Ambasciatore di comunità
Anche se il tempo sembra essersi fermato, ogni giorno arrivano sempre più iniziative rivolte a studenti, genitori e insegnanti, per aiutare tutti a meglio adattarsi alla crisi generata dalla pandemia di COVID-19 e ai suoi effetti a lungo termine.
Ana-Maria Cononovici, 01.04.2020, 16:46
Anche se il tempo sembra essersi fermato, ogni giorno arrivano sempre più iniziative rivolte a studenti, genitori e insegnanti, per aiutare tutti a meglio adattarsi alla crisi generata dalla pandemia di COVID-19 e ai suoi effetti a lungo termine. In tal senso, l’Associazione Proacta EDU in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e della ricerca, la Federazione dei Sindacati Liberi nel campo dell’istruzione e la Federazione delle associazioni dei genitori nell’istruzione pre-universitaria, ha lanciato il primo servizio di teleconsulenza psicologica durante la pandemia di coronavirus, che sarà disponibile anche dopo la crisi.
La psicologa Nicoleta Larisa Albert, presidente fondatrice dell’Associazione Proacta EDU, presenta questo progetto intitolato Ambasciatore di comunità. Si tratta di un progetto più ampio. Oltre alla campagna di sensibilizzazione, siamo una squadra di insegnanti e genitori coinvolti in un progetto concreto. Offriamo consulenza psicologica agli insegnanti e ai genitori insieme ai colleghi psicologi che collaborano con la nostra associazione. Praticamente, gli insegnanti diventano messaggeri per la comunità. Nell’attuale contesto generato da COVID-19, crediamo fortemente nell’utilità di questa missione. Fondamentalmente, gli insegnanti diventeranno i nostri alleati, segnalandoci quelle famiglie che sono a rischio e alle quali noi forniamo consulenza psicologica, assistenza sociale e giuridica, a seconda della situazione. D’altra parte, gli insegnanti possono unirsi a noi nel trovare alternative di comunicazione assertive per varie situazioni, spiega Nicoleta Larisa Albert.
La psicologa confida di poter aiutare le persone a distanza per ritrovare l’equilibrio emotivo. Da quando abbiamo lanciato l’associazione e fino ad oggi abbiamo ricevuto e-mail, messaggi, telefonate, persone che chiedevano consulenza psicologica. Reindirizziamo queste persone agli psicologi con cui lavoriamo. Abbiamo ricevuto domande da studenti dell’ultima classe liceale e richieste da insegnanti che volevano trasmettere messaggi alle istituzioni con cui lavoriamo. Volevano raccomandazioni sul contesto attuale. Abbiamo fornito a tutti materiale educativo e psicologico. La gente hanno capito il nostro messaggio, il fatto che siamo una comunità e abbiamo ricevuto richieste di amicizia sul nostro gruppo Facebook, Ambasciatore di comunità. La porta è aperta a tutti e insieme ad altre ONG e psicologi risponderemo a tutte le loro richieste, aggiunge Nicoleta Larisa Albert.
Quali sono le più frequenti domande rivolte dagli studenti dell’ultimo anno liceale? Il 12/o anno di studio rappresentava, comunque, una sfida per i nostri adolescenti anche prima di COVID-19. A parte la meta principale che è l’esame di maturità, molte domande riguardano ciò che sta per accadere nella vita sociale ed economica, quindi in qualche modo si sentono un po’ insicuri. Questo contesto ha un po’ aumentato l’incertezza. E le loro domande sono come la punta dell’iceberg: cosa succederà con il diploma di maturità, che ne sarà di me, cosa dovrei scegliere, quale direzione prendere e cose del genere. Alcuni alunni hanno confessato di aver pensato all’inizio di avere più tempo a disposizione per studiare, ma poi sono imbattuti nell’ansia. Non riescono a capire cosa sta succedendo, come possono controllare le proprie emozioni, quindi sentivano il bisogno di parlare con un consulente, aggiunge la presidente dell’Associazione Proacta EDU, offrendo anche alcuni suggerimenti.
Secondo me, la la cosa importante è quella di migliorare la nostra adattabilità. Penso che, comunque, sia la risorsa più importante a portata di mano, e l’unica che i robot non possono copiare da noi. Naturalmente, in questi momenti stiamo andando sempre di più verso l’online, mantenendo ovviamente anche l’offline, in quanto abbiamo bisogno del contatto umano, di incontrare persone, ma loro rimangono lì, nel nostro mondo interiore, come le ancore. Verrà il giorno in cui ci torneremo, ma nessuno sa quando. Ecco perchè siamo qui. Siamo una squadra e, come squadra, impariamo ad affrontare ogni giorno così come è e ad adattarci alle circostanze. L’attuale contesto significa cose diverse per persone diverse, conclude la psicologa Nicoleta Larisa Albert.