19.01.2024
Proteste: Governo, via libera a prime misure richieste dai trasportatori e agricoltori/Vaccini anti-Covid: Pfizer fa causa alla Romania
România Internațional, 19.01.2024, 17:00
Proteste – Via libera dell’Esecutivo di Bucarest alle prime misure richieste dai trasportatori e dagli agricoltori che da giorni protestano in tutto il Paese. È chiaro che le proteste erano giustificate e che le decisioni confermano il fatto che la maggior parte sono assolutamente legittime, ha affermato il primo ministro Marcel Ciolacu. Nonostante le misure adottate dal Governo, le proteste continuano. A Bucarest, il Comune ha autorizzato una manifestazione di 5.000 persone e 200 trattori e camion per domenica, lunedì e martedì. Anche i medici di famiglia e quelli degli ambulatori specializzati hanno protestato in tutto il Paese, chiedendo che non sia ridotto l’importo per il rimborso per i servizi, come proposto dalle autorità nel nuovo contratto quadro.
Vaccini anti-Covid – La Pfizer ha fatto causa alla Romania a Bruxelles, per obbligare il Governo a pagare le dosi di vaccino anti-Covid contrattate durante la pandemia. Il ministro della Salute, Alexandru Rafila, afferma che si tratta di circa 28 milioni di dosi, per un valore di circa 550 milioni di euro. I vaccini sono stati negoziati per contratto e la Romania non li ha più ordinati. Il ministro ha spiegato che, in un contesto di scarso interesse per le vaccinazioni, la Romania non aveva un posto dove immagazzinare e poi distruggere una quantità così grande di vaccini. Rafila ha precisato che l’azione della Pfizer era prevedibile, visto che lo stesso è accaduto anche con altri due stati europei – Ungheria e Polonia. Nel caso delle dosi di vaccino anti-Covid, alla fine dello scorso anno, la DNA ha iniziato un’indagine penale nei confronti dell’ex primo ministro Florin Cîţu, degli ex ministri della Salute, Vlad Voiculescu e Ioana Mihăilă, nonché contro l’ex segretario di stato nel Ministero della Salute, Andrei Baciu. I capi di accusa sono abuso d’ufficio e complicità in abuso d’ufficio, perché avrebbero ordinato quantità di vaccino molto più alte del necessario. Secondo gli inquirenti, il danno stimato al bilancio sarebbe di oltre 1 miliardo di euro.
Eurostat – Il potere dacquisto dei romeni è aumentato. Secondo i dati Eurostat, nel 2022 la Romania era lo stato membro più economico dellUnione Europea per il gruppo dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche, seguita dalla Polonia. Al polo opposto si trovano Danimarca e Lussemburgo. Romania e Bulgaria hanno registrato il livello dei prezzi più basso anche per il gruppo di mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa, mentre l’Ungheria è rimasta lo stato membro più economico per i trasporti. Per quanto riguarda il prodotto interno lordo per abitante, calcolato sulla base della parità del potere d’acquisto, la Romania registra lo stesso valore dell’Ungheria, con un livello medio pari al 76% della media dell’Unione Europea, superando paesi come la Croazia o la Grecia. All’ultimo posto si trova la Bulgaria, con un livello situato al 62% della media europea, mentre al primo il Lussemburgo, che supera la media del 156%.
Agricoltura – La Commissione Europea sta lavorando a una serie di misure per rispondere ai problemi causati dallesportazione di cereali ucraini a basso costo verso gli stati membri confinanti: Romania, Polonia, Slovacchia, Ungheria e Bulgaria. Lo hanno annunciato i rappresentanti dell’Esecutivo comunitario, confermando di aver ricevuto una lettera dai cinque Paesi e che presenteranno una proposta che sarà pronta la prossima settimana, al Consiglio dei ministri dell’Agricoltura europei. Una delle richieste è l’introduzione di tasse sull’importazione dei cereali dall’Ucraina, poiché sono più economici e non devono rispettare gli standard di qualità come quelli prodotti nell’Unione Europea. Il commissario UE per l’agricoltura ha rilevato che il volume delle esportazioni ucraine verso l’UE è raddoppiato dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, e che i più colpiti sono i mercati agricoli dei cinque stati confinanti, che subiscono lo shock causato dalla differenza di prezzo.
Forum Davos – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, ha condannato fermamente la guerra di aggressione della Russia e ha ribadito il fermo sostegno della Romania all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale della confinante Ucraina. Al Forum Economico Mondiale di Davos, la ministra romena ha sottolineato il rischio che gli attacchi russi contro i civili ucraini e contro le infrastrutture critiche ucraine possono comportare effetti negativi anche per la sicurezza regionale.
Aeroporti – Quasi 25 milioni di passeggeri sono stati registrati negli aeroporti romeni lo scorso anno, il 17% in più rispetto al 2022. Rispetto al 2019, l’aumento è del 6%, quando, a livello nazionale, negli aeroporti sono state registrate 23,2 milioni di persone. L’Associazione degli Aeroporti stima che i valori del traffico aumenteranno costantemente e che nel 2040 gli aeroporti romeni supereranno il numero di 50 milioni di passeggeri.
Auto – Secondo uno studio condotto da uno dei più importanti attori nel campo della mobilità elettrica, sulle strade della Romania viaggiano oltre 42.000 auto elettriche, dopo che, lo scorso anno, sono state immatricolate più di 16.000 unità. D’altra parte, l’infrastruttura di ricarica ha raggiunto circa 5.000 caricatori pubblici. La classifica delle preferenze per le auto elettriche in Romania è guidata dalla Dacia Spring, con quasi 7.000 unità vendute nel 2023. Il 2° e 3° posto sono occupati dai modelli Tesla, con oltre 3.000 immatricolazioni .