19.10.2023
Deficit: il deficit di bilancio della Romania dovrebbe diminuire fino al 5,7% del PIL/Schenghen: Il Consiglio GAI esamina adesione Romania e Bulgaria allo spazio Schengen
România Internațional, 19.10.2023, 16:58
Deficit – Il deficit di bilancio della Romania dovrebbe diminuire fino al
5,7% del PIL, grazie all’applicazione della legge sulle misure fiscali, per la
quale il governo ha posto recentemente la fiducia nel Parlamento e che ieri è
stata dichiarata costituzionale. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha dichiarato
che il nuovo obiettivo di deficit potrà essere raggiunto attraverso una manovra
finanziaria prevista nel periodo seguente. In questo senso, la prossima
settimana, i rappresentanti dell’Esecutivo incontreranno i partner sociali, per
stabilire il livello retributivo minimo nell’edilizia e nell’agricoltura, di
modo che i dipendenti di questi settori non siano colpiti dal pagamento dei
contributi sanitari, a partire dal 1 ottobre, come previsto dalla legge in vigore.
Il primo ministro Ciolacu ha criticato la formazione d’opposizione Unione Salvate
Romania perché nel momento in cui si trovava al governo, aveva inserito nel Piano
Nazionale di Ripresa e Resilienza alcune misure di riforma fiscale, che ora
contesta. D’altra parte, l’USR ritiene ingiusta la decisione della Corte
Costituzionale e sostiene che la legge è un attacco ai redditi dei cittadini
che lavorano onestamente. Salvate Romania ha annunciato una mozione semplice contro
il ministro delle Finanze.
GAI – La commissaria europea agli Affari interni,
Ylva Johansson, ha affermato che i buoni risultati ottenuti da Romania e
Bulgaria nella gestione dei progetti pilota relativi all’immigrazione
costituiscono un argomento supplementare a favore dell’adesione dei due stati
allo spazio Schengen. La dichiarazione è stata fatta prima della riunione del
Consiglio Europeo Giustizia e Affari Interni, che affronterà anche il tema
dell’adesione di Romania e Bulgaria. In precedenza, la Commissione Europea ha
comunicato pubblicamente che entrambi i paesi hanno compiuto progressi, anche
grazie ai nuovi programmi di migrazione e asilo che gestiscono. Alla fine dello
scorso anno, non è stata adottata una decisione unanime riguardo l’ingresso di
Romania e Bulgaria nell’area Schengen, a causa dell’opposizione di Austria e
Paesi Bassi. Vienna ha giustificato la sua posizione invocando il fatto che la
Romania fa parte della rotta balcanica dell’immigrazione clandestina, un accusa
respinta dall’amministrazione di Bucarest e smentita ufficialmente dalle
istituzioni europee. Dal canto loro, i Paesi Bassi hanno affermato di sostenere
l’adesione della Romania, ma non quella della Bulgaria, anche se i due paesi
vengono analizzati insieme.
Israele – Le autorità israeliane hanno informato sulla
scomparsa di una persona con doppia cittadinanza, israeliana e romena,
residente in Israele. Lo ha reso noto il Ministero degli Affari Esteri di
Bucarest, con la precisazione che al momento l’Ambasciata di Romania a
Tel Aviv e il Consolato Generale di Romania a Haifa non hanno ricevuto
richieste di sostegno consolare legate alla scomparsa o alla morte di altri
cittadini romeni in Israele . Secondo le autorità israeliane, finora quattro
cittadini con doppia cittadinanza israelo-romena hanno perso la vita mentre
altri due risultano dispersi. Martedì, il primo ministro romeno Marcel Ciolacu
si è trovato in Israele, dove ha discusso con il suo omologo Benjamin Netanyahu
e con i rappresentanti della comunità romena, in difficoltà a causa dal
deterioramento della situazione di sicurezza nella zona.
Economia Verde – La trasformazione della Romania
in un’economia verde e digitale è un processo a lungo termine, che richiede un
piano nazionale forte e assunto da tutte le forze politiche, imprenditoriali e
civiche. Lo ha affermato il primo ministro Marcel Ciolacu in un messaggio
inviato ai partecipanti della – seconda edizione del convegno Climate Change
Summit. Secondo Ciolacu, l’attenuazione degli effetti dei mutamenti climatici a
breve, medio e lungo termine rappresenta una priorità per il governo, che mira allo stesso tempo all’aumento
della resilienza e della sostenibilità del sistema energetico e agricolo. Secondo
il premier, sia attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia
attraverso altri strumenti finanziari europei e nazionali, saranno attuate
soluzioni, di modo che, nel 2030 la Romania sia meglio preparata ad affrontare
le sfide climatiche.
Missili Iran – La Romania si associa alla
dichiarazione di condanna del programma di produzione di missili balistici
dell’Iran, elaborata dall’Iniziativa per la sicurezza nel campo della
proliferazione, in cui si afferma che il programma di Teheran rappresenta una
delle maggiori minacce agli sforzi di non proliferazione. Gli stati sono
esortati ad adottare tutte le misure necessarie per impedire la fornitura, la
vendita o il trasferimento di materiali, attrezzature, beni, tecnologie e
componenti per missili balistici per la tutela della pace e della sicurezza. I
programmi balistici e peer la produzione di missili da crociera rappresentano
una delle più forti capacità militari di Teheran. Ricordiamo che il 18 ottobre,
secondo una risoluzione dell’ONU, parte delle sanzioni imposte all’Iran sono
scadute.
Caro Energia – Oltre il 70% dei romeni è preoccupato
per i costi di riscaldamento delle abitazioni, essendo sempre più impegnati a
individuare soluzioni per il risparmio energetico. Secondo un sondaggio
condotto nei paesi dell’Europa centrale e orientale, la maggior parte dei
consumatori afferma di aver speso di più con le bollette lo scorso inverno, e
che per pagarle quasi tutti sono stati costretti a cambiare diverse abitudini.
In Romania, ad esempio, secondo lo studio, il 63% dei proprietari di abitazioni
dichiara di spendere meno in divertimenti o viaggi.