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19.12.2023

Finanziaria 2024: Romania, ripresi i dibattiti in Parlamento / Moldova: il premier Recean, Chisinau ha bisogno di un sistema di difesa aerea moderno per contrastare le minacce da parte della Russia

19.12.2023
19.12.2023

, 19.12.2023, 17:48

Finanziaria – Nelle commissioni bilancio-finanza del Parlamento di Bucarest sono stati ripresi, oggi, i dibattiti sul progetto di bilancio 2024. La proposta del PNL, partner di governo del PSD, che nella legge venga sottolineato che nel 2024 non verranno applicate nuove tasse o imposte, è passata allunanimità. LOpposizione ha presentato oltre 4.000 emendamenti, ma finora sono state accettate solo poche proposte di ridistribuzione dei fondi. Gli emendamenti saranno sostenuti, ancora una volta, nei dibattiti della sessione plenaria del Parlamento. Il ministro delle Finanze, Marcel Boloş, ha dichiarato che il disegno di legge di bilancio del prossimo anno prevede le somme necessarie per aumentare le pensioni e gli stipendi del personale docente, il proseguimento dei programmi di investimento, ma anche per la modernizzazione dei principali servizi pubblici, vale a dire la sanità e listruzione. Lopposizione sostiene, invece, che il progetto presentato in Parlamento si basa su cifre false e previsioni irrealistiche. Mercoledì è prevista la votazione finale sul bilancio statale e sul bilancio della previdenza sociale.



Mozione – La Camera dei Deputati di Bucarest ha bocciato oggi la mozione semplice contro il ministro dellIstruzione Ligia Deca. Ci sono stati 81 voti « a favore », 189 « contro » e nove deputati non hanno votato. La mozione, intitolata « Un ministro che mente non può gestire lIstruzione », è stata presentata dai deputati dellUSR e della Forza della Destra e discussa ieri nella sessione plenaria della Camera. I promotori delliniziativa chiedono le dimissioni della ministra accusata dei risultati catastrofici degli studenti romeni ai test PISA. La Lega Deca è accusata anche del « più grande sciopero degli insegnanti del Paese negli ultimi 18 anni » e del fatto che questi sarebbero stati ingannati dai governabti. Il ministro dellIstruzione ha respinto le accuse e ha affermato che gli effetti delle riforme introdotte adesso nellistruzione romena si vedranno col tempo.



Moldova – Il primo ministro della Repubblica di Moldova, Dorin Recean, ha affermato che il suo Paese (ex repubblica sovietica, a maggioranza romenofona), ha bisogno di un sistema di difesa aerea moderno per contrastare le minacce provenienti dalla Russia, amplificate dallinvasione da parte di Mosca dellUcraina, il suo vicino orientale – lo riferisce la Reuters. Dorin Recean ha rilasciato questa dichiarazione tre giorni dopo che il Parlamento di Chisinau ha approvato una nuova strategia di sicurezza che identifica Mosca come la più grande minaccia alla sicurezza del Paese e del governo filoeuropeo della Moldova. LUnione Europea ha deciso, la settimana scorsa, di avviare le discussioni sulladesione sia della Repubblica di Moldova che dellUcraina. Ma, a differenza dellUcraina, la Repubblica Moldova ha uno status neutrale stipulato nella Costituzione e non aspira ad aderire alla NATO. Chisinau – ha precisato il primo ministro Recean – intende invece, con laiuto dellUe e dellAlleanza, acquistare un sistema moderno di difesa antiaerea. La Repubblica di Moldova, uno dei paesi più poveri dEuropa, dispone attualmente di un rudimentale sistema antiaereo, residuo dellera sovietica.



Dicembre 89 – A Timișoara (Romania occidentale) continuano le manifestazioni dedicate al 34° anniversario della Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989. Oggi sono state commemorate le 43 persone uccise dalle forze di repressione e i cui corpi furono trasportati a Bucarest, cremati e le cui ceneri furono gettate in un canale. In loro memoria viene organizzato un pellegrinaggio che ricostituisce la strada da Timisoara a Bucarest. Gli storici affermano che loperazione « La Rosa », come fu chiamata dalla Securitate, la polizia politica del regime comunista, rappresenta una pagina di storia di inimmaginabile crudeltà. Scoppiata a Timisoara, la rivolta popolare contro il regime guidato dal dittatore Nicolae Ceauşescu si è diffusa in diverse città del Paese. Nelle violenze hanno perso la vita oltre 1.000 persone e circa 3.000 sono rimaste ferite.



Difesa – Le forze navali romene hanno organizzato martedì, nel porto militare di Costanza sul Mar Nero, la cerimonia di arrivo del cacciamine M 270 « Sottotenente Ion Ghiculescu ». Si tratta della prima delle due navi di questo tipo acquistate attraverso laccordo governativo concluso tra Romania e Gran Bretagna. La nave militare è interoperabile con le strutture della NATO ed è dotata di capacità di combattimento contro le mine marine. Dopo che la Federazione Russa ha attaccato l’Ucraina senza essere provocata, l’esercito romeno ha riorganizzato i suoi piani di dotazione e di attività. È la prima corazzata ad entrare nella dotazione delle forze navali romene, dopo 18 anni.



Inflazione – Il tasso di inflazione annuale nellUnione Europea è diminuito significativamente a novembre, rispetto a ottobre, ma la Romania è tra i paesi dellUe con il tasso di inflazione annuale più alto, secondo i dati pubblicati martedì da Eurostat. A novembre il tasso annuo di inflazione nellUE è sceso al 3,1%, rispetto al 3,6% del mese precedente. I paesi membri con i tassi di inflazione più elevati a novembre sono stati la Repubblica Ceca (8%), Ungheria (7,7%), Slovacchia e Romania (entrambi con il 6,9%). Al polo opposto, Belgio, Danimarca e Italia sono stati i paesi dellUE con i tassi annuali più bassi.



Emigrazione — Secondo una ricerca pubblicata martedì dallIstituto Nazionale romeno di Statistica, nel 2022, il maggior numero di cittadini Ue che vivevano in altri stati membri dell’Unione erano romeni (3,1 milioni o il 23,3% del totale dei cittadini Ue residenti in un altro paese Ue), seguiti dai polacchi, dagli italiani e dai portoghesi. Inoltre, su 27 Stati membri, quattro paesi hanno una quota di emigranti maggiore rispetto a quella di immigrati: Lettonia, Grecia, Croazia e Romania. Secondo i dati dellIspettorato Generale per lImmigrazione, in Romania vivono complessivamente oltre 200.000 stranieri. Quasi il 70% di loro proviene da paesi al di fuori dell’Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo.

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