Uno sguardo diverso sul Delta del Danubio
Il Museo Nazionale del Villaggio Dimitrie Gustidi Bucarest si annovera tra i must in assoluto da visitare a Bucarest. Scoprirete masserie contadine risalenti ai secoli XVII-XVIII, in mezzo a una splendida area verde.
Ana-Maria Cononovici, 19.12.2018, 10:51
Il Museo Nazionale del Villaggio Dimitrie Gustidi Bucarest si annovera tra i must in assoluto da visitare a Bucarest. Scoprirete masserie contadine risalenti ai secoli XVII-XVIII, in mezzo a una splendida area verde. Da parecchio tempo, il Museo ospita anche eventi culturali: mostre di fotografia o pittura, concerti o laboratori per i bambini. Da un anno, l’Associazione SOS Salvate la flora e la fauna del Delta del Danubio organizza al Museo del Villaggio degli atélier che svelano ai piccoli i segreti di questo posto unico, inserito nel Patrimonio dell’UNESCO nel 1991.
La responsabile del progetto, Delia Popescu, ci ha offerto maggiori dettagli. Ogni sabato accogliamo i bambini al Museo del Villaggio, dove imparano cosa significa il Delta del Danubio per la Romania e come dobbiamo proteggere la sua flora e fauna. Abbiamo concepito tutto come un gioco, cosicchè i bambini capiscono e assimilano subito tutte le informazioni. Ad esempio, siccome siamo sotto fine anno, abbiamo ideato una festa tipica della regione della Dobrugea. I piccoli hanno confezionato delle bambole vestite di costumi tradizionali, che hanno portato anche a casa. Così tutto si imprime nella loro memoria, spiega Delia Popescu.
La responsabile del progetto SOS Salvate la flora e la fauna del Delta del Danubio ha aggiunto che l’atélier attira i bambini. Ogni laboratorio riunisce tra 5 e 12 ragazzi. Alcuni si sono divertiti modellando in argilla cigni o pellicani del Delta, oppure hanno allestito spiagge, case o mulini a vento di fieno e legno. Ogni settimana, comunichiamo il tema del rispettivo incontro e chi vuole invia una mail per iscriversi. Tutti i dettagli sono disponibili sul nostro sito www.sosdelta.ro e sulla pagina del Museo. L’atélier è gratuito, i genitori devono solamente acquistare il biglietto d’ingresso al museo, spiega ancora Delia Popescu.
E i piccoli vengono con piacere. Sono molto felici e questo è l’aspetto più importante per noi. Come prima cosa, sono contenti di essere impegnati in un’attività diversa dallo stare fermi davanti al computer o col telefonino in mano. Sono stimolati, lavorano, creano e, non in ultimo, tornano a casa con tante conoscenze sul Delta, sugli animali, sulla flora. Insomma, sono aspetti che contribuiscono alla loro formazione di futuri cittadini adulti. Alcuni bambini vengono ogni settimana. E in questo percorso ambientale e culturale, leggono tanti libri che raccontano al successivo incontro, dice ancora Delia Popescu.
Maria ha 7 anni e partecipa a quasi tutti i laboratori. Vengo da tanto tempo! Mi piace perchè qui faccio delle cose che prima non facevo. Ad esempio, oggi ho confezionato una bambola. La scorsa volta ho ideato in una maquette di argilla come si va a pescare nel Delta del Danubio. E ho fatto anche un pellicano di cartone, dice la piccola Maria. La responsabile del progetto, Delia Popescu, ci ha raccontato anche come è cresciuto l’atélier dallo scorso febbraio ad oggi.
I genitori affiancano sempre i bambini. E’ stato un po’ difficile all’inizio dell’anno, in quanto la gente non sapeva che si trattava di un’attività settimanale, però poi si sono impegnati al massimo nelle nostre azioni. Tutto per passare il tempo in una maniera diversa, accanto ai bambini. Anche d’inverno il Museo del Villaggio resta spettacolare. Ovviamente, nella stagione fredda le nostre attività si svolgono all’interno. Quando fa caldo, siamo sempre all’aperto, conclude Delia Popescu.
L’Associazione SOS Salvate la flora e la fauna del Delta del Danubio è stata fondata nel 2007 da un gruppo di amici, con l’intento di proteggere questa zona unica in Europa. Successivamente, alle attività specifiche destinate alla protezione della flora e della fauna, individuando le specie in via di estinzione, l’ecologizzazione delle aree colpite dall’inquinamento o la promozione del turismo ecologico, l’Associazione ha aggiunto anche questo lato educativo per le giovani generazioni.