17.01.2024
Proteste: numerose categorie sociali in Romania contro le politiche del Governo/Rincari: discussioni su proroga misura che impone tetto ai prezzi per alimenti di base
România Internațional, 17.01.2024, 18:44
Proteste – I medici di famiglia di numerose città della Romania hanno protestato anche oggi, insoddisfatti dalle somme proposte dalle autorità per il rimborso dei servizi. A loro avviso, la diminuzione del budget stanziato agli studi di medicina di famiglia avrà conseguenze negative non solo per i pazienti, ma per l’intero sistema sanitario. La bozza di una normativa, in discussione pubblica sul sito della Cassa Nazionale di Assicurazione Sanitaria, prevede, tra l’altro, la diminuzione di oltre il 30% dei finanziamenti concessi ai medici di famiglia nel 2024, nonchè l’eliminazione dei bonus salariali concessi a coloro che svolgono l’attività nelle zone rurali. I leader della confederazione sindacale Sanitas chiedono un aumento del 20% degli stipendi nel settore della pubblica sanità nonchè leliminazione delle discrepanze salariali tra le diverse categorie del sistema. Giovedì, i sindacalisti si recheranno al Ministero delle Finanze per presentare le loro richieste, avvertendo con lo sciopero generale qualorale loro richieste non venissero soddisfatte. Una protesta spontanea è stata iniziata anche dai dipendenti di alcune delle nove agenzie per le Piccole e Medie Imprese. I protestatari hanno interrotto il lavoro per due ore, chiedondo incrementi salariali al livello di quelli del Ministero dell’Economia, dato che alcuni di loro sono retribuiti con 2.800-3.000 lei (circa 600 euro) al mese. Intanto, le proteste degli agricoltori e degli autotrasportatori continuano in tutto il paese, anche se i patronati del settore affermano di aver raggiunto un accordo con il ministro Sorin Grindeanu e di aver firmato un protocollo con scadenze chiare, vantaggioso per il trasporto di persone e merci. D’altra parte, dopo gli incontri con le associazioni professionali, il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, ha affermato che in questo momento non ci sono rivendicazioni che siano state presentate e non ancora risolte.
Prezzi – Il ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, ha incontrato i rappresentanti dei principali commercianti al dettaglio. Sul tavolo, il tema della proroga di altri tre mesi della misura che impone un tetto ai prezzi per gli alimenti di base. I rappresentanti dei commercianti hanno proposto l’introduzione di un meccanismo per intervenire puntualmente su alcuni prodotti che registrano forti oscillazioni di prezzo e leliminazione del capping. Dal canto suo, il ministro Barbu, ha annunciato che, su richiesta rivenditori, una discussione sul tema si svolgerà anche con il primo ministro Marcel Ciolacu. Un’ordinanza d’urgenza riguardante una misura temporanea per combattere l’aumento eccessivo dei prezzi per alcuni prodotti agricoli e alimentari è entrata in vigore il 1° agosto 2023 e interessa 14 gruppi di prodotti alimentari, tra cui pane, latte, formaggi, uova, olio di semi di girasole, carne di pollo o di maiale.
Difesa – Il Ministero della Difesa romeno proseguirà anche quest’anno la verifica dello stato di preparazione della popolazione, dell’economia e del territorio nazionale alla difesa attraverso esercitazioni di mobilitazione. Le esercitazioni vengono effettuate ogni anno, in conformità con la legislazione in vigore relativa al regime dello stato di mobilitazione e alla preparazione della popolazione alla difesa. Il Ministero della Difesa ha annunciato che nel 2024 le esercitazioni saranno organizzate in sei province. Secondo il Ministero, si tratta di esercitazioni di routine, con l’obiettivo di completare le unità con risorse umane e materiali, raggiungere la coesione d’azione tra militari attivi e riservisti, nonché per addestramenti specifici.
Giustizia – Le persone che sfuggono al procedimento penale, al processo o all’esecuzione della pena e che scappano all’estero potrebbero essere obbligate a pagare anche le spese di rimpatrio. Il ministro della Giustizia, Alina Gorghiu, ha annunciato l’introduzione al dibattito pubblico, sul sito del ministero, di un disegno di legge in questo senso. Secondo la Gorghiu, il rimpatrio di un latitante può costare lo stato fino a 25.000 euro. Solo l’anno scorso, la Romania ha speso dieci milioni di lei (l’equivalente di due milioni di euro), pagati dai soldi dei contribuenti, per quasi 600 missioni di rimpatrio dei latitanti.
Morbillo – È morto un altro bambino malato di morbillo – annuncia l’Istituto Nazionale di Pubblica Sanità in Romania. Si tratta di un bambino di un anno della provincia di Giurgiu (sud), non vaccinato e affetto anche da altre patologie. Lo scorso anno, sono stati registrati altri tre decessi. La settimana scorsa sono stati accertati più di 400 casi, che fanno salire il numero totale dei contagi a circa 3.350. Lo scorso dicembre, in Romania è stata dichiarata epidemia di morbillo.
Cittadinanza Moldova – Il numero di domande per ottenere la cittadinanza della Repubblica di Moldova (paese ex sovietico, a maggioranza romenofona) ha registrato un aumento significativo nell’ultimo periodo, motivo per il quale le autorità di Chisinau chiedono una proroga di fino a sei mesi per il periodo di valutazione. Secondo i dati ufficiali, il 70% dei richiedenti sono cittadini russi e il 20% ucraini. L’aumento del numero di richieste per ottenere la cittadinanza inoltrate dai russi indica il tentativo di evitare l’arruolamento nell’esercito, sostiene l’analista Anatol Ţaranu, ex ambasciatore della Moldova presso la Federazione Russa, citato da Radio Chisinau. Secondo gli esperti, la Russia potrebbe iniziare la mobilitazione totale dopo le elezioni presidenziali, che si terranno a marzo. Dal canto suo, Kiev sostiene che Mosca perde ogni giorno circa 1.000 soldati sul fronte dell’Ucraina.