Stile di vita ibrido in tempi di pandemia
Durante la pandemia, Octavian Viorel ha deciso di trasferirsi dalla città nel paesino dei nonni.
Ana-Maria Cononovici, 27.10.2020, 13:00
Durante la pandemia, Octavian Viorel ha deciso di trasferirsi dalla città nel paesino dei nonni. Per un po’ si è goduto la pace, la tranquillità e la vita in qualche modo patriarcale, ma poi ha sentito il bisogno di socializzare con persone come lui, che vivevano in città. Per cui gli è venuta l’idea di coinvolgere nello stile di vita rurale più persone dalle città, come ha spiegato lui stesso a Radio Romania Internazionale.
L’idea del progetto è nata proprio qui, in campagna. Vivevo in città, ma ho deciso di sfuggire alla pandemia trasferendomi nel villaggio dei miei nonni, Slatioara, in provincia di Valcea. Una volta insediato qui, mi sono reso conto che oltre a tutti i vantaggi che la vita in campagna ha da offrire, c’era anche un aspetto negativo, precisamente la mancanza di persone degli ambienti urbani, come me, con cui comunicare e trascorrere il mio tempo libero. Cosicchè insieme ad un amico, pure lui trasferito dalla città in campagna, sono andato dal sindaco per vedere se il Comune era interessato a promuovere il villaggio e sostenere il trasferimento della gente urbana a Slatioara. Poi abbiamo cercato un finanziamento e lo abbiamo anche trovato. Abbiamo costituito un gruppo di ricerca per analizzare il villaggio dal punto di vista di una persona che vuole venire a vivere qui, spiega Octavian.
Uno dei problemi della Romania sono le infrastrutture precarie, ma non è il caso di Slatioara, come ci dice Octavian Viorel. Ho scoperto l’enorme bisogno delle persone di vivere in mezzo alla natura, senza tante restrizioni. A differenza della maggior parte dei villaggi, Slatioara ha infrastrutture moderne, acqua corrente, internet ad alta velocità e abitanti felici di avere nuovi vicini. Al momento riesco solo a vedere il lato positivo della vita in campagna. Lo svantaggio sarebbe la struttura sociale invecchiata, aggiunge il nostro ospite. Dato che la pandemia ci ha costretti a stare in casa, stipati in piccoli appartamenti, sempre più persone hanno iniziato a sognare di vivere in mezzo alla natura, in campagna.
Questa è una tendenza generale. Sempre più persone arrivano nel nostro villaggio in cerca di case in vendita o di terreni per costruire un’abitazione. Abbiamo discusso con il sindaco sui prossimi passi da compiere, in modo da poter fornire a coloro che sono interessati tutte le informazioni necessarie sulle case e sui terreni disponibili, dice ancora Octavian, parlando anche degli obiettivi delle persone coinvolte nel progetto e dei vantaggi che porta al villaggio in generale.
Il villaggio prospererà grazie ai neoarrivati. La fascia di età media diminuirà, il che significa che qui ci saranno più persone attive. Queste persone in arrivo dalle città, con nuovi progetti e idee, apriranno piccole imprese capitalizzando le risorse locali, aiutando il villaggio nel suo insieme. Quindi i neoarrivati saranno il motore del villaggio per gli anni successivi, assicura Octavian. Il progetto non è un tentativo di convincere le persone a passare dagli ambienti urbani a quelli rurali, ma è piuttosto un messaggio che sono benvenuti a farlo. Octavian Viorel vive a Slatioara con la sua famiglia in uno stile di vita ibrido campagna-città.
La scuola abbina le lezioni online a quelle in presenza. Noi, genitori, lavoriamo allo stesso modo. Per il momento condividiamo il nostro tempo tra città e campagna, cosa che consigliamo anche ad altri di fare. Vivere in un villaggio è molto diverso dal vivere in una città. Comporta più lavoro fisico, comporta un programma, forse meno dipendente da determinati orari ma dipendente dalla natura e dal periodo dell’anno. Quindi consigliamo a chi vuole trasferirsi di darsi un periodo di adattamento di uno o due mesi prima. Per quanto mi riguarda, vengo qui spesso da quando ero bambino, ho passato la maggior parte delle mie vacanze qui e quindi ci sono abituato, so com’è vivere qui. Anche mio padre, ora in pensione, vive questa vita ibrida tra città e campagna, e mi offre ancora consigli su come farlo meglio, conclude Octavian Viorel. Quindi, trasferirsi in campagna sembra una buona idea, almeno per quest’autunno.