06.09.2023
Summit: Bucarest ospita da oggi il vertice dell'Iniziativa dei Tre Mari/Istruzione: autorità lavorano per prevenire e contrastare il traffico e il consumo di sostanze psicoattive tra gli allievi
România Internațional, 06.09.2023, 16:59
Vertice Tre Mari – Bucarest ospita da oggi il
vertice e un forum d’affari dell’Iniziativa dei Tre Mari, piattaforma politica
che riunisce 12 paesi dell’UE che si affacciano sul Mar Adriatico, sul Mar
Baltico e sul Mar Nero. Per l’occasione, la Grecia diventerà il 13° paese partecipante
all’Iniziativa, mentre l’Ucraina e la Moldova, paesi confinanti con la Romania,
riceveranno lo statuto di associati. Al termine dell’incontro sarà adottata la
Dichiarazione di Bucarest, tappa
importante per le future attività dell’Iniziativa, volta allo sviluppo delle
interconnessioni transfrontaliere nel campo delle infrastrutture di trasporto,
dell’energia e della digitalizzazione. Per l’occasione, gli Stati Uniti hanno
riaffermato il proprio sostegno agli obiettivi dell’Iniziativa dei Tre Mari, nonchè
la volontà di collaborare con i paesi partner per lo sviluppo di questo formato.
La delegazione americana al Summit di Bucarest è guidata dal rappresentante
speciale per il clima, John Kerry.
Moldova – La Romania sostiene la richiesta della Repubblica di Moldova (paese a maggioranza romenofona) di aderire al formato di cooperazione nell’ambito dell’Iniziativa dei Tre Mari. Così il primo ministro Marcel Ciolacu, durante l’incontro avuto a Bucarest con la presidente del Paese confinante, Maia Sandu. Per l’occasione è stato valutato lo stato delle relazioni bilaterali e il primo ministro Marcel Ciolacu ha precisato che la Romania ha recentemente versato la prima tranche, del valore di 10 milioni di euro, per il finanziamento di progetti prioritari, fondi che saranno destinati all’acquisto di minibus per il trasporto scolastico, nonchè per progetti infrastrutturali e di sviluppo locale. Il premier Ciolacu ha ribadito anche il sostegno della Romania all’integrazione della Moldova anche nell’Unione Europea sottolineando che al momento è prioritario ottenere una decisione positiva sull’apertura dei negoziati, durante il Consiglio Europeo di dicembre.
Drone – Il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, ha dichiarato che
frammenti di un equipaggiamento che potrebbe essere assimilato a un
drone sono stati rinvenuti in provincia di Tulcea (sud-est) e che i
campioni sono analizzati. Gli elementi in questione sono stati individuati nei
pressi del villaggio di Plauru, ad una distanza di 70-80 metri dal Danubio, in
una zona con vegetazione abbondante. Tîlvăr ha precisato che esiste una
ragionevole possibilità che il drone non sia esploso all’impatto con il
suolo, ma semplicemente sia caduto o che pezzi di questo equipaggiamento
siano arrivati sul territorio romeno. Il ministro sostiene che non si può parlare di attacco, ritenendo che si deve fare una
distinzione tra un atto di aggressione e un incidente. Ieri sera, il presidente della Romania, Klaus
Iohannis, aveva dichiarato che nessun drone o altra parte di un ordigno ha
raggiunto il territorio nazionale, assicurando che la Romania beneficia delle
più forti garanzie di sicurezza.
Deficit – Durante un incontro con il
vicepresidente della Commissione europea e commissario al Commercio, Valdis
Dombrovskis, il ministro romeno dell’Economia, Ştefan Radu Oprea, ha fatto
appello alla necessità di una maggiore flessibilità della Commissione nelle
discussioni relative al deficit, nel contesto in cui il bilancio della Romania
risente dei costi diretti e indiretti della guerra in Ucraina. L’incontro bilaterale
si è concentrato anche sulle relazioni commerciali con l’Ucraina, con
particolare attenzione alle misure legate commercio con i cereali. Nel
contempo è stata discussa anche la necessità di individuare misure a sostegno
degli agricoltori romeni.
Esplosione GPL – I due proprietari della stazione di rifornimento con GPL di Crevedia, dove sono avvenute le esplosioni del 26 agosto, che hanno provocato morti e decine di feriti, a maggioranza vigili del fuoco, sono stati fermati ieri dopo le prime audizioni alla Procura Generale, con l’accusa di danneggiamento colposo seguito da un disastro. Nell’esplosione, cinque persone hanno perso la vita e oltre 50 sono rimaste ferite, tra cui molti vigili del fuoco. Stando agli inquirenti, la stazione funzionava illegalmente dal 2020. D’altra parte è tornato in patria anche il primo paziente romeno ricoverato all’estero dopo le esplosioni. Si tratta di un pompiere di 28 anni, curato all’Ospedale Universitario di Graz in Austria. Al momento, 11 persone con ustioni restano ricoverate in strutture mediche in altri paesi.
Istruzione – A pochi giorni dall’apertura del nuovo anno scolastico in Romania, l’11 settembre, le autorità lavorano per prevenire e contrastare il traffico e il consumo di sostanze psicoattive tra gli allievi. Nel contempo, viene perseguita anche la riduzione dei casi di bullismo e del rischio di esporre gli studenti ai reati, soprattutto quelli commessi con violenza. Sono gli elementi più importanti del Piano nazionale sulla sicurezza nazionale, firmato ieri da diversi ministri. Secondo il ministro dell’Istruzione, Ligia Deca, per quello che riguarda il tema dei test antidroga sugli studenti, verrà ideato un sistema che permetterà i test solo in caso di fondati sospett e con il consenso del genitori.
Covid – Torna ad aumentare il numero dei casi di Covid-19 in Romania, con quasi 4.500 casi confermati. Secondo i medici, si tratta sopratutto di forme lievi. Tuttavia, nell’ultima settimana sono stati segnalati anche 12 decessi, trattandosi di persone che presentavano anche altre patologie. Gli specialisti raccomandano la mascherina protettiva nelle aree affollate e l’isolamento delle persone con infezioni respiratorie. Il tasso di cotagi da Covid-19 potrebbe aumentare con l’inizio del nuovo anno scolastico.