06.12.2023
Morbillo: Ministero della Salute dichiara epidemia nazionale/ Romania-USA: il premier Marcel Ciolacu a New York
România Internațional, 06.12.2023, 16:49
Morbillo – Il Ministero della Salute romeno ha dichiarato
epidemia nazionale di morbillo, a seguito di quasi 2.000 contagi accertati dall’inizio dell’anno. Solo nell’ultima
settimana di novembre sono stati rilevati quasi 200 casi. Il Ministero
sottolinea che non è aumentato solo il numero di contagi, ma anche quello dei
bambini che necessitano cure ospedaliere nei reparti pediatrici e di malattie
infettive. La misura adottata dalle autorità consente la vaccinazione dei
bambini di età compresa tra i 9 e gli 11 mesi, nonché la ripresa di coloro che
non sono stati vaccinati o il cui calendario è incompleto. Il morbillo è una
malattia virale estremamente contagiosa, che può portare a complicazioni come
encefalite o polmonite e persino alla morte. Chiunque è a rischio se non ha
avuto la malattia o se non è stato vaccinato.
Romania-USA – Prosegue la visita ufficiale negli Stati Uniti del primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, accompagnato dai ministri
dell’Economia, della Difesa e degli Esteri. Secondo l’inviata di Radio Romania,
la delegazione governativa è arrivata oggi a New York, dove sono previsti
incontri con il presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, Dennis Francis,
con il segretario generale dell’organizzazione, Antonio Guterres, nonché con il
presidente del Congresso Ebraico Mondiale, Ronald Lauder. Ieri, il premier romeno ha discusso con congressisti americani della partnership
strategica tra i due paesi nei settori della difesa, della sicurezza,
dell’energia e del commercio. Dopo l’incontro con la segretaria all’Energia,
Jennifer Granholm, Ciolacu ha affermato che i progetti delle unità 3 e 4 di
Cernavodă (sud-est) nonchè dei mini-reattori nucleari modulari di Doicesti (sud)
restano prioritari, nel contesto in cui la Romania ha come obiettivo l’indipendenza energetica.
Schengen – Al termine del Consiglio Giustizia e Affari Interni svoltosi a Bruxelles, la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, ha dichiarato che l’obiettivo della Commissione resta quello di prendere quest’anno una
decisione sull’allargamento di Schengen e sull’accoglienza
della Romania e della Bulgaria nello spazio di libera circolazione. Da
Washington, il primo ministro Marcel Ciolacu ha spiegato che il momento
politico non era uno favorevole per sollecitare un nuovo voto nel Consiglio GAI,
ma si è dichiarato ottimista sul fatto che ciò possa avvenire presto. L’anno
scorso, l’Austria ha votato contro l’ammissione di entrambi i paesi all’area
Schengen, mentre i Paesi Bassi hanno espresso riserve solo nei confronti della
Bulgaria. Per l’adesione a Schengen è necessaria l’unanimità di tutti gli stati
membri.
Eurobarometro – Secondo
il più recente Eurobarometro condotto dal Parlamento Europeo, 7 romeni su 10
ritengono che lo statuto di membro dell’Unione Europea sia benefico per la
Romania. Le ragioni principali invocate dagli intervistati sono le nuove opportunità di lavoro, il miglioramento del tenore di vita,
seguite dal contributo comunitario al mantenimento della pace. Secondo
il sondaggio, se tra una settimana si tenessero elezioni europee, il 75% dei romeni
si presenterebbe al voto, una delle percentuali più alte dell’UE. L’Eurobarometro
è stato presentato dal Legislativo di Strasburgo 6 mesi prima delle elezioni per
il Parlamento Europeo, previste dal 6 al 9 giugno 2024. Alle europee
del 2019, in Romania, l’affluenza alle
urne è stata del 51%.
San Nicola – I fedeli
cristiani celebrano oggi San Nicola, uno dei santi più popolari, al quale è
legata anche la tradizione di fare regali ai bambini. Inoltre, circa 800.000 romeni
festeggiano il loro onomastico. All’inizio del IV secolo a Myra, l’attuale
città di Demre in Turchia, Nicola era un vescovo generoso che aiutava i
bisognosi senza lasciare sapere chi fosse l’autore, onde la tradizione che
Babbo Nicola lasci i regali nelle scarpe di ogni bambino, la mattina del 6
dicembre. Le reliquie di San Nicola sono conservate a Bari. A partire dal XVI
secolo, la sua mano destra è custodita dalla Chiesa di San Giorgio il Nuovo nella capitale romena Bucarest.