11.01.2024
Sanità: Governo sblocca oltre 7.600 posti di lavoro/Proteste: trasportatori bloccano strade, colloqui al Governo
România Internațional, 11.01.2024, 16:59
Sanità
– Più di 7.600 posti di lavoro del sistema sanitario sono stati sbloccati dal Governo di Bucarest e saranno sottoposti ai protocolli per l’organizzazione dei
concorsi di assunzione nelle unità mediche che hanno carenza di personale. 2.500 sono destinati ai medici, mentre nei servizi di ambulanza
potranno essere assunte altre 365 persone, ha annunciato il ministro della Salute, Alexandru Rafila. Di conseguenza,
tutti i principali ospedali che hanno bisogno di medici o infermieri potranno
assumere rapidamente il personale necessario. Il primo ministro Marcel Ciolacu
ha dichiarato che non ci saranno problemi finanziari, soprattutto perché
quest’anno il Ministero della Salute dispone di un budget superiore del 40%
rispetto al 2023. Il sistema sanitario romeno si confronta con una grave
carenza di personale specializzato.
Proteste -
I rappresentanti dei trasportatori romeni che hanno manifestato bloccando le strade
in diverse zone del Paese sono stati ricevuti per discussioni al Governo. Le
loro rivendicazioni riguardano soprattutto i prezzi delle polizze RCA, nonchè l’aumento
delle accise sui carburanti. La protesta non è stata rivendicata da nessuna
organizzazione professionale, ma la Federazione degli Operatori dei Trasporti
romeni ha espresso la disponibilità a mediare il dialogo con le autorità. Alla protesta si sono
uniti anche gli agricoltori, anch’essi insoddisfatti del prezzo del gasolio.
STRIKFORNATO
– La Lituania e la Romania si sono unite alla Forza di Supporto e Attacco della
NATO – STRIKFORNATO. La Romania diventa in questo modo il quindicesimo membro
del più potente gruppo navale dell’Organizzazione del Trattato del Nord
Atlantico, ha precisato il Ministero della Difesa di Bucarest. Il momento
dell’adesione della Romania è tanto più importante in quanto nel 2024 ricorrono due decenni da quando è entrata a far parte della NATO,
ha affermato il ministro della Difesa, Angel Tîlvăr. La collaborazione tra le
Forze Navali romene e STRIKFORNATO è iniziata più di un anno fa, anche tramite
la partecipazione di ufficiali alle attività e alle missioni dell’Allied Joint
Force Command. STRIKFORNATO ha un’elevata capacità di attacco – gruppi da
battaglia di portaerei, gruppi di spedizione e gruppi di attacco composti da
incrociatori, cacciatorpedinieri e fregate, mentre
tra i suoi obiettivi dichiarati si annovera anche la sicurezza sul Mar Nero, di
importanza strategica per l’Alleanza.
Difesa -
Romania, Turchia e Bulgaria hanno firmato a Istanbul il Memorandum d’Intesa
relativo alla creazione della task force per la lotta contro mine marine nel Mar Nero -
MCM Black Sea. Per l’occasione, il ministro della Difesa romeno, Angel
Tîlvăr, ha sottolineato che l’aggressività e il disprezzo della Federazione
Russa nei confronti delle norme del diritto internazionale rendono il Mar Nero
non solo un problema regionale, ma uno con implicazioni globali. Tîlvăr ha sottolineato
che è responsabilità dei tre paesi, in quanto stati rivieraschi e membri della
NATO, di compiere ogni sforzo per la sicurezza di questo mare, con il sostegno
e il coinvolgimento degli alleati. La Turchia ha proposto la creazione del
gruppo lo scorso agosto. Le attività sono completamente pacifiche e
non sono rivolte contro alcun paese.
Diplomazia – La ministra degli Esteri romena, Luminiţa Odobescu, partecipa alla riunione informale Snow Meeting su questioni di politica estera e sicurezza, tradizionalmente organizzata dalla Lituania. L’evento riunisce i ministri degli Esteri dei paesi dell’UE e della NATO, nonché alti funzionari e rappresentanti dell’ambiente accademico europeo e degli Stati Uniti. Sul tavolo, temi di interesse per il contesto di sicurezza: gli effetti strategici della guerra di aggressione della Federazione Russa contro l’Ucraina, il futuro dell’architettura di sicurezza europea, la celebrazione di 20 anni dall’allargamento della NATO, il vertice NATO di Washington, nonchè le prospettive di cooperazione con la regione Asia-Pacifico.
UE – La Romania ha una
seria possibilità di ricoprire una carica importante a livello europeo. Lo ha affermato
il primo ministro Marcel Ciolacu, riferendosi alla possibilità che il presidente Klaus Iohannis lasciasse a luglio la carica, prima della scadenza del mandato, per diventare presidente del Consiglio Europeo, dopo le
possibili dimissioni dell’attuale presidente Charles Michel. Il primo ministro
ha dichiarato che si tratta di un corridoio concreto e di un’opportunità,
non solo per Klaus Iohannis, ma anche per la Romania. Secondo uno scenario veicolato
nei giorni scorsi, il presidente della Romania avrebbe serie possibilità di
occupare l’alta carica europea, i leader dei paesi membri tentando di evitare in
questo modo la nomina del premier ungherese, Viktor Orbán, riconosciuto
per le sue dichiarazioni contro l’UE. Nel caso in cui non viene trovato un
successore, le procedure europee prevedono che, in caso di cessazione del
mandato per impedimento, il presidente del Consiglio Europeo sia
temporaneamente sostituito dal leader europeo il cui Paese ha la presidenza
semestrale del Consiglio UE, in questo
caso l’Ungheria. Se Klaus Iohannis dovesse dimettersi prima della scadenza del suo
mandato, secondo la Costituzione, in Romania, la carica più alta nello Stato
sarebbe temporaneamente assunta dal presidente del Senato, il leader liberale
Nicolae Ciucă. Nel 2024, in Romania si svolgeranno elezioni amministrative, politiche,
europee e presidenziali.