Brâncuși a Timişoara
Timişoara ospita la più grande mostra di sculture di Constantin Brâncuşi degli ultimi decenni in Romania.
Roxana Vasile, 29.09.2023, 11:06
Con un valore assicurato di mezzo miliardo di euro, ma con una rilevanza sentimentale inestimabile, quasi 100 opere dello straordinario scultore romeno di fama mondiale Constantin Brâncuşi sono riunite nella mostra più importante dell’ultimo mezzo secolo a lui dedicata in Romania. Sculture, fotografie, documenti d’archivio e materiali filmati sono presentati al pubblico con il titolo Brâncuşi: fonti romene e prospettive universali al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara (ovest) da sabato 30 settembre fino alla fine di gennaio prossimo.
Le opere provengono da collezioni pubbliche e private di Romania e dall’estero, da gallerie famose come il Centre Pompidou di Parigi o la Tate di Londra. Tra le opere portate a Timişoara ci sono Maiastra, Uccello nello spazio, Il bacio, Mademoiselle Pogany, Testa di bambino, Preghiera, Pietra miliare o Musa addormentata. Secondo la curatrice Doina Lemny del Centre Pompidou, la mostra non è tanto una retrospettiva delle creazioni di Brâncuşi quanto una dimostrazione del suo legame permanente con il paese natale, anche se ha incontrato la celebrità in Francia.
Il direttore del Museo Nazionale d’Arte di Timişoara, Filip Petcu, ci offre maggiori dettagli. Possiamo vedere una selezione molto raffinata delle opere di Constantin Brâncuşi, una selezione fatta dalla signora Doina Lemny. Si tratta di un contesto molto speciale in cui le opere comunicano, a partire dal concetto curatoriale che riflette il rapporto di Brâncuşi con la Romania, con i finanziatori, con le personalità romene, ma anche dalla diaspora, che lo hanno sostenuto e attraverso i quali la sua creazione è stata valorizzata e promossa sia nell’Occidente che in Romania, spiega Filip Petcu.
Il presidente della Fondazione Art Encounters, Ovidiu Şandor, definisce la mostra come un gioiello. Si tratta di una mostra estremamente densa, che presenta molto bene il lavoro di Brâncuşi, con opere note e iconiche, portate da grandi musei del mondo, ma anche con opere meno conosciute, che pensiamo possano rappresentare una piacevole sorpresa per il pubblico, dice Ovidiu Şandor, che è anche il commissario della mostra e aspetta numerosi visitatori.
Crediamo che si tratti di una mostra-evento. Ci auguriamo che sia vista come un omaggio a uno dei pilastri della cultura romena, Brâncuşi. Godiamo di prestiti assolutamente eccezionali e aspettiamo tutti a Timişoara a scoprire questa mostra e tutti gli altri eventi culturali che Timişoara propone quest’autunno, conclude Ovidiu Şandor. La mostra Brâncuşi: fonti romene e prospettive universali rappresenta l’apice del programma Timişoara – Capitale europea della cultura 2023.