Indagini dopo le violenze di piazza alla "protesta della Diaspora" di Bucarest/La classe politica romena, più divisa che mai/15 agosto - Festa della Marina Romena
I procuratori militari romeni hanno continuato, questa settimana, gli ascolti nel fascicolo sulla protesta antigovernativa del 10 agosto, di Bucarest, segnata da violenze. Oltre 200 persone hanno sporto querela contro i gendarmi intervenuti durante la protesta e circa 100 sono state ascoltate dalle autorità abilitate. Nel frattempo, è stato prelevato dalla sede della Gendarmeria l'ordine di intervento del comandante dell'operazione, approvato dal prefetto della Capitale. Sono stati, inoltre, prelevati, documenti riguardanti le sostanze chimiche adoperate durante la protesta e campioni di munizione non letale e di sostanze chimiche. Ciò, dopo che i partecipanti alla protesta hanno espresso pubblicamente il timore che le sostanze adoperate dai gendarmi avessero messo in pericolo la loro salute. Dal canto suo, la Gendarmieria ha presentato, in un breve filmato, la propria visione sulle violenze del 10 agosto. In un'intervista televisiva, il coordinatore dell'intervento dei gendaermi, il maggiore Laurenţiu Cazan, ha dichiarato che, a differenza da altre volte, la situazione è stata resa difficile dal fatto che i manifestanti pacifici non hanno isolato più quelli violenti. Allo stesso tempo, egli ha affermato che i gruppi turbolenti sembravano organizzati. Laurenţiu Cazan ha chiesto scusa alle persone che hanno sofferto in modo gratuito in seguito all'intervento delle forze dell'ordine, sottolineando che non ha preso una decisione sulle eventuali dimissioni, nè ha qualcosa da rimproverarsi dal punto di vista tattico ed organizzativo.
Le violenze durante la protesta del 10 agosto hanno fatto emergere, più che mai, le fratture a livello politico in Romania. Il presidente di destra Klaus Iohannis ha chiesto al Partito Socialdemocratico, il principale partito al governo, di prendere in considerazione le richeste dei romeni che protestano da oltre un anno e mezzo. Iohannis ha accusato la direzione del partito che, dopo aver compromesso l'atto di governo, sarebbe venuta adesso anche con una componente repressiva, specifica dei regimi autoritari. Ha affermato che l'intervento dei Gendarmi è stato fortemente sproporzionato rispetto alle manifestazioni della maggioranza delle persone presenti alla protesta in Piazza della Vittoria, ma ha condannato anche le azioni violente di coloro che hanno istigato e attaccato i gendarmi nel tentativo di dirottare una protesta pacifica.
"Coloro che vogliono mettere in ginocchio la giustizia e la lotta la corruzione hanno voluto una diversione, per costruire una tensione ingiustificata e falsa nella società. Cosa succederà d'ora in poi, se questo governo continuerà a trattare i propri cittadini nella stessa maniera e ricorrere alla repressione violenta delle voci che si oppongono ai passi indietro della Romania?", ha dichiarato Klaus Iohannis.
Dal canto suo, il Partito Socialdemocratico ha trasmesso un comunicato in cui il presidente Klaus Iohannis è caratterizzato come un fattore nocivo che fomenta i conflitti e divide insistemente e in modo premeditato la società romena, nel disprezzo e nella violazione grave delle sue prerogative costituzionali. I socialdemocratici ritengono pure che, tramite la sollecitazione esplicita che i procuratori indaghino i gendarmi per le loro azioni, il presidente li umili e intimorisca, indebolendo in modo inaccettabile la determinazione di istituzioni vitali negli interventi per la difesa dell'ordine pubblico. Non in ultimo, il PSD definisce antinazionale qualsiasi tentativo che mira a minare l'esercizio del governo da parte dell'attuale maggioranza parlamentare.
Il 15 agosto, in coincidenza con la Festa dell'Assunzione di Maria, è stata festeggiata la Festa della Marina Romena in tutte le città portuali romene. Le più ampie celebrazioni si sono tenute a Costanza, porto al Mar Nero. Alcune migliaia di persone hanno seguito le dimostrazioni di decine di navi, di due caccia F-16, di un aereo da ricognizione P8 Poseidon e di elicotteri Puma Naval. Vi sono sfilati distaccamenti di militari delle Forze Navali Romene, accanto a colleghi da Italia, Gran Bretagna, Ucraina e dagli Stati Uniti. Presente a Costanza, il presidente Klaus Iohannis ha precisato, nel suo discorso, che l'attenzione concessa al Mar Nero e la sua menzione riccorente nei documenti adottati al Vertice di Bruxelles riconfermano la sua importanza strategica per la Nato.
Il ministro della Difesa, Mihai Fifor, ha sottolineato che le Forze Navali sono in pieno processo di dotazione. "La prossima settimana approveremo nel Governo la decisione di acquisto del sistema lanciamissili antinave mobile, le batterie costiere che completeranno il progetto di sicurezza navale del Paese", ha detto Fifor.
I ponti in Romania non si trovano in una situazione grave. Dei 4.250 ponti della rete di strade nazionali, solo 37 hanno problemi tecnici, ma la maggioranza sono su strade secondarie, ha precisato la compagna. Stando ad un comunicato della compagnia, presto sarà avviata una gara d'appalto per la concessione dei contratti di ristrutturazione dei ponti che attraversano il tratto romeno del Danubio, sull'autostrada A2. Le precisazioni sono state fatte dopo la sciagura del crollo del ponte Morandi a Genova, questa settimana, con un bilancio di decine di morti e feriti, tra cui anche due romeni.
La tennista, Simona Halep, è giunta, di recente, a 18 titoli vinti nell'intera carriera, di cui uno di Grande Slam, aggiudicato proprio quest'anno al Roland Garros. Una ben meritata vittoria è arrivata, la scorsa domenica, a Montreal, in Canada. Il numero uno mondiale ha battutto, in una partita straordinaria, il numero 3 mondiale, l'americana Sloane Stephens, per 7-6, 3-6, 6-4. La Halep ha giocato la sua terza finale al torneo di Montreal, che aveva vinto anche nel 2016. D'altra parte, buone notizie arrivano anche dal calcio: giovedi', la campione della Romania CFR Cluj (nord-ovest) e la vicecampione FCSB (l'ex Steaua di Bucarest) si sono qualificate nel play-off dell'Europa League. CFR Cluj ha battuto, in casa, l'armena Alaşkert, per 5-0, dopo aver vinto l'andata per 2-0. L'FCSB si è qualificata a sfavore dei croati dell'Hajduk Split, dopo lo 0-0 in trasferta e il 2-1 a Bucarest.
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