L'attività economica della Romania resta forte, mentre la disoccupazione registra minimi storici. È una delle conclusioni della visita del FMI a Bucarest.
Una delegazione del FMI ha effettuato una visita di una settimana a Bucarest dove ha discusso con le autorità romene delle prospettive macroeconomiche e dei piani di bilancio per il prossimo anno. La visita è stata anche una di preparazione della missione di consultazione programmata per l'inizio del prossimo anno. L'attività economica della Romania resta forte, mentre la disoccupazione registra minimi storici - è una delle conclusioni del FMI. Ma, secondo il comunicato dell'ente finanziario internazionale, nonostante più anni di crescita economica, il deficit di bilancio ha avuto un'evoluzione ascendente, anzichè discendente, come sarebbe dovuto succedere nei periodi buoni, e ci sono ancora dei rischi per quanto riguarda il raggiungimento del target per il 2018, in assenza di misure supplementari.
Il budget per il 2019 e il quadro fiscale a medio termine devono mirare a deficit più bassi, allineati agli impegni assunti nei confronti dell'Ue e mantenere il debito pubblico espresso come incidenza sul PIL su una traiettoria discendente. In questo senso, le attuali iniziative di eficientizzazione delle spese pubbliche - le analisi di spese e gli acquisti centralizzati - sono benvenuti. È, inoltre, essenziale, precisa il Fondo, l'ammodernamento dell'amministrazione fiscale. Gli esperti del FMI ritengono che l'aumento dei salari nel settore pubblico e le modifiche previste per le pensioni vadano rivalutati dalla prospettiva della sostenibilità fiscale e della crescita economica a lungo termine. Allo stesso tempo, per aumentare il potenziale di crescita, sono necessarie riforme strutturali mirate e un'ottima governance - sono del parere gli esperti. In questo senso, il consolidamento delle istituzioni che si occupano di investimenti pubblici resta una priorità, in vista della riduzione del divario significativo di infrastruttura registrato dalla Romania, inclusivamente attraverso la facilitazione di un maggiore assorbimento di fondi europei, si sottolinea nel comunicato del FMI.
Il Fondo anticipa per la Romania una crescita economica del 4% nel 2018, un calo dell'inflazione verso il 3,5%, alla fine dell'anno, una relativa stabilizzazione del conto corrente a medio termine e un deficit di bilancio di oltre il 3% del Pil, sia quest'anno, che il prossimo, se vengono mantenute le attuali politiche. Dal canto suo, la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo afferma che l'economia romena dovrebbe registrare, quest'anno, una crescita del 4,2%, mentre l'anno prossimo l'avanzo dell'economia dovrebbe calare al 3,6%. Le previsioni del FMI e della BERS superano di molto quelle della Commissione Europea, la quale stima che, in Romania, la crescita economica calerà nel prossimo periodo, man mano che la crescita del consumo privato rallenterà e la bilancia negativa delle esportazioni nette aumenterà, giungendo al 3,6% quest'anno e al 3,8% il prossimo anno.
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