Scelgo di scegliere!
Scelgo di scegliere: così si intitola un progetto promosso dall'Associazione Beneva e finanziato dal Governo di Romania tramite il Ministero dell'Interno - l'Agenzia Nazionale Antidroga.
Ana-Maria Cononovici, 04.12.2018, 14:39
Scelgo di scegliere: così si intitola un progetto promosso dall’Associazione Beneva e finanziato dal Governo di Romania tramite il Ministero dell’Interno – l’Agenzia Nazionale Antidroga, nell’ambito del Programma nazionale di prevenzione e assistenza medica, psicologica e sociale dei consumatori di stupefacenti 2015-2018. Un progetto che racconta gente e storie di vita, attraverso film, spettacoli di teatro o tavole rotonde.
Florentina Ciocanea-Petrariu dell’Associazione Beneva spiega l’essenza del progetto. Scelgo di scegliere in quanto si tratta di una scelta. E la nostra è stata quella di coinvolgerci nella vita della comunità e nella sua educazione. Il progetto ha preso lo spunto dalle necessità da noi invidivuate tra gli adolescenti, dal fatto che spesso si sentono invisibili e sotto la pressione della società. Loro studiano e vanno a scuola, però ci si insiste che vadano a scuola in cerca di voti alti, pur dimenticando qualsiasi passione diversa dalle materie di studio. Perciò abbiamo tentato di farli vedere che c’è gente che, seguendo il proprio sogno, è riuscita a trasformarlo in un mestiere, spiega Florentina Ciocanea Petrariu.
Un progetto volto a rispondere a una necessità avvertita dai suoi iniziatori, aggiunge il presidente dell’Associazione Beneva, Iulian Vacarean. Abbiamo notato che in un sistema educativo in cui le cose cambiano velocemente, quello che conta per gli alunni e quello che rimane per una vita – ed è proprio questo l’aspetto che abbiamo tentato di incoraggiare con questo progetto – è scegliere di vivere i propri sogni e le proprie passioni fino in fondo. Le passioni che scoprono in questo periodo della loro vita li accompagneranno per sempre, che si tratti di teatro, musica o sport, dice Iulian Vacarean.
Da parte sua, la commissaria di polizia Paula Frasinoiu ha fatto riferimento alle attività promosse da questo progetto di prevenzione del consumo di stupefacenti. Tutte le attività sono state importanti in assoluto, però quello che ha richiamato particolarmente la nostra attenzione, come finanziatori, è stato lo spettacolo teatrale messo in scena dai nostri partner di Beneva, nonchè le attività svolte nei campi scolastici. Informare e consapevolizzare per promuovere una vita sana, ha detto la commissaria Paula Frasinoiu.
Il presidente dell’Associazione Beneva, Iulian Vacarean, ci ha offerto anche dei dettagli sul film realizzato nell’ambito del progetto, che viene proiettato nei licei. La pellicola prende lo spunto dall’idea di uno studente liceale, Cristian Robe, che incontra gente che lo ispira. E questa gente fa veramente da modello per le generazioni dei nostri giorni, che si tratti di musica, teatro o sport, arrivando a guidare il comportamento dei giovani per raggiungere il successo. Non è che il successo fosse la meta di tutti noi, però vogliamo vivere in un mondo sereno e questa gente ci ispira, aggiunge Iulian Vacarean, indicando anche l’effetto più importante del progetto.
Quando un alunno della settima classe viene a dirti che si fida di te per raccontarti cosa succede con la sua vita, ebbene questa cosa mi sembra straordinaria. O quando una ragazza ci viene a dire che siamo come una luce per il suo liceo, portando degli esempi finora sconosciuti e ai quali non avevano avuto accesso. Alla fine, penso che il sorriso dei giovani sia stato il più importante effetto del progetto, dice ancora il presidente dell’Associazione Beneva.
Anche per l’assistente sociale Mihaela Bebu del Servizio riduzione richiesta stupefacenti, il progetto è stato un successo ed era necessario. In Romania, il consumo di droga rientra nella media comunitaria. Le istituzioni pubbliche stanno compiendo degli sforzi e siamo molto felici che la società civile ci affianca in tal senso, poichè insieme possiamo fare di più. Ci proponiamo di continuare e sviluppare questo partenariato, aggiunge Mihaela Bebu.
L’efficacia crescente di un simile progetto si basa sul fatto che l’impatto che ci si riesce ad avere oggi su un giovane, si rispecchia anche nell’ambiente online, propagandosi a quote superiori alle aspettative.