Il 18 maggio, in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale dei Musei, istituita dall'International Council of Museums nel 1977 per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di queste istituzioni nelle nostre società.
La pandemia del COVID-19 ha cambiato notevolmente l'organizzazione delle compagnie e delle istituzioni.
Sicuramente gli artisti non si trovano bene in questo periodo di isolamento. Una variante di socializzazione online è la Caffetteria virtuale, lanciata in Romania dalla scrittrice e artista Roxana Donaldson e un gruppo di amici.
In questi giorni, la gente si confronta con sfide inaspettate, ma riesce in ugual misura a rivisitarsi e a concedersi tempo per passioni da tempo messe in disparte.
Anche se il tempo sembra essersi fermato, ogni giorno arrivano sempre più iniziative rivolte a studenti, genitori e insegnanti, per aiutare tutti a meglio adattarsi alla crisi generata dalla pandemia di COVID-19 e ai suoi effetti a lungo termine.
Era ai Giochi Olimpici svoltisi a Parigi nel 1924 che la Romania si aggiudicava la sua prima medaglia in queste prestigiose competizioni.
Nel 1910, su una stradina nel centro di Bucarest, veniva ultimato un edificio costruito in stile ionico, ispirato ai templi greci.
Viene chiamato semplicemente Cuza anche nel bicentenario della sua nascita, il 20 marzo del 1820, o 161 anni dopo la sua storica doppia elezione come principe della Moldavia e della Valacchia.
L'ente nazionale Romsilva è responsabile della gestione delle foreste pubbliche in Romania. Nella provincia di Bistriţa-Năsăud, nel nord della Romania, produce anche carrozze signorili e slitte.
Anche quest'anno il Museo Nazionale del Villaggio Dimitrie Gusti di Bucarest invita i bambini ad un Viaggio nelle tradizioni.
Celebriamo insieme la libera circolazione delle idee: è l'invito lanciato ogni anno, nell'ultimo giovedì di gennaio, dall'Istituto Francese, a tutti gli enti culturali e scientifici di Francia e del mondo.
Oltre 200 persone hanno partecipato all'inaugurazione della mostra permanente dedicata alle discoteche negli anni '70 e '80, ospitata dal Museo Civico di Oradea, il capoluogo della provincia di Bihor.
I costumi tradizionali romeni sono tornati di moda. Accollata o meno, semplice o riccamente decorata con ricami, la camicia tradizionale chiamata ie si annovera tra i più ricercati capi di abbigliamento.
Più di 100 anni fa, nel 1906, il sassone Gref Iulius fondava la fabbrica di terracotta a Mediaș, in Transilvania.
Spettacoli, recital di poesia, concerti, mostre o presentazioni di libri: in tante le iniziative che l'Istituto Culturale Romeno organizza anche quest'anno nel Paese e all'estero, in occasione della Giornata della Cultura Nazionale.