Teatro radiofonico a scuola
Il teatro radiofonico romeno vanta una tradizione che va di pari passo con quella di Radio Romania.
Ana-Maria Cononovici, 30.04.2019, 14:04
Il teatro radiofonico romeno vanta una tradizione che va di pari passo con quella di Radio Romania. Poco dopo la prima trasmissione della radio pubblica, il 1 novembre 1928, il 18 febbraio dell’anno successivo veniva mandata in onda anche la prima pièce al microfono: Che ne sapeva il villaggio di V.Al.Jean, pseudonimo di Ion Alexandru Vasilescu, i cui protagonisti erano gli attori Maria Filotti e Romald Bulfinski del Teatro Nazionale di Bucarest. Fino all’introduzione del nastro, nel 1948, il teatro radiofonico andava in diretta. Nel quarto e nel quinto decennio, alcuni spettacoli venivano registrati sui dischi parallelamente alla diretta, una consuetudine anche per altri programmi, soprattutto culturali. Purtroppo, pochissimi dischi incisi di teatro radiofonico si sono conservati fino ai nostri giorni. Il più vecchio simile spettacolo registrato sul nastro – Hagi Tudose, tratto dall’omonima novella di Barbu Stefanescu Delavrancea, con la regia di Ion Sahighian e con Nicolae Baltateanu nei panni del protagonista, risale al 25 marzo 1951.
Eppure, il teatro radiofonico è sempre giovane e si sta avvicinando sempre di più ai giovani tramite varie iniziative. Abbiamo lanciato l’Ora di teatro radiofonico a scuola, proprio per attirare il pubblico giovane, dopo Radio Fiction Desk nei licei di Bucarest. Questa volta, portiamo un’audizione nelle scuole elementari. Abbiamo pensaro a Miti e leggende. Gli dei dell’Olimpo, con la sceneggiatura di Sanda Socoliuc e la regia di Vasile Manta. Praticamente, raccontiamo agli alunni come si fa una produzione di teatro radiofonico, accanto ad un attore-ospite. Il primo è stato Mircea Constantinescu, seguito ad aprile da Anne Marie Ziegler. Hanno raccontato ai ragazzi cosa significa fare l’attore ed entrare nei panni di un personaggio ogni volta diverso, come si fa il teatro radiofonico e quanto lo amano, poichè questi attori dedicano tanto del loro cuore e delle proprie vite agli studi di Radio Romania, spiega la responsabile del progetto, Manuella Popescu, aggiungendo che l’idea di teatro radiofonico non era troppo conosciuta dai ragazzi.
Proprio per questo motivo abbiamo pensato di rivolgerci alle classe elementari, al fine di attirarli come pubblico nel futuro. E’ questa l’idea. In tanti vanno al teatro, il che è un fatto estremamente positivo. Noi portiamo un teatro in cui, per mezz’ora, ogni alunno immagina Giove, Atene o Prometeo e si affonda nella loro storia, insieme a noi. L’audizione si conclude con un miniconcorso, al quale – finora – tutti volevano rispondere, dice Manuella Popescu. Organizzato in partenariato con l’Ispettorato Scolastico di Bucarest, il progetto si propone, per ora, di arrivare in sette scuole. Noi, come radio, andiamo lì, e, insieme all’attore invitato, lanciamo un dibattito sulla storia del teatro radiofonico, sullo spettacolo che ascolteranno per mezz’oretta, non di più, poichè i bambini sono impazienti. E l’incontro si conclude con il miniconcorso, quindi tutto si fa nel giro di un’ora, aggiunge Manuella Popescu. Un’iniziativa ottimamente accolta dagli alunni, che hanno modo di scoprire la specificità del teatro radiofonico, conclude la responsabile del progetto.