Adotta un tiglio!
Per la città di Iaşi, i tigli sono un autentico riferimento storico. Nel Parco Copou, il più vecchio della città, collocato sull'omonima collina, oltre all'Obelisco dei leoni, c'è anche un vero albero-monumento. Si tratta del Tiglio di Eminescu.
Ana-Maria Cononovici, 27.11.2019, 11:09
Per la città di Iaşi, i tigli sono un autentico riferimento storico. Nel Parco Copou, il più vecchio della città, collocato sull’omonima collina, oltre all’Obelisco dei leoni, c’è anche un vero albero-monumento. Si tratta del Tiglio di Eminescu, che vanta 540 anni. Associato storicamente al poeta nazionale Mihai Eminescu, è anche un simbolo della città. La sua sopravvivenza lungo i secoli è dovuta ad un raro fenomeno biologico, quello delle radici avventizie, che si formano da parti della pianta diverse dalla radice. Oltre all’albero intitolato al sommo poeta romeno, sin dall’Ottocento il Parco Copou e l’arteria principale che attraversa la città vantano centinaia di tigli. Cosicchè sono nate parecchie iniziative civiche volte ad accrescere il numero di questi alberi. Ad esempio, l’Ateneo di Iaşi e l’Associazione Mihai Eminescu di Vienna hanno lanciato la campagna Adotta un tiglio!.
Il direttore dell’Ateneo Nazionale di Iaşi, Andrei Apreotesei, ha presentato questa iniziativa a Radio Romania Internazionale. Praticamente, si tratta di un cumulo di idee, in quanto l’inquinamento è normale in una città in pieno sviluppo. Altrettanto normale deve essere anche il suo contrasto. Per cui, l’Ateneo ha pensato di piantare un centinaio di tigli. Perchè i tigli? Perchè non si può parlare di Iaşi senza parlare di tigli, che rappresentano uno dei più importanti simboli della città. Perchè 100? Perchè quest’anno l’Ateneo Nazionale di Iaşi celebra il suo 100/o anniversario, al quale abbiamo voluto dedicare anche la nostra campagna. Dopo la tournée nazionale Unità tramite cultura, che ha coinvolto oltre 100 località di tutte le province del Paese, quest’anno, insieme all’Associazione Mihai Eminescu, stiamo lavorando a questo progetto meraviglioso per Iaşi, spiega Andrei Apreotesei.
Da parte sua, la presidente dell’Associazione Mihai Eminescu di Vienna, Laura Hant, ha fatto riferimento all’impegno della comunità in questa iniziativa. Abbiamo pensato di aiutare insieme la città di Iaşi, partendo dall’idea di piantare 100 tigli. Siccome abbiamo voluto coinvolgere la comunità, abbiamo lanciato anche una campagna di raccolta di fondi, assunta e avviata dall’Associazione Mihai Eminescu. Siamo rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere un grande impegno da parte della comunità. E’ stata raccolta una bella somma che sarà devoluta all’acquisto di una parte dei tigli. L’altra parte delle spese sarà coperta dal Comune di Iaşi, ha detto Laura Hant.
Iaşi è una delle più inquinate città della Romania. In un anno, un tiglio maturo può assorbire tra 28 e 67 chili di diossido di carbonio e generare nel contempo tra 20 e 50 chili di ossigeno. Inoltre, può trattenere quantità notevoli di polvere che, lavata dalla pioggia, arriva nel suolo. Inoltre, i tigli generano le fitoncidi – sostanze organiche complesse, che distruggono il bacillo della tubercolosi, gli agenti infettivi che provocano la dissenteria o certe malattie polmonari.
Pochi giorni prima di mettersi a piantare gli alberi, il direttore dell’Ateneo Nazionale di Iaşi ha spiegato che si tratta di un progetto molto più complesso. Adotta un tiglio non significa solo piantarlo, ma anche accudire questi meravigliosi alberi finchè non cresceranno e saranno loro ad accudirci. Perciò ci siamo appellati alla popolazione, alla società civile, per trovare degli spazi nella varie zone della città per piantare i tigli. Il Comune ha rilasciato le autorizzazioni necessarie. I tigli verranno piantati nel quartiere Tatarasi, dove si trova anche l’Ateneo Nazionale, nonchè sull’asse Tatarasi-Copou. Numerose istituzioni appoggiano la nostra iniziativa, ha detto ancora Andrei Apreotesei.
Quindi, Iaşi vuole essere una città per la gente e non per gli edifici. La presidente dell’Associazione Mihai Eminescu di Vienna, Laura Hant, ha rivolto un appello a tutti. Noi, la comunità, ovunque fossimo, nel Paese o all’estero, dobbiamo amare la Romania ogni giorno e impegnarci attivamente, in quanto il cambiamento può iniziare anche da noi!, ha detto Laura Hant.
Sicuramente i giovani tigli faranno accrescere anche il valore degli edifici storici della zona, offrendo in ugual misura un esempio di buone pratiche da seguire nell’intero Paese.