10.10.2023
Romania-Ucraina: il presidente Volodymyr Zelensky a Bucarest/Difesa: 400 militari di 17 stati alleati all'esercitazione Steadfast Jupiter 2023 in Romania
România Internațional, 10.10.2023, 16:45
Romania-Ucraina – Ringrazio la Romania per tutto il
sostegno fornito. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo
l’incontro avuto oggi a Bucarest con il presidente Klaus Iohannis. Sono grato
alla Romania per aver aiutato l’Ucraina nel momento più difficile della sua
storia, ha sottolineato ancora il leader di Kiev, dopo le discussioni con il
capo dello stato romeno, incentrate sulla sicurezza nel Mar Nero, cooperazione
bilaterale, integrazione europea ed euro-atlantica dell’Ucraina, nonché sul
pieno rispetto dei diritti delle minoranze nazionali. Dal canto suo, Iohannis
ha assicurato il suo omologo ucraino della decisione della Romania di
continuare a sostenere il paese confinante, quanto tempo sarà necessario fino alla
liberazione del suo intero territorio. Nel contempo, Iohannis ha espresso
ammirazione per il coraggio e la resistenza del popolo ucraino di fronte
all’invasione, condannando ancora una volta gli attacchi russi contro i settori portuali
ucraini. Inoltre, il capo dello stato ha ribadito l’impegno della Romania di
agevolare i trasporti con cereali ucraini. Iohannis e Zelensky hanno firmato
una dichiarazione politica in base alla quale le relazioni bilaterali vengono
elevate al livello di partenariato strategico. Ci proponiamo un rapporto
basato sulla fiducia e sui valori comuni, con una visione a lungo termine e incentrato
su progetti concreti a beneficio dei nostri cittadini e dell’intera
regione, ha sottolineato il presidente della Romania.
Esercitazioni militari – Oltre 400 militari di 17 paesi NATO partecipano all’esercitazione Steadfast Jupiter 2023, in corso presso il Centro
nazionale di addestramento Getica, a Cincu, in provincia di Brasov. Organizzata dal Comando Supremo dell’Alleanza Nord Atlantica in Europa, l’esercitazione si concentra su un approccio tipo 360 gradi verso la sicurezza
e la difesa collettiva dell’Alleanza. Il Ministero della Difesa romeno precisa che le azioni di
addestramento hanno lo scopo di rafforzare la coesione e l’interoperabilità tra
le forze armate coinvolte, rappresentando un’ottima opportunità per testare la
capacità di risposta, comando e controllo, nonché la posizione di difesa in un
ambiente geopolitico caratterizzato da molteplici minacce.
Rimpatrio Israele – Il Governo di Bucarest sta cercando
soluzioni per riportare nel paese quasi 800 cittadini romeni che hanno sollecitato
il rimpatrio. Del loro trasporto si occupa la compagnia di bandiera TAROM. Sale
in questo modo a 1.600 il numero dei romeni
rientrati nel Paese. Il primo ministro Marcel Ciolacu discute con i membri del Governo, ma anche con il capo del Consiglio della Concorrenza, dato che alcune
compagnie aeree hanno comunicato che non restituiranno le somme pagate per i
biglietti dai rimpatriati, offrendo in cambio solo viaggi verso altre
destinazioni. Nel contempo, il primo ministro ha ringraziato la TAROM per il
rischio di riportare in patria romeni dalla zona del conflitto.
FMI – Il Fondo Monetario Internazionale stima per la Romania una crescita economica del 2,2% nel 2023, rispetto al
2,4%, anticipato in precedenza. Per il prossimo anno invece, il Fondo anticipa
una crescita del 3,8%. L’inflazione media annua attesa dall’istituzione
finanziaria per la Romania è del 10,7% nel 2023 e del 5,8% nel 2024. Una
missione del FMI, che ha visitato di recente Bucarest, ha annunciato un deficit
del 6% per l’anno in corso e del 5% nel 2024. Il capo della missione in
Romania, Jan Kees Martijn, rileva che il pacchetto di misure fiscali del Governo mira a ridurre il deficit di bilancio, ma sono necessari anche altri
programmi per aumentare l’efficienza e le entrate.
Romania-Ungheria – Il presidente Klaus Iohannis effettua domani una visita ufficiale in
Ungheria, su invito dell’omologa ungherese Katalin Novák. Si tratta della
prima visita ufficiale a Budapest di un presidente romeno negli ultimi 14 anni.
L’Amministrazione Presidenziale ha comunicato che la visita si svolge nel
contesto di una dinamica in aumento dei contatti al vertice, dopo la visita
ufficiale della presidente Novák a Bucarest, a settembre 2022, e la
partecipazione all’8° Vertice dei Tre Mari ospitato dal presidente della
Romania lo scorso settembre. Il capo dello stato ribadirà
l’interesse e l’apertura della Romania per una cooperazione costruttiva,
pragmatica e trasparente con l’Ungheria. I due leader valuteranno la
situazione in corso a livello regionale, europeo e mondiale, anche dalla
prospettiva della guerra lanciata dalla
Russia contro Ucraina, con particolare attenzione alle implicazioni in materia di sicurezza,
energia, alimenti e catene di distribuzione – ha precisato ancora l’Amministrazione
Presidenziale.
Trilaterale – L’interconnessione energetica è la
soluzione per servizi e prezzi migliori ai cittadini. Lo ha dichiarato, a Varna,
il primo ministro romeno Marcel Ciolacu, durante la trilaterale Romania-Bulgaria-Grecia.
Ciolacu ha precisato che in questo momento la Romania non importa gas, essendo
indipendente dal punto di vista energetico e avendo tutti i suoi depositi
pieni. I primi ministri di Romania, Bulgaria e Grecia hanno inoltre esaminato
il tema dell’ingresso nell’Unione Europea di Moldova, Ucraina e Georgia, della
sicurezza nella regione nonchè dell’adesione di Romania e Bulgaria a Schengen.
Pensioni – Le commissioni specializzate del Senato
di Bucarest hanno dato giudizio positivo al disegno di legge sulle pensioni
speciali, mettendolo in accordo con la decisione della Corte Costituzionale. Il
presidente della commissione Lavoro, il senatore PSD, Ion Rotaru, ha precisato
che gli emendamenti apportati dalle commissioni specializzate alla legge sono stati
concordati con la Commissione Europea. La bozza sarà sottoposta ora al
dibattito della plenaria del Senato. Ad agosto la Corte Costituzionale ha
deciso di rimandare nel Parlamento la legge che modifica le pensioni speciali,
dopo che alcuni articoli erano stati dichiarati incostituzionali. La riforma
delle pensioni speciali rappresenta uno degli obiettivi previsti nel PNRR. Nel
caso in cui non verrà rispettato, la Romania può perdere fino a 3,1 miliardi di
euro da parte dell’UE.