Alpin Film Festival – rassegna di cinema di montagna
Il film Free Solo di Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi che documenta la salita senza corda del climber Alex Honnold sulla parete El Capitan a Yosemite, negli USA, sembra aver ispirato anche la recente Rassegna di cinema di montagna.
Ana-Maria Cononovici, 11.03.2019, 15:01
Il film Free Solo di Jimmy Chin ed Elizabeth Chai Vasarhelyi che documenta la salita senza corda del climber Alex Honnold sulla parete El Capitan a Yosemite, negli USA, sembra aver ispirato anche la recente Rassegna di cinema di montagna, svoltasi tra fine febbraio e i primi di marzo in Romania. Brasov, Predeal e Busteni hanno ospitato la quarta edizione dell’unico festival di cultura e educazione montana in Romania. Alpin Film Festival si propone di promuovere la civiltà montana, con tutti i suoi valori turistici, ecologici, economici, educativi e sportivi.
Credo che, alla luce del suo fascino, la montagna abbia bisogno di un simile evento culturale ed educativo. Ogni fine settimana, la gente che la ama ci va sempre. C’è un detto che a me piace tanto: andare in montagna è come andare a casa. Ed è proprio da qui che abbiamo preso lo spunto quando abbiamo deciso di dare il via a questo festival, che non significa solo cinema, ma anche libri, fotografie, gare sportive, insomma cultura ed educazione montana in tutta la sua complessità, spiega il direttore artistico del Festival, Dan Burlacu, ricordando che la rassegna è stata aperta dal documentario Free Solo, che quest’anno si è aggiudicato il premio Oscar di questa categoria e che ha riscosso un enorme successo anche nell’aula magna dell’Università di Brasov.
Il festival ha portato tante altre attrattive. Una settimana piena di proiezioni particolarmente interessanti romene e straniere. La gara romena è stata seguita da un numeroso pubblico, il che ci ha accontentati tantissimo, in quanto vogliamo sviluppare questo tipo di produzione anche in Romania. Era tutto esaurito alle tre proiezioni della pellicola Parchi americani di Dan Dinu e Cosmin Dumitrache, che ha riscosso un grande successo a Brasov, dove è stata presentata in prima. Inoltre, fino a fine marzo a Piazza del Consiglio (Piata Sfatului) è aperta la mostra fotografica La foresta. Abbiamo inoltre organizzato un dibattito interessante su Cinema e natura, moderato dal critico cinematografico Irina Margareta-Nistor, con ospiti di Spagna, Italia, Francia, che hanno parlato della promozione delle aree di montagna, dei parchi naturali e di altri valori ecologici della natura attraverso le immagini. E’ stato un evento di successo. Nell’ambito del Gran Galà del Cinema Romeno, sono stati conferiti i riconoscimenti all’Atleta dell’Anno, al Maestro dello Sport al miglior alpinista in Romania e, per la prima volta, abbiamo assegnato dei premi anche per corse montane, parapendio e orientamento sportivo, aggiunge Dan Burlacu.
In tanti gli ospiti dal Paese e dall’estero. Un evento complesso, siamo molto felici che la gente comincia a partecipare in gran numero al nostro festival. Siamo stati onorati dalla presenza di Aldo Audisio, già direttore del Museo Nazionale della Montagna di Torino e membro nel Comitato direttivo dell’Alliance for Mountain Film Festival, il direttore della Cinémathèque francese di montagna, Michel Zalio, guida e ottimo regista, un alpino francese, giunto da Chamonix per spiegare come vanno le cose sul Monte Bianco, insomma tutti eventi che hanno raccolto un numeroso pubblico. Meraviglie anche per i piccoli: il noto esploratore e speleologo romeno Cristian Lascu ha tenuto una conferenza dedicata al famoso scienziato Emil Racovita. Quindi, un’edizione di successo e credo che la rassegna si sia aggiudicata il suo posto sulla mappa degli eventi del genere, ha concluso il direttore artistico del Festival, Dan Burlacu.
L’agenda del Festival ha incluso anche la Giornata dell’Alpinismo a Busteni, la Coppa delle scuole di sci e tante altre gare. Ovviamente, non potevano mancare gli eventi gastronomici, all’insegna della Cucina della Montagna.