – Il Centro Euro-Atlantico per la Resilienza organizza oggi e domani a Bucarest la seconda edizione di Euro-Atlantic Resilience Forum, al quale partecipano esponenti romeni ed esperti stranieri provenienti da strutture di eccellenza e competenza dell’UE e della NATO. Il tema di questa edizione è Resilience at Sea and its Impact on Land, e si propone di rispondere alle sfide alla sicurezza nel settore marittimo che, nella maggior parte dei casi, richiedono un’azione coordinata e globale. Le sessioni prevista durante le due giornate di dibattiti si svolgeranno contemporaneamente a Bucarest, New York, Bruxelles, Washington, Kiev, Lubiana e Lublino. Il Centro Euro-Atlantico per la Resilienza è un organismo di eccellenza, partner della NATO e dell’UE, che agisce a beneficio di queste organizzazioni, nonché degli stati membri o partner.
Ucraina – Il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, arrivato oggi in una visita a sorpresa a Kiev, ha affermato che le truppe ucraine stanno gradualmente guadagnando terreno nella controffensiva contro l’esercito russo. Stoltenberg ha annunciato che gli stati membri della NATO hanno concluso contratti per un valore di 2,4 miliardi di euro per l’aquisto di munizioni. Stoltenberg ha spiegato che questi contratti permetteranno ai paesi della NATO di ricostituire le scorte esaurite dagli aiuti militari forniti all’Ucraina e di continuare a fornire all’esercito ucraino le munizioni necessarie. Il segretario generale della NATO ha condannato gli attacchi russi al confine tra Ucraina e Romania. Stoltenberg ha poi detto che anche se non ci sono prove che i resti dei droni russi trovati in Romania siano il risultato di un attacco intenzionale, gli altri attacchi russi vicino al confine con la Romania sono atti sconsiderati e perciò stiamo rafforzando la nostra frontiera orientale anche attraverso l’invio di diversi jet F-16 in Romania. Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj ha sollecitato alla NATO maggiori forniture di sistemi antiaerei, dato il timore di una nuova campagna di bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche ucraine con l’avvicinarsi dell’inverno. L’esercito ucraino prosegue intanto la controffensiva lanciata a giugno nelle province meridionali e orientali di Zaporizhzhia e Donetsk, con la quale tenta di raggiungere il Mar d’Azov, isolando via terra le truppe di Mosca dalla Crimea. L’esercito russo attacca invece verso nord .
Conferenza – Il presidente del Senato romeno, Nicolae Ciucă, partecipa a Dublino alla Conferenza dei presidenti dei parlamenti degli Stati membri del Consiglio d’Europa. Ciucă ha precisato che i temi affrontati assieme ai 400 partecipanti riguardano le conseguenze della guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina e il ruolo dei Parlamenti nazionali nella ricostruzione dell’Ucraina, le sfide alla democrazia in tempi instabili e, non in ultimo, l’uguaglianza e la diversità nella rappresentanza pubblica. Secondo Ciucă, l’aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia contro l’Ucraina ha generato profondi cambiamenti nella geopolitica europea, soprattutto nel campo economico, energetico e commerciale. Il Mar Nero è diventato un’area di crescente interesse per le grandi potenze, la Romania trovandosi nella posizione strategica di essere l’unico paese membro dell’UE e della NATO che ha confini sia terrestri che marittimi con l’Ucraina, ha sottolineato il presidente del Senato.
Studio – Una situazione imprevista rappresenta uno dei principali motivi di preoccupazione dal punto di vista finanziario per i romeni. E’ quanto emerge da uno studio di mercato commissionato da un’importante banca commerciale. Nel contempo, per quanto riguarda la sicurezza finanziaria, i romeni temono anche l’inflazione, la mancanza di un reddito sufficiente o la potenziale perdita del posto di lavoro. Sempre ai primi posti per quello che riguarda i motivi di timore si annoverno l’aumento dei tassi bancari o la possibilità di una crisi economica.
Romania-Germania – La vicepresidente del Bundestag, Katrin Goring-Eckardt, si troverà dal 29 settembre al 2 ottobre nelle citta di Timişoara (ovest) e Sibiu (centro). A Timişoara incontrerà il sindaco Dominic Fritz per un dialogo su questioni politiche presso la sede del comune, e parteciperà, la sera del 29 settembre, come ospite d’onore alla rappresentazione della creazione musicale Gurre-Lieder. Inoltre, la vicepresidente del Bundestag visiterà il Centro locale di transito d’emergenza. A Sibiu, Katrin Goring-Eckardt incontrerà i rappresentanti del Forum democratico dei tedeschi di Romania per informarsi sulle attività e sui problemi di questa minoranza. In occasione della visita alla chiesa fortificata di Câlnic, insieme alla Fondazione delle Chiese Fortificate, Eckardt avra l’occasione di formarsi un’immagine di questi monumenti storici e del patrimonio unico della Transilvania.
Brâncuși – Al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara è stata presentata alla stampa la mostra Brâncuși: fonti romene e prospettive universali. Si tratta della prima mostra dell’artista nel suo paese natale, dopo più di 50 anni, che apre al pubblico sabato e fa parte del programma culturale Timişoara 2023 – Capitale europea della cultura. L’evento si concluderà il prossimo 28 gennaio. L’ultima mostra romena dedicata al grande scultore si è svolta nel 1970.